Rudi Altig

Rudi Altig
Rudi Altig nel 2006
Nazionalità Bandiera della Germania Germania
Altezza 180 cm
Peso 80 kg
Ciclismo
Specialità Strada, pista
Termine carriera 1971
Carriera
Squadre di club
1960-1961Rapha
1962-1964Saint-Raphaël
1965Margnat
1966-1967Molteni
1968-1969Salvarani
1970-1971G.B.C.
Nazionale
1959-1970Bandiera della Germania Ovest Germania Ovestpista
1962-1970Bandiera della Germania Ovest Germania Oveststrada
Carriera da allenatore
1978C & A
1980Puch-Campagnolo
1981Puch-Wolber
Palmarès
 Mondiali su strada
Argento Lasarte 1965 In linea
Oro Nürburgring 1966 In linea
 Mondiali su pista
Oro Amsterdam 1959 Ins. ind. Dil.
Oro Lipsia 1960 Ins. ind.
Oro Zurigo 1961 Ins. ind.
 Europei su pista
Oro 1962 Su pista
Statistiche aggiornate al dicembre 2018

Rudi Altig (Mannheim, 18 marzo 1937Remagen, 11 giugno 2016[1]) è stato un ciclista su strada e pistard tedesco. Da dilettante, nel 1959, fu campione del mondo dell'inseguimento individuale. Nel 1960 e nel 1961 ripeté il titolo nella categoria professionisti. Nel 1966 divenne anche campione del mondo su strada in linea al Nürburgring, mentre nel 1962 e nel 1965 fu campione europeo di omnium endurance; proprio grazie a questi due titoli divenne popolarissimo in patria, a tal punto che gli venne dedicato un francobollo che lo raffigurava.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

È stato uno dei più grandi campioni del ciclismo tedesco, alternando i suoi successi tra la strada e la pista. Tra le sue 96 vittorie su strada si annoverano i mondiali su strada al Nürburgring, in Germania, nel 1966 (davanti a Jacques Anquetil e Raymond Poulidor), la Milano-Sanremo del 1968 e la Vuelta a España del 1962. Nel 1965 arrivò secondo al mondiale su strada di San Sebastian, in Spagna, battuto da Tommy Simpson.

Fu anche campione tedesco su strada nel 1964 e nel 1970. Indossò la maglia gialla del Tour de France 19 volte, nel 1962, nel 1964 e nel 1966, vincendo complessivamente otto tappe, cui si aggiungono quattro tappe del Giro d'Italia e sei alla Vuelta.

In pista fu campione del mondo di inseguimento nel 1960 e nel 1961. Vinse anche 23 sei giorni e stabilì il record del chilometro da fermo e dei 5 chilometri. Dal 1970, fu sospeso per quattro volte dall'attività per aver usato, secondo le accuse, sostanze dopanti; motivo per il quale per gli ultimi due anni tra i professionisti non gareggiò quasi mai. Successivamente, negli anni settanta, per quattro anni fu commissario tecnico della Nazionale tedesca.

Suo fratello Willi è stato anch'egli ciclista professionista.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Strada[modifica | modifica wikitesto]

Grand Prix de Narbonne
Grand Prix d'Alger (cronocoppie con Roger Rivière)
7ª tappa Deutschland Tour
Manx International
Grand Prix de Cannes
6ª tappa Parigi-Nizza
2ª tappa Deutschland Tour
3ª tappa Deutschland Tour
2ª tappa Vuelta a España
7ª tappa Vuelta a España
15ª tappa Vuelta a España
Classifica generale Vuelta a España
1ª tappa Tour de France
3ª tappa Tour de France
17ª tappa Tour de France
Trofeo Baracchi (cronocoppie con Jacques Anquetil)
Genova-Nizza
2ª tappa Parigi-Nizza
5ª tappa Parigi-Nizza
1ª tappa Parigi-Lussemburgo
Classifica generale Parigi-Lussemburgo
3ª tappa Vuelta a Andalucía
4ª tappa Vuelta a Andalucía
Classifica generale Vuelta a Andalucía
8ª tappa Parigi-Nizza
Giro delle Fiandre
Grand Prix Union-Brauerei
2ª tappa Giro del Belgio
4ª tappa Tour de France
Campionati tedeschi, Gara in linea
1ª tappa Parigi-Nizza
4ª tappa Parigi-Nizza
6ª tappa Parigi-Nizza
1ª tappa Tour du Sud-Est
2ª tappa Tour du Sud-Est
3ª tappa Vuelta a España

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

Classifica a punti Vuelta a España
Classifica a punti Tour de France

Pista[modifica | modifica wikitesto]

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

Record mondiale del chilometro da fermo: 1'09"6
Record mondiale dei 5 chilometri: 6'10"2
Record mondiale dei 5 chilometri: 6'07"60

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

1966: 13º
1967: ritirato
1968: ritirato
1969: 9º
1970: 44º
1962: 31º
1964: 15º
1966: 12º
1969: ritirato
1962: vincitore
1965: ritirato
1968: 18º

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

1961: 24º
1964: squalificato
1965: 29º
1966: 49º
1968: vincitore
1969: ritirato
1970: 37º
1963: 11º
1964: vincitore
1966: 34º
1967: 71º
1968: 2º
1969: ritirato
1961: 32º
1963: ritirato
1964: 11º
1965: 12º
1966: 6º
1967: 3º
1969: 14º
1966: 18º
1967: ritirato

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni europee[modifica | modifica wikitesto]

Campionati europei di ciclismo su pista 1962 Omnium Endurance: 1º
Campionati europei di ciclismo su pista 1965 Omnium Endurance: 1º
Campionati europei di ciclismo su pista 1970 Omnium Endurance: 2º

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Sportivo tedesco dell'anno nel 1966

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ E’ morto Rudi Altig L’ultimo tedesco campione del mondo, 11 giugno 2016. URL consultato l'11 giugno 2016.
  2. ^ Repubblica:È morto Rudi Altig, fu campione su strada e pista

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Rudi Altig, su procyclingstats.com. Modifica su Wikidata
  • Rudi Altig, su sitodelciclismo.net, de Wielersite. Modifica su Wikidata
  • Rudi Altig, su cyclebase.nl, CycleBase. Modifica su Wikidata
  • (FR) Rudi Altig, su memoire-du-cyclisme.eu. Modifica su Wikidata
  • (ENESITFRNL) Rudi Altig, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN171584233 · ISNI (EN0000 0001 2060 5785 · GND (DE118648454 · WorldCat Identities (ENviaf-171584233