Sant'Ambrogio di Torino

Sant'Ambrogio di Torino
comune
Sant'Ambrogio di Torino – Stemma
Sant'Ambrogio di Torino – Bandiera
Sant'Ambrogio di Torino – Veduta
Sant'Ambrogio di Torino – Veduta
Veduta dal monte Musinè
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoAntonella Falchero (Cittadini in Movimento) dal 28-5-2019
Territorio
Coordinate45°06′N 7°22′E / 45.1°N 7.366667°E45.1; 7.366667 (Sant'Ambrogio di Torino)
Altitudine356 (min 339 - max 1,141) m s.l.m.
Superficie8,37 km²
Abitanti4 721[1] (31-7-2018)
Densità564,04 ab./km²
FrazioniBorgata Bertassi, Borgata San Pietro
Comuni confinantiAvigliana, Caprie, Chiusa di San Michele, Valgioie, Villar Dora
Altre informazioni
Cod. postale10057
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001255
Cod. catastaleI258
TargaTO
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 888 GG[3]
Nome abitantisantambrogesi
Patronosan Giovanni Vincenzo
Giorno festivo21 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sant'Ambrogio di Torino
Sant'Ambrogio di Torino
Sant'Ambrogio di Torino – Mappa
Sant'Ambrogio di Torino – Mappa
Localizzazione del comune di Sant'Ambrogio di Torino nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Sant'Ambrogio di Torino (Sant Ambreus in piemontese) è un comune italiano di 4 721 abitanti[1] della città metropolitana di Torino in Piemonte.

È situato all'imbocco della val di Susa, lungo il corso della Dora Riparia, ai piedi della Sacra di San Michele, ed appartiene alla Diocesi di Susa. La festa patronale dedicata a san Giovanni Vincenzo, eremita e fondatore della Sacra, si celebra durante la domenica più vicina al 21 novembre. Compatrono della Comunità è sant'Ambrogio.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il centro urbano di Sant'Ambrogio è dislocato nella bassa Valle di Susa, sulla destra orografica della Dora Riparia ed ai piedi del Monte Pirchiriano. Oltre al nucleo urbano centrale, sono presenti sul territorio due frazioni principali: San Pietro e Bertassi ed altri 5 nuclei abitativi decentrati: Cascina Bertini, Cascina Dosio, Cascina Gariglio, Cascina Pogolotti e Cascina Verdina.[4]

L'idrografia del territorio è caratterizzata dalla presenza della Dora Riparia. La rete idrica è completata da alcuni corsi d'acqua minori, come il Rio San Michele (da San Pietro a Sant'Ambrogio), il Rio Fico, la Bealera di Rivoli (canale realizzato nel 1310), un altro più antico canale in passato noto come Canale della Marchesa Adelaide scavato tra il 1073 ed il 1091 e successivamente nel XIV secolo rinominato come Canale Cantarana[5], e il Canale Naviglio.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Tabella dell'andamento climatico a Sant'Ambrogio di Torino nel corso dell'anno.[6]

SANT'AMBROGIO DI TORINO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. media (°C) 1,63,67,711,616,019,522,021,118,012,56,82,92,711,820,912,411,9
Precipitazioni (mm) 395064558497875469797347136203238221798

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sant'Ambrogio è un borgo di antiche origini posto al confine tra le terre dei Burgundi e dei Longobardi, che assunse notevole importanza dal punto di vista strategico a partire dal VI secolo divenendo parte del territorio della Langobardia Maior. Nell'anno 773, fu teatro dell'epico scontro che contrappose le truppe dei Franchi comandate da Carlo Magno all'esercito longobardo di Adelchi (principe), figlio dell'ultimo rex Langobardorum, Desiderio (re) che già allora in zona avevano avviato il culto micaelico presso i Longobardi nell'estremo nord-ovest del Regno Longobardo. Sant'Ambrogio rappresentava l'avanposto militare di confine delle terre dei Longobardi,[7] ed a seguito della battaglia delle chiuse longobarde divenne parte dell'Impero Carolingio. Ogni anno dal 2010 , l'ultimo sabato di giugno si tiene a Sant'Ambrogio la rievocazione storica de "la Battaglia delle Chiuse".

