Scherzo (musica)

Lo scherzo è una forma musicale.

Dopo le prime apparizioni nei quartetti di Joseph Haydn, a partire da Ludwig van Beethoven lo scherzo viene normalmente a costituire il terzo movimento — in ritmo per lo più ternario (3/4 o 3/8) — di una sonata, una sinfonia o una composizione strumentale da camera (per esempio un quartetto per archi). Lo scherzo sostituisce così il minuetto, una danza anch'essa in 3/4, che era stata inserita nel quintetto da Luigi Boccherini[1], nella sinfonia e nella sonata classica da Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart.

Rispetto al minuetto, lo scherzo è di solito più veloce: Allegro, Vivace o Presto. La sua forma è tripartita (ABA), dove la sezione centrale, chiamata trio, ha spesso tonalità diversa e carattere contrastante, in genere più lirico. Esistono anche esempi di scherzi a cinque parti: ABABA (Beethoven, Sinfonie n. 4, 6 e 7) o, specialmente nel periodo romantico, ABACA.

Lo scherzo punta di solito all'arguzia, alla giocosità e tende ad alleggerire la tensione tra il movimento lento e il finale, distendendo la concentrazione richiesta all'ascoltatore durante i primi due movimenti. Nonostante ciò, può assumere tratti drammatici e persino grotteschi (come in Gustav Mahler e Dmitrij Šostakovič). Nelle prime tre sinfonie, Johannes Brahms rinunciò addirittura allo scherzo di stampo beethoveniano per inserire composizioni che, pur mantenendo la struttura dello scherzo, hanno tempo moderato e carattere elegiaco.

Eccezionalmente, se il primo movimento di una sinfonia o di una sonata e il successivo tempo lento acquistano proporzioni e impegno eccessivi, lo scherzo può diventare il secondo movimento, dando così maggior equilibrio all'opera. È il caso, ad esempio, della sinfonia n. 9 di Beethoven, della n. 2 di Schumann e della n. 4 di Mahler.

Con i suoi scherzi pianistici, Fryderyk Chopin ha invece trasfigurato e stravolto la forma tradizionale, creando organismi musicali imponenti, nuovi per struttura e linguaggio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vedi Quintetto nr.5 op.11 in Mi maggiore

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