Sinfonia n. 101 (Haydn)

Sinfonia n. 101
(La pendola)
Tema del quarto movimento.
CompositoreFranz Joseph Haydn
Tonalitàre maggiore
Tipo di composizionesinfonia
Numero d'operaHob:I:101
Epoca di composizione1793-1794
Prima esecuzione3 marzo 1794, Hanover Square Rooms (Londra)
Durata media30 minuti
Organico2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, timpani, archi
Movimenti
1. Adagio - Presto

2. Andante
3. Menuetto: Allegretto

4. Vivace
Ascolto
Secondo movimento della sinfonia (arrangiamento cameristico). (info file)

La sinfonia n. 101 Die Uhr in re maggiore (Hob:I:101) è la nona delle ultime dodici sinfonie di Joseph Haydn, dette sinfonie londinesi. È conosciuta come "L'orologio" o "La pendola" a causa del ritmo ticchettante del secondo movimento.

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Haydn ha scritto questa sinfonia per il suo secondo soggiorno a Londra (1794-5), completando la composizione tra il 1793 e il 1794. La prima esecuzione si è tenuta il 3 marzo 1794 presso la Hanover Square Rooms, con Haydn che dirigeva al clavicembalo e Johann Peter Salomon primo violino. L'esecuzione era inserita in una serie di concerti i cui programmi erano costituiti da composizioni di Haydn, organizzati dallo stesso Salomon, impresario e violinista tedesco che lavorava a Londra. Una seconda esecuzione si è tenuta una settimana dopo[1].

La sinfonia si articola in quattro movimenti.

Adagio - Presto[modifica | modifica wikitesto]

La composizione si apre con una introduzione lenta (Adagio, 3/4), dal carattere scuro, in tonalità di re minore. La tensione è rotta alla venticinquesima battuta, dove una scaletta ascendente dei violini lancia il primo, vivace tema, in re maggiore (Presto, 6/8). Il secondo tema, più breve, è eseguito da flauti e oboi. I due soggetti vengono poi elaborati entrambi nello sviluppo. Ad una trentina di battute dalla fine si attraversa una sezione densa di modulazioni e cromatismi, e poi dalla dominante si torna alla tonalità d'impianto con la riproposizione del primo tema.

Andante[modifica | modifica wikitesto]

Il secondo movimento è caratterizzato dallo staccato degli oboi e dai pizzicati dei secondi violini e dei violoncelli, il cui ritmo ticchettante ispira il soprannome della sinfonia, ovvero "La pendola" o "L'orologio". Il primo tema è esposto dai violini primi, in sol maggiore. La musica si sposta in modo minore, per poi ritornare in maggiore, con i flauti che suonano sopra il ticchettio di sottofondo. Dopo una pausa la musica riprende a scorrere in modo minore, per poi ritornare in maggiore fino alla conclusione del movimento.

Menuetto: Allegretto[modifica | modifica wikitesto]

Il tempo di danza è caratterizzato da accentuazioni e fraseggio asimmetrici. Nel trio i flauti richiamano il primo tema del presto iniziale.

Vivace[modifica | modifica wikitesto]

Un tema di otto battute, presentato dai soli archi, apre il rondò conclusivo, seguito da un secondo tema più lungo (20 battute) e disteso. Un episodio in tonalità minore porta al fugato, in maggiore, proposto dai violini ai quali si unisce poi il resto dell'orchestra. Dopo una certa elaborazione, il tema iniziale viene ripresentato dolcemente dagli archi e porta alla coda che conclude la composizione.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

L'accoglienza del pubblico è stata entusiastica, come per le altre sinfonie londinesi in generale. Il Morning Chronicle riportava:

(EN)

«As usual the most delicious part of the entertainment was a new grand Overture [that is, symphony] by HAYDN; the inexhaustible, the wonderful, the sublime HAYDN! The first two movements were encored; and the character that pervaded the whole composition was heartfelt joy. Ever new Overture he writes, we fear, till it is heard, he can only repeat himself; and we are every time mistaken.»

(IT)

«Come al solito la più deliziosa parte dello spettacolo è stata una nuova grande Overture [sinfonia] di HAYDN; l'inesauribile, il meraviglioso, il sublime HAYDN! Dei primi due movimenti è stato chiesto il bis; il carattere che pervadeva l'intera composizione era gioia sincera. Per ogni nuova Overture che compone noi temiamo, fino a quando non la sentiamo, che possa solo ripetere se stesso; ed invece ci sbagliamo ogni volta.»

La sinfonia ha sempre goduto di buona popolarità e viene eseguita e registrata frequentemente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Robbins Landon 1976, pp. 240-242.
  2. ^ Robbins Landon 1976, pp. 241.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Robbins Landon, H. C., Haydn: Chronicle and Works, Volume IV, Bloomington: Indiana University Press, 1976.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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