Il paese assunse il nome di sant'Ambrogio probabilmente nel VI secolo con l'arrivo dei Longobardi a lui devoti, che in zona avevano costituito l'ultimo presidio al confine con il Regno dei Franchi. nel IX e X secolo la Valle fu teatro delle scorrerie e dei saccheggi dei Saraceni, che furono cacciati ad opera di Arduino il Glabro nel 941 che fondò la Marca di Torino. Sant'Ambrogio è ancora citato in documenti dell'anno 1000, e venne donato dapprima alla appena fondata abbazia benedettina della sacra di San Michele nel 1007 dal Vescovo di Torino Gezone, e poi all'abbazia di San Giusto di Susa nel 1029, donazione confermata nel 1147 da Amedeo III di Savoia parte della Contea di Savoia. Successivamente, il 29 aprile 1162, l'imperatore Federico Barbarossa concede in investitura all'abate Stefano della Sacra, il territorio di Sant'Ambrogio, che tornò dunque sotto la giurisdizione della sacra di San Michele. Nel 1164 l'Imperatore fece trasferire da Rainaldo di Dassel le spoglie dei Re Magi da Milano a Colonia facendole transitare dalla Valle di Susa[8]. Un altro passaggio importante si avrà due secoli dopo nel 1578 per il trasferimento della Sindone da Chambéry a Torino[9]. Nel XIII secolo lo sviluppo del borgo sembrava proseguire senza sosta, fino al 19 maggio 1363 quando le truppe mercenarie inglesi, capitanate da Filippo II di Savoia-Acaia col sostegno dell'abate Pietro III di Fongeret distrussero il palazzo abbaziale di Sant'Ambrogio e ne saccheggiarono il borgo.[10]

Con l'arrivo dei Savoia nel XVI secolo e l'appartenenza al Ducato di Savoia seguì un periodo di ricostruzione per il palazzo abbaziale di Sant'Ambrogio ed il borgo che,[11] di proprietà della Sacra, venne ricostruito per poi essere nuovamente lesionato il 9 e 10 luglio 1630 nel corso dell'assedio di Sant'Ambrogio durante un'altra epica battaglia nella piana dove sorge la Borgata Bertassi[12] tra Sant'Ambrogio ed Avigliana tra l'esercito piemontese e l'esercito francese, che vedeva contrapposti Carlo Emanuele I di Savoia e le truppe del Re di Francia Luigi XIII comandate dal duca Enrico II di Montmorency[13]. Nel XVII secolo il borgo continuò ad essere di dominio sabaudo, e venne nuovamente occupato e semidistrutto ancora dai francesi durante l'assedio di Torino del 1706. Nel 1798 Sant'Ambrogio, come tutta la valle di Susa passò sotto il dominio napoleonico fino al 1814.[14]

A partire dal 1859 e fino al 1926 territorialmente faceva parte del Mandamento di Avigliana nell'ambito del Circondario di Susa. Il 21 dicembre 1862 con regio decreto di re Vittorio Emanuele II assunse il nome di "Sant'Ambrogio di Torino".

A partire dal 1871, fino al 1953, l'economia del paese è stata beneficiata dall'attività del Maglificio Fratelli Bosio[15].

Monumenti, edifici storici ed infrastrutture[modifica | modifica wikitesto]

Edifici e monumenti civili[modifica | modifica wikitesto]

Ingresso al Palazzo Abbaziale (1176) restaurato nell'anno 2002.
Parte della cinta muraria medievale (XIII secolo) con sullo sfondo la chiesa di San Giovanni Vincenzo (1763)
Chiesa parrocchiale di San Giovanni Vincenzo, campanile romanico e Torre comunale.
Sant'Ambrogio vista dall'accesso dell'Antica Mulattiera nei pressi del Palazzo Abbaziale.
Torre della Dogana di Sant'Ambrogio
Fontana del Paschè (1751) in una immagine di inizio '900.

Edifici e monumenti religiosi[modifica | modifica wikitesto]

Numerose sono le architetture religiose presenti nel territorio comunale:

Si conservano ancora i ruderi dell'antica chiesa di San Pietro, risalenti all'XI secolo e situati in Borgata San Pietro, mentre del XIII secolo era un'antica chiesa romanica, della quale è ancora visibile il tracciato sulla piazza IV Novembre.

Lungo la mulattiera per San Pietro è collocata una Via crucis in quindici stazioni, realizzata nel 1943.

