Selvatico Boiardo

Selvatico Boiardo
Signore di Rubiera
Stemma
Stemma
In carica? –
1397
Morte1397 circa
DinastiaBoiardo
PadreGherardo I
FigliGherardo II, Ugo, Beatrice, Maffeo, Francesco, Pietro
Religionecattolica

Selvatico Boiardo (... – 1397 circa) è stato un nobile e condottiero italiano di parte guelfa.

Castello di Rubiera

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio di Gherardo I e signore di Rubiera, il cui castello era soggetto alla giurisdizione di Reggio, nelle mani di Feltrino Gonzaga. Nel 1354 Selvatico, approfittando della prigionia di Feltrino voluta da Cangrande II della Scala, se ne impadronì e lo consegnò ai Visconti, che lo premiarono con una pensione. Selvatico intavolò nel 1362 col legato pontificio cardinale Egidio Albornoz, che riconosceva ad esso la sovranità su tutti i luoghi già in possesso dei Boiardo: il Boiardo scacciò dal castello i soldati di Bernabò Visconti e vi introdusse quelli della lega guelfa. A quel tempo militava al servizio dei Carraresi ma passò sotto le insegne di Niccolò II d'Este, Marchese di Ferrara e Modena, che gli riconfermò tutti i privilegi. Nel 1367 accompagnò il marchese a Roma, che si assicurò la protezione di papa Urbano V.

Selvatico partecipò attivamente alla politica espansionistica degli Estensi, alla conquista di Reggio nel 1371, di Faenza nel 1377 nelle mani dei Manfredi e nel 1395 di Sassuolo e Fiorano contro i Della Rosa.

Trascorse molti anni alla corte dei signori di Ferrara che, per i suoi servizi, lo ricompensarono di molti beni. Morì nel 1397 circa.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dello Speron d'oro - nastrino per uniforme ordinaria
— Roma, 16 ottobre 1367[1]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Ebbe sei figli:[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Treccani.it. Selvatico Boiardo.
  2. ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri italiane. Bojardo di Reggio, Torino, 1835.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]