Ruby (linguaggio di programmazione)

Ruby
linguaggio di programmazione
AutoreYukihiro Matsumoto
Data di origine1995; 29 anni fa[1]
Ultima versione3.3.0 (25 dicembre 2023)[2]
Utilizzogenerico, scripting
Paradigmiorientato agli oggetti
Tipizzazioneduck, dynamic
Estensioni comunirb e rbw
Influenzato daLisp, Smalltalk, Perl
Implementazione di riferimento
Sistema operativoMultipiattaforma
Linguaen
LicenzaGNU General Public License
Sito webwww.ruby-lang.org/it/

Ruby è un linguaggio di programmazione interpretato open source completamente a oggetti. Nato nel 1995 come progetto personale del giapponese Yukihiro Matsumoto (spesso chiamato semplicemente Matz), prende spunto da altri linguaggi come Perl, SmallTalk, Eiffel, Ada e Lisp con lo scopo di bilanciare con cura i paradigmi di programmazione funzionale e imperativa[3].

Il successo di framework come Ruby on Rails ha aiutato la diffusione di Ruby soprattutto nello sviluppo di applicazioni web. Risulta attualmente nei primi dieci posti dei linguaggi maggiormente popolari e utilizzati nel mondo secondo vari indici di misurazione specifica, come per esempio TIOBE[4].

Sistemi operativi[modifica | modifica wikitesto]

L'interprete di Ruby è disponibile per i seguenti sistemi operativi:

Potrebbero esistere port per altri sistemi operativi. Esiste inoltre JRuby, un'implementazione Java dell'interprete.

Caratteristiche principali[modifica | modifica wikitesto]

Ruby, pur essendo un linguaggio ad oggetti, presenta alcune caratteristiche tipiche dei paradigmi imperativo e funzionale.

Il paradigma ad oggetti di Ruby è puro, come quello di Smalltalk, ossia ogni componente del linguaggio, dalle costanti numeriche alle classi, è un oggetto, e come tale può possedere metodi. Tuttavia a differenza dei linguaggi come C++ e derivati gli oggetti in Ruby sono qualcosa di molto più dinamico, in quanto è possibile aggiungere o modificare metodi in run-time. Perciò Il tipo di un oggetto non è definito tanto dalla classe che lo ha istanziato, quanto dall'insieme dei metodi che possiede, o, secondo la terminologia abitualmente utilizzata per i linguaggi stile Smalltalk, dei messaggi a cui sa rispondere.

In Ruby, dunque, è fondamentale il duck typing (dall'inglese if it looks like a duck, and quacks like a duck, it must be a duck: "se sembra un'anatra e fa il verso di un'anatra, dev'essere un'anatra"), ovvero il principio secondo il quale il comportamento di una funzione sui suoi argomenti non deve essere determinato dal tipo di questi (come accade in C++ e altri linguaggi staticamente tipizzati), bensì da quali messaggi essi sono in grado di gestire.

Un'altra caratteristica fondamentale di Ruby è costituita dai cosiddetti blocchi, che sono sostanzialmente delle chiusure (ovvero funzioni dotate di ambiente), che consentono di sostituire i cicli espliciti, frequenti nei linguaggi a basso livello, con l'utilizzo di iteratori, celando all'esterno i meccanismi interni del ciclo in questione.

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

Hello world[modifica | modifica wikitesto]

Il seguente esempio scrive sul terminale di output il testo "Hello world".

puts "Hello World" 

Classi e metodi[modifica | modifica wikitesto]

Ecco un programma semanticamente identico al precedente, ma che si avvale del paradigma a oggetti di Ruby.

class Greeter   attr_reader :recipient   def initialize(recipient)     @recipient = recipient   end   def greet     puts "Hello #{recipient}"   end end  greeter = Greeter.new("world") greeter.greet 

Duck typing[modifica | modifica wikitesto]

La funzione definita qui di seguito agisce diversamente a seconda dei messaggi a cui il suo argomento risponde.

def text_of(widget)   if widget.respond_to? :caption     widget.caption   elsif widget.respond_to? :text     widget.text   else     raise "no text associated to widget #{widget}"   end end 

Blocchi e iteratori[modifica | modifica wikitesto]

I cicli in Ruby sono generalmente eseguiti mediante iteratori, a cui viene passato un blocco, sotto forma di codice compreso fra le parole chiave do e end, come illustrato nel seguente esempio,

5.times do   puts "Hello world" end 

in cui il metodo times dell'oggetto "numero 5" si preoccupa di eseguire il giusto numero di volte (5, per l'appunto) il codice indicato.

Nella definizione di un iteratore, si usa la parola chiave yield.

class Integer   def times_header_and_footer     puts "-- BEGIN --"     times do       yield     end     puts "-- END --"   end end  5.times_header_and_footer do   puts "Hello world" end 

Si noti come la classe Integer (una classe predefinita) sia stata riaperta per l'aggiunta di un metodo. L'output dello script è

-- BEGIN --  Hello world Hello world Hello world Hello world Hello world -- END -- 

Commenti[modifica | modifica wikitesto]

Commenti su riga singola o su più righe

# Questo è un commento  =begin    Questo è    un commento    su più righe =end 

Notare che nei commenti disposti su più righe, =begin e =end devono trovarsi all'inizio della riga, senza alcuna indentazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ruby-lang.org, https://www.ruby-lang.org/en/about/.
  2. ^ "Ruby 3.3.0 Released", su ruby-lang.org.
  3. ^ About Ruby, su ruby-lang.org. URL consultato il 27 luglio 2021.
  4. ^ index | TIOBE - The Software Quality Company, su tiobe.com. URL consultato il 27 luglio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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