Salvo Randone

Salvo Randone nel film La parmigiana (1963)

Salvatore Randone, detto Salvo (Siracusa, 25 settembre 1906Roma, 6 marzo 1991), è stato un attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Randone a diciotto anni, nel periodo in cui studiava recitazione alla Filodrammatica del Circolo Artistico a Catania

Sulle scene dal 1926, s'impose negli anni quaranta recitando Il lutto si addice ad Elettra di O'Neill. Attore inquieto e sanguigno, ha impersonato tra l'altro con memorabili risultati Iago e Timone d'Atene, Malvolio ed Edipo, Filottete e Oreste ed è stato soprattutto uno straordinario interprete dei più torbidi drammi di Betti e del teatro di Pirandello (Enrico IV, Il piacere dell'onestà, Tutto per bene, Il berretto a sonagli, Pensaci, Giacomino!) ed inoltre un memorabile Innominato nello sceneggiato televisivo I promessi sposi di Sandro Bolchi. Celebre la sua interpretazione di Iago in un'edizione dell'Otello di Shakespeare in cui fece coppia con Vittorio Gassman.

Ha sempre alternato la conduzione di una propria compagnia a occasionali partecipazioni in teatri stabili e in spettacoli d'eccezione. Si affermò nel cinema con Elio Petri, che gli affidò ruoli di primo piano in L'assassino (1961) e I giorni contati (1962) e incisive apparizioni in La decima vittima (1965), A ciascuno il suo (1967), Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970), La classe operaia va in paradiso (1971), La proprietà non è più un furto (1973). Tra i film diretti da altri registi, spiccano Salvatore Giuliano e Le mani sulla città (entrambi di Francesco Rosi), Il processo di Verona di Carlo Lizzani e La parmigiana di Antonio Pietrangeli, l'episodio Toby Dammit in Tre passi nel delirio e il Fellini Satyricon (entrambi di Federico Fellini), La colonna infame di Nelo Risi.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1970 sposò l'attrice Neda Naldi. Visse gli ultimi anni di vita in ristrettezze economiche[1], per cui usufruì della legge Bacchelli.[2]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Randone ne I giorni contati (1962)
Randone in Cronaca familiare (1962)
Randone ne La classe operaia va in paradiso (1971)

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Prosa televisiva Rai[modifica | modifica wikitesto]

  • "Il piacere dell'onestà" di Luigi Pirandello (1954)
  • Inquisizione, di Diego Fabbri, regia di Daniele D'Anza, trasmessa il 8 luglio 1955.
  • "La domenica ci si riposa" di Valentino Bompiani (1956)
  • "L'ostrica e la perla" di ??? (1956)
  • "La signora X" di André Bisson (1957)
  • "La vita degli altri" di Guglielmo Zorzi (1957)
  • "Otello" di W.Shakespeare (1957)
  • "La tempesta" di W.Shakespeare (1957)
  • "Pescatori" di Arnaldo Vacchieri (1957)
  • "Tutto per bene" di Luigi Pirandello (1958)
  • "Il divorzio" di Marco Praga (1959)
  • "I disonesti" di Gerolamo Rovetta (1959)
  • "Saul" di Vittorio Alfieri (1959)
  • "Tre sorelle" di Anton Cechov (1959)
  • "Frana allo scalo nord" di Ugo Betti (1959)
  • "Anna Christie" di Eugene O'Neill (1960)
  • Re Lear, regia di Sandro Bolchi, trasmesso nel 1960.
  • Tom Jones, sceneggiato televisivo, regia di Eros Macchi, trasmesso dal 29 maggio al 3 luglio 1960.
  • "La bottega del caffè" di Carlo Goldoni (1960)
  • "Erano tutti miei figli" di Arthur Miller (1961)
  • Attenzione a domani, commedia di Kenneth Bird, regia di Claudio Fino, trasmessa il 4 luglio 1962
  • "La regina morta" di Henry de Montherlant (1965)
  • "Il pane bianco" di Claude Spaak (1966)
  • "Il litigio" di Charles Vildrac (1966)
  • I Promessi Sposi, sceneggiato televisivo, regia di Sandro Bolchi, trasmesso nel 1967.
  • "Creatura umana" di Vittorio Calvino (1968)
  • "Il mondo di Pirandello/Camere d'affitto" tratto da 3 novelle di Pirandello (1968)
  • I fratelli Karamazov, sceneggiato televisivo, regia di Sandro Bolchi, trasmesso nel 1969.
  • Il Berretto a Sonagli, regia di Edmo Fenoglio, trasmesso su Rai 1 il 25 settembre 1970.
  • "Nessuno deve sapere" di Genta&Oxman (1973)
  • "Edipo re" di Sofocle (1984)
  • "Pensaci Giacomino!" di Luigi Pirandello (1986)
  • "Attenzione a domani" di Kennet Bird (???)
  • "Fine delle vecchie signore" di ??? (1960)

Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 1958: Vincitore del Premio San Genesio come miglior attore teatrale dell'anno per l'opera Assassinio nella cattedrale
  • 1962: Vincitore del Nastro d'argento come Attore non protagonista per il film L'assassino
  • 1968: Vincitore del Premio San Genesio come miglior attore teatrale dell'anno per Il piacere dell'onestà
  • 1972: Vincitore del Nastro d'argento come Attore non protagonista per il film La classe operaia va in Paradiso

Doppiatori[modifica | modifica wikitesto]

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ad Alida Valli un vitalizio secondo la legge Bacchelli, in la Repubblica, 28 novembre 2003 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2015).
  2. ^ Solidarietà a Randone, in la Repubblica, 11 gennaio 1990.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Eraldo Miscia, Trent'anni a teatro con Salvo Randone, Spina, 1957
  • Salvo Randone, Armando Curcio Editore, 1984
  • Emanuele Giliberti (a cura di), Salvo Randone. Le parole del silenzio, Ediprint, 1991
  • Bruno Roberti, Randone, Salvo, « Enciclopedia del cinema Treccani », 2004
  • Loredana Faraci, Salvo Randone: la follia della ragione, Lombardi editori, 2006.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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