Salvatore Battaglia

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Salvatore Battaglia

Salvatore Battaglia (Catania, 4 giugno 1904Napoli, 14 agosto 1971) è stato un filologo, linguista e lessicografo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cominciò i suoi studi universitari nel 1922 presso l'Università di Catania, dove fu allievo di Attilio Momigliano e di Mario Casella. Nel 1924, seguendo Mario Casella che si era trasferito a Firenze, decise anch'egli di proseguire il percorso accademico presso l'Università di Firenze, dove si unì a un suo grande amico, Vincenzo Pernicone, anch'egli allievo di Casella. Laureatosi nel 1926, dal 1930 al 1938 fu redattore per sezioni varie dell'Enciclopedia Italiana a Roma, con la produzione di una grande quantità di voci spazianti su tutte le letterature romanze (queste ultime non limitate all'epoca medievale), oltre su alcuni argomenti della letteratura latina medievale.

Nel 1934 conseguì la libera docenza in filologia romanza, disciplina che insegnò al Magistero di Roma. Nel 1938 vinse il concorso a cattedra di Filologia romanza e fu chiamato presso l'Università di Napoli a succedere a Ezio Levi D'Ancona, decaduto per l'applicazione delle leggi razziali fasciste. A Napoli insegnò fino alla morte: all'inizio, dal 1938 al 1960, ricoprì la cattedra di Filologia romanza (nella quale gli succedette Alberto Varvaro dal 1961); poi, dal 1961 al 1971, fu titolare della cattedra di letteratura italiana, succedendo a Giuseppe Toffanin. Nell'arco di questo periodo, ricoprì anche l'incarico di altri insegnamenti: lingua e letteratura spagnola fino al 1961 e Storia della lingua italiana dal 1963.

Tra i suoi allievi, vi sono Alberto Varvaro e Francesco Bruni.

Fondò nel 1954 la rivista Filologia Romanza, che poi, nel 1961, assunse il titolo di Filologia e Letteratura. Progettò e curò, sino al volume VII[1], la pubblicazione del Grande dizionario della lingua italiana edito dall'UTET.

Con La Mitografia del Personaggio (1968) Battaglia affronta temi particolarmente dibattuti in quegli anni: l'antico e il nuovo ruolo dell'"intellettuale" intrecciato con il destino del "personaggio".

Grande dizionario della lingua italiana[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Grande dizionario della lingua italiana.

Salvatore Battaglia ha dedicato una parte molto consistente degli ultimi 20 anni della sua vita all'impianto teorico del Grande dizionario della lingua italiana. L'opera ha avuto una lunga gestazione ricostruita grazie al carteggio fra la UTET e Battaglia. Si tratta di 135 pezzi, che vanno dal 25 dicembre 1950 all'8 giugno 1961. Il lungo dialogo avviene, in particolare, fra Battaglia e Carlo Verde (presidente dell'UTET). Il Battaglia rimarca a Carlo Verde che il dizionario dovrà essere completo per quanto concerne il fondo lessicale della lingua italiana e che dovrà anche rispondere alle nuove esigenze scientifiche, politiche, economiche e sociali della vita moderna. L'opera, rimasta incompiuta alla morte di Battaglia, fu poi proseguita da Giorgio Barberi Squarotti.

Opere in volumi[modifica | modifica wikitesto]

Al di là del lungo impegno da lui dedicato alla preparazione e all'impianto generale del Dizionario, gran parte della produzione di Salvatore Battaglia risente della sua duplice attività di cattedratico e studioso, nonché dell'intreccio dei suoi interessi quale filologo, critico e storico della letteratura. Molti suoi articoli e saggi apparvero su periodici, a partire da «Filologia e letteratura», da lui fondata nel 1954 e poi diretta, fino al 1960 col nuovo titolo «Filologia romanza». La seguente selezione di scritti si limita alle sole opere in volumi, ivi compresi gli atti di convegni:

  • I primi trovatori, Napoli, STE, 1941.
  • Contributi alla storia della novellistica, Napoli, Pironti, 1947.
  • La grammatica italiana (con Vincenzo Pernicone), Torino, Loescher-Chiantore, 1951.
  • L'eredità latina, in Vincenzo Ussani - Francesco Arnaldi, Guida allo studio della civiltà romana antica, volume secondo, Napoli, Istituto Meridionale per il Mezzogiorno, 1954, pp. 771-812.
  • Pirandello narratore, in Atti del Congresso internazionale di studi pirandelliani, Firenze, Le Monnier, 1967, pp. 25-36.
  • Linguaggio reale e linguaggio figurato nella Divina Commedia, in Atti del Congresso nazionale di studi danteschi, Firenze, Olschki, 1962, pp. 21-44.
  • La testimonianza di Gabriele D'Annunzio, in Gabriele D'Annunzio nel primo centenario della nascita, Roma, Centro di Vita italiana, 1963, pp. 9-29.
  • Occasioni critiche. Saggi di letteratura italiana, Napoli, Liguori, 1964.
  • La dottrina linguistica del Leopardi, in Atti del Convegno internazionale di studi leopardiani: Leopardi e il Settecento, Firenze, Olschki, 1964, pp. 11-45.
  • La coscienza letteraria del Medioevo, Napoli, Liguori, 1965.
  • Introduzione al Romanticismo italiano, Napoli, Liguori, 1965.
  • Le epoche della letteratura italiana. Medioevo - Umanesimo - Rinascimento, Napoli, Liguori, 1965.
  • Il Canto XXXIII del Paradiso, Roma, Casa di Dante, 1965.
  • Profilo di Dante, in La Divina Commedia, Roma, Canesi, 1965.
  • Esemplarità e antagonismo nel pensiero di Dante, Napoli, Liguori, 1966.
  • Processo a Dante nel Cinquecento, in Atti del Convegno du Dante e la Magna Curia, Palermo, Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 1967.
  • Mitografia del personaggio, Milano, Rizzoli, 1968.
  • L'ideologia letteraria di Giacomo Leopardi, Napoli, Liguori, 1969.
  • La letteratura italiana, Firenze, Sansoni, 1971.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roberta Ascarelli, BATTAGLIA, Salvatore, in Dizionario biografico degli italiani, vol. XXXIV, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1988. URL consultato il 5 gennaio 2016. Modifica su Wikidata

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