Santuario della Madonna dei Bisognosi

Santuario della Madonna dei Bisognosi
Facciata del Santuario della Madonna dei Bisognosi
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
LocalitàPereto
Coordinate42°02′35″N 13°05′34″E / 42.043056°N 13.092778°E42.043056; 13.092778
Religionecattolica
TitolareMaria, madre di Gesù
OrdineFrati minori cappuccini[1]
Diocesi Avezzano
Sito webwww.diocesidiavezzano.it/?option=com_content&view=article&id=26

Il santuario della Madonna dei Bisognosi, detto anche santuario della Madonna del Monte, è situato sul monte Serra Secca, in Abruzzo, al confine tra Pereto e Rocca di Botte, a 1043 m s.l.m.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Statua lignea della Madonna dei Bisognosi

Il santuario, secondo la tradizione, è stato eretto dagli abitanti di Pereto e Rocca di Botte nell'anno 608 d.C. nel luogo in cui la statua lignea della Madonna era stata trasportata da Siviglia, in Spagna[2]. A Siviglia in quel periodo, nel VII secolo, la Madonna era molto venerata e per essere salvata dalle distruzioni dei saraceni fu trasportata risalendo il mare adriatico fino a Francavilla al Mare. La sacra effigie fu quindi caricata su una mula e diretta verso le aree interne dell'Abruzzo. La mula stremata si fermò e perì sulle montagne intorno a Carsoli, esattamente sul monte Serra Secca. I profughi capirono che quello doveva essere il posto prescelto dalla Madonna per costruire la sua nuova dimora. Furono chiamati sul monte i fedeli dei paesi della piana del Cavaliere e ben presto fu edificata la prima chiesetta, chiamata originariamente "Madonna del Monte".

Altare privilegiato con la nicchia della statua

L'edificazione del luogo di culto, per 34 nel territorio comunale di Pereto e per 14 in quello di Rocca di Botte, portò la pace fra gli abitanti dei due paesi marsicani[3].

Papa Bonifacio IV, originario della Marsica, venuto a conoscenza della storia, gravemente malato pregò per la sua guarigione la Madonna venuta da Siviglia. Guarito, l'11 giugno 610 visitò la chiesa chiedendone l'ampliamento e lasciando dei fondi per tale scopo, concesse inoltre indulgenze e donò il crocifisso processionale tuttora esposto[4][5][6].

Nel 1902 il santuario è stato dichiarato monumento nazionale[7].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ingresso della cappella con gli affreschi

All'interno del santuario sono conservati gli affreschi, molti dei quali realizzati nella seconda metà del Quattrocento, dagli artisti Jacopo di Arsoli, Desiderio da Subiaco e Petrus. Rappresentano la crocifissione, la discesa dello Spirito Santo e la resurrezione, la sepoltura di Gesù, Daniele profeta, San Gioacchino, la Madonna col Bambino e Santa Elisabetta. Nella parete attigua alla sagrestia sono presenti gli affreschi dell'annunciazione, del presepio, dell'adorazione dei magi e della visitazione. Nella cappella che si trova nel nucleo originario della chiesa, restaurata nel 1488, sono presenti le opere con due Madonne con il Bambino, in mezzo a quattro Angeli, la presentazione al tempio e raffigurazioni dell'arrivo di Fausto da Siviglia al monte e il suo incontro con il figlio Procopio. Gli affreschi tardo-quattrocenteschi raffigurano alcune scene paradisiache ed infernali del giudizio universale[8][9][10].

Cronotassi degli abati[modifica | modifica wikitesto]

Non è noto in quale anno il santuario fu costituito abbazia, pertanto il seguente non è da considerarsi una lista esaustiva, ma solo un elenco degli abati storicamente accertati[11].