Nella campagna e nelle vie di Sant'Ambrogio si trova spesso un pilone votivo di devozione popolare dedicato ad un Santo o alla Madonna. Queste edicole votive risalgono per la maggior parte al XIX secolo ed alcune sono dei secoli precedenti.

Torri[modifica | modifica wikitesto]

Nel paese vi sono alcune torri di epoca medievale:

Inserita nel complesso della sacra di San Michele è la Torre della Bell'Alda (XII secolo) alta circa 20 metri.

Si ricorda inoltre la Torre MFB della Manifattura Fratelli Bosio di Sant'Ambrogio, eretta nel 1924 nel complesso del Maglificio Fratelli Bosio e demolita nel 1984.

Fontane[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo è caratterizzato da diverse fontane:

  • Fontana «del Paschè» o della Dogana (1751), situata in via Umberto I;
  • Fontana «della Posta» o della Rustà (1751), situata in via Umberto I;
  • Fontana CAI UGET (XX° sec.) alla 3ª Croce della Mulattiera S.Ambrogio-San Pietro,
  • Fontana del Pilone Lombardi (XIX° sec.) alla 10ª Croce della Mulattiera S.Ambrogio-San Pietro,
  • Fontana del Piazzale di San Pietro (XIX°sec.) in Borgata San Pietro,
  • Fontana S.Anna (XIX°sec.) in Borgata San Pietro.

Alcune presenti in passato ora sono state chiuse:

  • Fontana di Via Umberto I° (XIX°sec.) chiusa nel 1996,
  • Fontana del Mulino (XIX°sec.) abbattuta nel 1987,
  • Fontana di Via Caduti per la Patria.

Altre fontane sono state aperte come la Fontana al Pilone Santa Barbara inaugurata nel 2016 o quella davanti al Palazzo Comunale inaugurata nel 2020.

Infrastrutture[modifica | modifica wikitesto]

Lungo le mura settentrionali iniziate nel X secolo e completate intorno al 1350, ancora oggi esistenti con la strada denominata "Via Antiche Mura", venne scavato tra il 1073 ed il 1091 un canale detto "della Marchesa Adelaide" voluto da Adelaide di Susa, pronipote del Marchese Arduino e suocera dell'imperatore Enrico IV, che lo volle realizzare per favorire lo sviluppo agricolo ed i prodotti della terra. Il canale ancora oggi esistente, assunse in seguito la denominazione di "Canale Cantarana".[5] Lungo il canale era esistente fin dalla costruzione un tracciato per consentire il passaggio, ma nel 1788 fu costruita la strada tra le mura ed il canale, che poi si chiamerà Via Antiche Mura.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Documenti storici[modifica | modifica wikitesto]

L'Archivio Storico del Comune di Sant'Ambrogio di Torino conserva documenti a partire dall'anno 1553.[17]. L'archivio della Parrocchia di San Giovanni Vincenzo inizia dall'anno 1580 quando la Parrocchia diventò autonoma dalla Sacra di San Michele. Dal 1810 la parrocchia di San Giovanni Vincenzo in Sant'Ambrogio di Torino, ha cura della conservazione del Breviario di San Michele della Chiusa, un testo liturgico del 1315 in due volumi che riporta il ciclo annuale delle preghiere dei monaci della Sacra di San Michele, e contenente parti di melodie cantate con notazioni tipiche di questo monastero, con forme non riscontrate in testi gregoriani di altri monasteri.

Nel 2022 sono stati installati numerosi pannelli informativi che illustrano le denominazioni storiche di zone ed edifici di Sant'Ambrogio con le denominazioni originarie in Piemontese, per ricordare gli antichi nomi con i quali erano identificate e chiamate dagli abitanti locali.

