Sherlock Holmes alle corse

Sherlock Holmes alle corse
Holmes (Arthur Wontner) e Lestrade (John Turnbull) in una scena del film
Titolo originaleSilver Blaze
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1937
Durata71 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generegiallo, poliziesco
RegiaThomas Bentley
SoggettoArthur Conan Doyle (racconto)
SceneggiaturaH. Fowler Mear, Arthur Macrae
ProduttoreJulius Hagen
Casa di produzioneJulius Hagen Productions
Distribuzione in italianoRai
FotografiaSydney Blythe
MontaggioAlan Smith, Michael C. Chorlton
MusicheH. Baynton Power
ScenografiaJames A. Carter
Interpreti e personaggi

Sherlock Holmes alle corse (Silver Blaze) è un film del 1937 diretto da Thomas Bentley, liberamente ispirato al racconto "Barbaglio d'argento" di Arthur Conan Doyle. Si tratta del quinto e ultimo film interpretato da Arthur Wontner nei panni di Sherlock Holmes. Il film riporta in scena il personaggio del professor Moriarty (sempre interpretato da Lyn Harding) nonostante fosse assente nel racconto originale e deceduto nel film precedente Il trionfo di Sherlock Holmes (1935), i cui eventi vengono quindi ignorati. Presentato in anteprima a Londra il 30 giugno 1937, il film fu distribuito nel Regno Unito il 25 ottobre dalla Associated British Picture Corporation.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Holmes si prende una vacanza visitando il suo vecchio amico, Sir Henry Baskerville. La vacanza finisce quando lui e Watson si ritrovano improvvisamente nel mezzo del mistero di un duplice omicidio; devono trovare il professor Moriarty e il cavallo Silver Blaze prima della corsa di cavalli e consegnare i criminali alla giustizia.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]

Le date di uscita internazionali sono state:

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Il film arrivò in Italia direttamente in televisione venendo trasmesso il 5 gennaio 1991 su Raiuno,[1] prima del precedente Il trionfo di Sherlock Holmes che sarebbe stato trasmesso solo l'anno successivo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I programmi di oggi, in La Stampa, 5 gennaio 1991, p. 15. URL consultato il 2 gennaio 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]