Ruggi d'Aragona (famiglia)

Ruggi d'Aragona
Leone passante al naturale su banda di argento accompagnata da - 2 rose di oro poste in sbarra tutto su rosso
(Arma innalzata da Petruccio Ruggi, barone di Albanella)
Stato

Albanella, Perdifumo, Noce, Galdo, Celso, Laurito, Pattano, Pattanella in Principato Citra. Lote in Calabria Citra.

Titoli
  • Patrizio di Salerno
  • Patrizio di Trani
  • Patrizi di Amantea
  • Marchese
  • Barone
FondatoreFrancischetto Ruggi[1]
Data di fondazione1084
Etnianormanna

I Ruggi d'Aragona sono un'antica famiglia nobile italiana, di origine normanna, ascritta nel Patriziato della città di Salerno, Seggio del Campo e registrata nell'elenco ufficiale nobiliario italiano del 1922 col titolo di "Patrizi di Salerno e di Trani".[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia originaria e principale è individuata dalla qualità Patrizia di essa, ovverosia dal luogo ove ininterrottamente ha avuto corso a prescindere da altri gruppi sociali che possano portare un cognome simile, acquisito in seguito a disposizioni legali (adozioni, legittimati, ecc.) e non naturali. Così la Ruggi d'Aragona è in primis Patrizia della città di Salerno e non di altri siti, e si è distinta nel corso dei secoli come presente solo nella città medesima. Nella sua millenaria storia mai nessun ceppo si trasferì altrove, se non a Trani ove si estinse, e meno che mai in Francia.

Tomba di Giovanni Ruggi d'Aragona, nel cimitero di Salerno.

Inizialmente il cognome era soltanto Ruggi, probabilmente dal latino De Rugius o Rugius:[3] l'appellativo "d'Aragona" venne ad essa conferito il 3 luglio del 1500 dal re Federico d'Aragona con un editto reale.[senza fonte].

Il monaco benedettino Pietro del Pezzo, riferisce della famiglia: [4]

«[La famiglia Ruggi]…fu di consanguineità strettissima a i Principi Normandi, e Francischetto Ruggi spezialmente fu cognato di Roberto Guiscardo. Nel di lui tempo fu aggregata questa famiglia nella Nobiltà salernitana nell’anno 1084, allorché egli venne in Salerno con questo Principe, di Roma a condurre il Papa Gregorio VII.»

Mentre in uno dei Registri della Cancelleria Angioina detto Extravagantes infra Regnum si può leggere a proposito della famiglia: “1278 - De Rugee familia, milite” - notizia che trova la conferma nella persona di Johannes barone di Perdifumo e Noce, filius Guiscardi, miles Salerni, nei Notamenta di Carlo De Lellis dell’anno 1271.[3]

Membri della famiglia Ruggi d'Aragona[modifica | modifica wikitesto]

Membri noti della famiglia sono stati:

  • Giovan Francesco, Barone di Lote, che il 4 giugno 1653 fu onorato dal Re di Spagna e delle Due Sicilie Filippo IV di un Real Privilegio col quale era accolto come suo familiare e consanguineo;
  • Giulio, eminente storico del Seicento;
  • Frà Nicolò Ruggi da Salerno, 157º Abate di Montecassino dal 1717 al 1722;
  • Marchese Matteo Angelo II, Preside e Governatore di Calabria Ultra e Abruzzo Citra nel 1738, Soprintendente Generale delle Regie Castella di Napoli e Sicilia e dei Presìdi di Toscana nel 1741;
  • Gerardo, Cavaliere di Giustizia Gerosolimitano, Comandante di galee della Marina di Malta e, nel 1818 Deputato del Supremo Magistrato della Salute del Regno di Napoli;
  • Francesco, Cavaliere di Onore e Devozione SMOM nel 1779 e Amministratore Generale del Registro e Bollo nel 1818;
  • Ferdinando Ruggi, Governatore del dipartimento del Sele (Salerno e provincia) durante la Repubblica Napoletana del 1799, decapitato a Napoli il 7 dicembre dello stesso anno;[6][7]
  • Pietro Ruggi, Colonnello Comandante del Real Reggimento dei Veliti di Terra di Lavoro e Cavaliere dell'Ordine delle due Sicilie, fatto Barone sul cognome da Re gioacchino Murat il 9 luglio 1813;
  • Giovanni Maria Ruggi d'Aragona, nato a Napoli nel 1802 e morto a Salerno nel 1870, che fu Sindaco di Salerno e fondatore del principale ospedale cittadino;[8]
  • Egidio Nicola, Cavaliere di Giustizia SMOM nel 1818, Architetto Fiscale e Controllore delle Contribuzioni dirette nel 1818, Agente Generale del contenzioso del Real Albergo de'Poveri e Stabilimenti riuniti di Napoli e del Regno nel 1825, insignito dell'Ordine Supremo di Cristo (il più prestigioso fra gli Ordini Equestri Pontifici) il 1º luglio 1825;
  • Roberto I, Avvocato e Prefetto in varie città d'Italia nella prima metà del '900;
  • Ettore I, laureato in Scienze Diplomatiche e Consolari.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ipotizzato (n.d.r.)
  2. ^ i cognomi del sud, su ilportaledelsud.org. URL consultato il 20 gennaio 2019.
  3. ^ a b Famiglia Ruggi d'Aragona, su nobili-napoletani.it. URL consultato il 20 gennaio 2019.
  4. ^ Galdi.
  5. ^ Re e Vescovi nelle stanze del marchese [collegamento interrotto], su La Città di Salerno.
  6. ^ Risorgimento, su risorgimento.it. URL consultato il 20 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  7. ^ Viglione.
  8. ^ Gallo e De Mascellis.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]