Sacra San Michele

Miti e leggende[modifica | modifica wikitesto]

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

  • Anticamente, nel medioevo si mangiava la Pulmenta, zuppa di legumi e verdure con pane raffermo, tipico piatto per sfamare i pellegrini che transitavano sulla Via Francigena
  • Siule piene e rave fricasà in piemontese, (cipolle ripiene e rape fritte) piatto tipico della festa patronale di San Giovanni Vincenzo
  • Paste 'd Melia 'd Sant'Ambreus (Paste di Meliga di Sant'Ambrogio)
  • Elisir dell'Abate, liquore tipico del paese.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Anno 1091: 250 abitanti
  • Anno 1571: 333 abitanti
  • Anno 1612: 368 abitanti
  • Anno 1774: 854 abitanti
  • Anno 1810: 1055 abitanti
  • Anno 1838: 1355 abitanti

Abitanti censiti[18]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 362 persone, pari al 7,48% dei residenti. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Altre nazionalità residenti nel comune ma con percentuali inferiori erano:

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Aziende storiche[modifica | modifica wikitesto]

Aziende attuali[modifica | modifica wikitesto]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci del Comune di Sant'Ambrogio di Torino nei secoli:

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1255 12xx Giovanni Guidone, Giovanni Presbitero, Alessandro e Aimonetto da Mirandolo sindaci e procuratori del comune
1318 13xx Antonio Borgesio originario di Torino (era ancora Podestà nel 1327 - è sepolto alla Sacra di San Michele lungo lo "Scalone dei Morti")
1624 16xx Bartolomeo Perodo Sindaco come risulta dal resoconto della visita pastorale del 18.05.1624.
1709 17xx Giuseppe Rosso Sindaco
1724 17xx Giuseppe Bronzino e Oldrado Barbero Sindaco
17xx 1742 Giuseppe Matteo Passera Sindaco
1757 17xx Francesco Quenda Sindaco
1799 1799 Alessio Cinato Cittadino Presidente
1801 1803 Giovanni Garnier Maire
1803 1806 Alessio Cinato Maire
1806 1808 Giovanni Gagnor Maire
1809 1814 Vittorio Bertini Maire
1814 1815 Giuseppe Rivo Maire
1815 1815 Bartolomeo Ala Maire
1815 1816 Pietro Martino Sindaco
1816 1818 Giacinto Bogino Sindaco
1819 1824 Vittorio Bertini Sindaco
1825 1826 Giuseppe Rivo Sindaco
1827 1830 Francesco Gariglio Sindaco
1831 1836 Luigi Rivo Sindaco
1837 1839 Francesco Gariglio Sindaco
1840 1842 Anselmo Pachiodo Sindaco
1843 1845 Francesco Gariglio Sindaco
1846 1848 Luigi Bertini Sindaco
1849 1854 Giovan Battista Chiapparotti Sindaco
1855 1857 Valentino Allegretti Sindaco
1858 1867 Giacomo Berto Sindaco
1868 1875 Secondo Polto Sindaco
1875 1883 Valentino Allegretti Sindaco
1884 1886 Giacomo Berto Sindaco
1887 1893 Giovanni Ottone Sindaco
1893 1895 Augusto Pezzana -[23] Sindaco
1895 1903 Michele Ala Sindaco
1903 1905 Giovanni Ottone Sindaco
1905 1920 Antonio Marra Sindaco
1920 1924 Giacomo Ferrero Sindaco
1924 1945 --- Podestà e Commissari Podestà e Commissari
1946 1954 Giacomo Ferrero Sindaco
1954 1960 Vincenzo Blandino Sindaco
1960 1965 Aldo Anselmetto Sindaco
1965 1983 Vincenzo Blandino Sindaco
1983 1990 Franco Lenta Sindaco
1990 1995 Luciana Borello Sindaco
1995 2004 Sergio Barone Sindaco
2004 2009 Bruno Allegro Sindaco
2009 2019 Dario Fracchia lista civica Cittadini in Movimento[24] Sindaco
2019 in carica Antonella Falchero lista civica Cittadini in Movimento[24] Sindaco
Palazzo Comunale di Sant'Ambrogio (1871)

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune fa parte dell'Unione Montana Valle Susa.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Percorsi nel territorio[modifica | modifica wikitesto]

  • Antica Mulattiera per la Sacra di San Michele: parte dal centro abitato di Sant'Ambrogio di Torino e arriva alla Sacra di San Michele (Sentiero 502).[25][26]
  • Via Francigena: per il centro abitato di Sant'Ambrogio di Torino passa la Via Francigena, rami del Moncenisio e del Monginevro, dirigendosi successivamente verso Avigliana
  • Cammino di San Michele: la Sacra di San Michele, nel territorio comunale, è una delle tre tappe centrali della via di pellegrinaggio europea, lunga oltre 2000 km che va da Mont Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia[27]
  • Sentiero dei Franchi: dal territorio comunale, in zona Sacra di San Michele, parte il Sentiero dei Franchi
  • Sentiero dei Principi: nel territorio comunale si sviluppa parte del Sentiero dei Principi