  • Francesco Maccafani † (1440 - circa 1455)
  • Gabriele Maccafani † (30 gennaio 1456 - circa 1470 dimesso)
  • Giorgio Maccafani † (10 giugno 1470 - circa 1498 dimesso)
  • Giovanni Maccafani † (13 settembre 1498 - gennaio 1516 deceduto)
  • Gian Francesco Maccafani † (10 febbraio 1516 - circa 1532 dimesso)
  • Gian Eustachio Maccafani † (25 dicembre 1532 - 1533 deposto)
  • Camillo de Ripa † (1533 - circa 1536 dimesso)
  • Alessandro Maccafani † (9 novembre 1536 - circa 1547 dimesso)
  • Giorgio Maccafani † (19 novembre 1547 - circa 1582 dimesso)
  • Francesco Grassillo † (1º settembre 1582 - circa 1606 dimesso)
  • Leonardo Mattei † (13 dicembre 1606 - circa 1622)
  • Domenico Cecchini † (18 giugno 1622 - 1635 dimesso)
  • Properzio Resta † (25 settembre 1635 - circa 1652)
  • Egidio Colonna † (1652 - ?)
  • N. Mattei † (? - ?)
  • Gian Francesco Naldi † (? - 6 gennaio 1699 deceduto)
  • Antonio Ossario † (11 maggio 1699 - 1699 dimesso)
  • Carlo Colonna † (25 novembre 1699 - 6 luglio 1739 dimesso)
  • Girolamo Colonna † (9 luglio 1739 - 18 gennaio 1763 deceduto)
  • Pietro Colonna Pamphili † (5 febbraio 1763 - 4 dicembre 1780 deceduto)
  • Marcantonio Colonna † (28 aprile 1781 - 4 dicembre 1793 deceduto)
  • Giuseppe Mattei † (18 giugno 1794 - circa 1814)
  • Raffaele Resta † (24 marzo 1815 - agosto 1861 deceduto)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Massimo Basilici, Santa Maria dei Bisognosi rimane aperta (PDF), su pereto.info (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  2. ^ Cammilleri, cap. 5 novembre.
  3. ^ Madonna dei Bisognosi a Presto. I primi affreschi trecenteschi del santuario dipinti da un pittore di Arsoli, su confinelive.it, Confine Live. URL consultato il 10 aprile 2019.
  4. ^ Madonna dei Bisognosi, su terremarsicane.it, Terre Marsicane (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2016).
  5. ^ Massimo Basilici e Fulvio Amici, XIV° centenario del Santuario della Madonna dei Bisognosi (11 giugno 2010) (PDF), su pereto.info (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  6. ^ Basilici e Amici.
  7. ^ Elenco degli edifizi Monumentali in Italia, Roma, Ministero della Pubblica Istruzione, 1902. URL consultato il 27 maggio 2016.
  8. ^ Il maestro Jacopo di Arsoli fu fra i pittori degli affreschi del quattrocento alla Madonna dei Bisognosi, su confinelive.it, Confine Live. URL consultato il 10 aprile 2019.
  9. ^ Affreschi. Chiesa della Madonna dei Bisognosi, su cultura.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 6 giugno 2016.
  10. ^ Un capolavoro nascosto: Santa Maria dei Bisognosi a Pereto, su abruzzo24ore.tv, Abruzzo 24 ore.
  11. ^ Massimo Basilici, Santa Maria dei Bisognosi: la storia (PDF), Roma, 2010, pp. 24-28.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo Basilici, Santa Maria dei Bisognosi: le fonti, Pietrasecca di Carsoli, edizione Lumen, 2005.
  • Massimo Basilici, Santa Maria dei Bisognosi: la pergamena, Pietrasecca di Carsoli, edizione Lumen, 2011.
  • Massimo Basilici e Fulvio Amici, Santa Maria dei Bisognosi, Pietrasecca di Carsoli, edizione Lumen, 2010.
  • Rino Cammilleri, Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni, Milano, Edizioni Ares, 2020, ISBN 978-88-815-59-367.
  • Paola Nardecchia, Pittori di frontiera: l'affresco quattro-cinquecentesco tra Lazio e Abruzzo, edizione Lumen, Pietrasecca di Carsoli, 2001.
  • Giovanni Vetoli, Historia della miracolosa imagine di S. Maria de' Bisognosi, Roma, 1687.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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