Omicidio di Saverio Saltarelli

L'omicidio di Saverio Saltarelli venne commesso a Milano il 12 dicembre 1970 quando durante gli scontri di piazza un manifestante italiano, militante comunista internazionalista, rimase ucciso perché colpito da un candelotto lacrimogeno sparato ad altezza d'uomo.

Targa sul luogo dell'uccisione di Saverio Saltarelli

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Saverio Saltarelli era nato a Pescasseroli da una famiglia di pastori e si trasferì poi giovanissimo a Milano, frequentando il liceo e poi l'università, alternando studio (frequentava il terzo anno di giurisprudenza alla Statale di Milano) e lavoro.

Venne ucciso nel 1970 all'età di 23 anni in via Larga, nei pressi della Statale, durante la manifestazione indetta dagli anarchici e appoggiata dal gruppo di Rivoluzione Comunista, colpito al petto da una bomba lacrimogena sparata dai Carabinieri ad altezza uomo[1].

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

  • Dario Fo e Paolo Ciarchi musicarono il fatto con una canzone, cantata tra gli altri da Pino Masi. Citato anche da Virgilio Savona nella canzone Nella testa di Nicola, tratto dall'album È lunga la strada.
  • Saltarelli è anche citato esplicitamente nella canzone popolare del Movimento Studentesco Katanga, riferita al gruppo omonimo che si occupava del servizio d'ordine e spesso si scontrava con forze dell'ordine e gruppi neofascisti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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