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2018.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Copia archiviata (PDF), su comune.santambrogioditorino.to.it. URL consultato il 18 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2016).
  5. ^ a b Luigi Marchitelli, Sant'Ambrogio: un paese all'ombra della Sacra, Susalibri Editore, 1985
  6. ^ https://it.climate-data.org/location/112626/
  7. ^ http://www.comune.santambrogioditorino.to.it/Guidaalpaese/tabid/6443/Default.aspx?IDDettaglio=2442
  8. ^ GMG2005 - Viaggio dei magi, su gmg2005.it. URL consultato il 27 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2013).
  9. ^ Santa Sindone - I Cavalieri della Sindone, un cammino di fede da Chambéry a Torino Archiviato il 13 dicembre 2013 in Internet Archive.
  10. ^ http://books.google.it/books?id=AihIXQRvVNYC&pg=PA83&lpg=PA83&dq=Pietro+III+di+Fongeret&source=bl&ots=Ne91U33F6u&sig=US9NlB_7DRntcn-J77xTteuLu70&hl=it&sa=X&ei=EMOIU4qIBenO0QXC_IGICw&ved=0CFEQ6AEwBA#v=onepage&q=Pietro%20III%20di%20Fongeret&f=false
  11. ^ http://www.vallesusa-tesori.it/media/place/doc/11_Schede_Introduttive_Siti_11_Borgo_Castello_SAmbrogio.pdf
  12. ^ Copia archiviata (PDF), su provincia.torino.gov.it. URL consultato il 4 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2015).
  13. ^ Montmorency, Henri II duca di nell'Enciclopedia Treccani
  14. ^ AA.VV., Sant'Ambrogio. Un paese ai piedi della Sacra, Susalibri, 1999
  15. ^ Sant'Ambrogio. Presentazione, su santambrogio.valsusainfo.it. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2013).
  16. ^ http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Sant'Ambrogio_di_Torino/Testimonianze_del_passato
  17. ^ Copia archiviata, su sato-archivi.it. URL consultato il 25 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  18. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  19. ^ Da Moncalieri al mondole macchine per i ravioli, su la Repubblica, 4 febbraio 2014. URL consultato il 20 settembre 2021.
  20. ^ https://st.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2013-05-13/agla-power-sono-clienti-194318.shtml?uuid=Abt1javH
  21. ^ https://st.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2016-05-08/alla-fir-fulda-balzo-volumi-081436.shtml?uuid=ADoXHYD&_st=true
  22. ^ https://www.mottura.it/
  23. ^ AA.VV., Sant'Ambrogio. Un paese ai piedi della Sacra, Susalibri, 1999
  24. ^ a b Copia archiviata, su cittadiniinmovimento.it. URL consultato il 28 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2013).
  25. ^ http://www.sacradisanmichele.com/it/come-arrivare/a-piedi/
  26. ^ http://www.escursionando.it/Anno%202016/Descrizione%20itinerari/Sacra%20San%20Michele.htm
  27. ^ http://www.amicidellasacra.it/index.asp?sez=6&dsez=news&sezioneaschede=False&lang=ITA

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Orioli e Paola Novara, Giovanni da Besate, Fernandel Scientifica Editore, 2010.
  • Padre Fedele Savio, Vita di San Giovanni Vincenzo, Leone Verde Editore, 2009.
  • Arabella Cifani e Franco Monetti, I capolavori della Parrocchiale di Sant'Ambrogio, Susalibri Editore, 2000.
  • AA.VV., Sant'Ambrogio. Un paese ai piedi della Sacra, Susalibri, 1999.
  • AA.VV., Sant'Ambrogio: una Chiesa-Comunità, Editrice S.D.S. Susa, 1993.
  • Luigi Marchitelli, Sant'Ambrogio: un paese all'ombra della Sacra, Susalibri Editore, 1985.
  • Emilio Rossero, I Sandali dell'Arcivescovo, Alzani Editore, 1957.
  • Renato Favaron, Storia e tesori di un capolavoro barocco di Bernardo Antonio Vittone, 2014

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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