SMS Sankt Georg

SMS Sankt Georg
Il Sankt Georg nel 1914
Descrizione generale
TipoIncrociatore corazzato
Classeunica
Proprietàk.u.k. Kriegsmarine
Royal Navy
CantiereArsenale del Mare, Pola, Austria-Ungheria
Impostazione11 marzo 1901
Varo8 dicembre 1903
Entrata in servizio21 luglio 1905
Destino finaleDemolita nel 1920
Caratteristiche generali
Dislocamentonormale 7.290 t, pieno carico 8.070 t
Lunghezza124,3 m
Larghezza19 m
Pescaggio6,83 m
Propulsione12 caldaie Yarrow - 2 motrici alternative a 4 cilindri verticali a triplice espansione,

potenza 14.860 ihp, 2 eliche

Velocità22 nodi (40,74 km/h)
Capacità di carico100 t di carbone
Equipaggio621
Armamento
Armamento
Corazzatura
  • cintura da 60 a 210 mm.

*ponte da 40 a 50 mm. *torrione 200 mm.

dati presi da Agenziabozzo.it[1]
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La SMS Sankt Georg[2], in ungherese Szent Gyorgy (San Giorgio), fu un incrociatore corazzato della Marina Imperiale Austro-Ungarica, prima ed unica unità della sua classe, ed in servizio durante la prima guerra mondiale.

Costruzione[modifica | modifica wikitesto]

La nave venne costruita in risposta agli incrociatori italiani della classe Giuseppe Garibaldi.

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1905 la nave partecipò alla squadra navale internazionale nel Levante insieme all'incrociatore leggero SMS Szigetvár. Nel 1907 insieme con l'SMS Aspern andò negli Stati Uniti per commemorare i 300 anni della città di Jamestown in Virginia. Nel 1913 effettuò delle crociere di pattugliamento durante la seconda guerra balcanica.

Durante la prima guerra mondiale, con l'impero germanico ancora neutrale, la nave accolse la SMS Goeben e la SMS Breslau che si dirigevano a Pola per riparazioni. La nave prese parte a varie incursioni sulla costa adriatica; in particolare:

  • il 18 giugno 1915 insieme alla SMS Szigetvár attaccò le città di Rimini e Pesaro e la zona del Metauro;
  • il 3 febbraio 1916 guidò una squadra formata da tre cacciatorpediniere e due torpediniere che bombardò Ortona e San Vito Chietino e venne affrontato da un treno armato della Regia Marina munito di pezzi da 152/40 che con la sua controbatteria costrinse le navi ad interrompere l'azione[3]. Secondo altre fonti, alla squadra si accompagnava anche l'incrociatore SMS Helgoland;[4]
  • Nella notte tra il 28 e il 29 agosto partecipò ad un attacco della flotta contro la costa italiana.

L'incrociatore prese parte anche all'attacco del canale d'Otranto il 14 e 15 maggio 1917, cui gli Alleati avevano posto un blocco prevalentemente in funzione antisommergibile; durante l'attacco furono comunque affondati 14 drifters alleati. Il Santk Georg era a capo del gruppo di supporto distante agli incrociatori leggeri della classe Helgoland impegnati nell'azione diretta. Gli incrociatori britannici, intervenuti con una scorta di cacciatorpediniere italiani e francesi, colpirono il Novara e si lanciarono all'inseguimento, dal quale si disimpegnarono solo quando un ufficiale italiano segnalò l'uscita di pesanti forze austro-ungariche da Cattaro mentre il Saida trainò il Novara in porto riuscendo nel salvataggio[5]. La manovra riuscì proprio grazie alla presenza del Sankt Georg che, con i suoi cannoni da Škoda 24 cm K01 rappresentava una minaccia troppo grande per gli incrociatori britannici armati con cannoni da 6" (155mm).

Il Sankt Georg venne radiato il 4 aprile 1918 dopo la fine della prima guerra mondiale, e ceduto alla Royal Navy nel 1920 in conto riparazioni dei danni di guerra [1]. La nave è stata venduta a demolitori italiani nel 1921 e demolita successivamente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Notizie storiche sull'incrociatore SMS Szent Gyorgy, su agenziabozzo.it. URL consultato il 13 febbraio 2012.
  2. ^ In lingua tedesca nei nomi di unità navali, "SMS" è l'acronimo di Seiner Majestät Schiff ("Nave di sua Maestà").
  3. ^ Treni armati della Marina, su marina.difesa.it.
  4. ^ (DE) Erwin S. Sieche, Die Kreuzer der k. und k. Marine, in Marine-Arsenal Band 27, Wölfersheim-Berstadt, Podzun-Pallas, 1994, ISBN 3-7909-0506-2.
  5. ^ Halpern, p. 164

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra, Udine, Gaspari, 2008, ISBN 978-88-7541-135-0.
  • (HU) Halpern Paul G.; Otrantói ütközet. Győr, Laurus Kiadó, 2007. ISBN 978-963-87585-3-8
  • Achille Rastelli e Alessandro Massignani, La guerra navale 1914-1918, Valdagno, Gino Rossato Editore, 2002, ISBN 88-8130-086-9.

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