Roberto Visconti

Roberto Visconti
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiArcivescovo di Milano
 
Nato?, Pogliano Milanese
Deceduto8 agosto 1361, Milano
 

Roberto Visconti (Pogliano Milanese, ... – Milano, 8 agosto 1361) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Membro di un ramo collaterale della famiglia ducale milanese dei Visconti, Roberto era originario di Pogliano Milanese e godeva del titolo di Signore della Valtravaglia. Egli era inoltre imparentato con Giovanni, già titolare di alcuni benefici come la prevostura di Brivio e l'arcipretura della Chiesa metropolitana di Milano.

Il 29 ottobre 1354, Roberto Visconti fu nominato arcivescovo di Milano e l'anno successivo, il 6 gennaio si preoccupò personalmente di incoronare l'imperatore Carlo IV nella basilica di Sant'Ambrogio con la corona ferrea (secondo altre fonti invece l'Imperatore sarebbe stato incoronato dal patriarca di Aquileia o dal vescovo di Bergamo, perché Roberto sarà consacrato in aprile).

Il 5 dicembre 1355 fu Roberto Visconti a porre la prima pietra della fondazione della chiesa di San Giovanni alle fonti presso la Basilica di Santa Tecla.

Roberto ebbe ad ogni modo vita non facile con il potere politico della città in mano ai suoi cugini Visconti, in quanto i normali piccoli contrasti, sfociarono nel 1360 addirittura in un conflitto che coinvolse alte autorità come il Pontefice che scomunicò Bernabò Visconti, il quale sembra abbia pronunciato la seguente frase latina contro l'arcivescovo milanese, un giorno che questi si era rifiutato di eseguire i suoi ordini:

(LA)

«Nescis, pultrone, quod ego sum papa et imperator ac dominus in omnibus terris meis, et quod nec imperatore, immodo nec Deus, posset in terris meis facere nisi quod vellem nec intendo quod faciat?»

(IT)

«Non sai, oh poltrone, che io sono papa e imperatore e signore in tutte le mie terre, e né l'imperatore né Dio possono rifiutarsi di fare ciò che voglio nelle mie terre?»

Roberto Visconti morì l'8 agosto 1361 a Milano, ma secondo altre fonti sarebbe spirato nel palazzo arcivescovile di Legnano dove si sarebbe trovato per sfuggire alla peste[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tolfo, Maria Grazia e Colussi, Paolo, Cronologia di Milano dal 1351 al 1375, su Storia di Milano, Milano, 20 novembre 2007. URL consultato il 30 novembre 2011.
  2. ^ Autori vari, p. 32.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Prevosto di Brivio Successore
? ?-1354 ?
Predecessore Arciprete del Duomo di Milano Successore
Uberto Visconti da Pogliano 1354 Enrico da Sessa
Predecessore Arcivescovo di Milano Successore
Giovanni II Visconti 1354-1361 Guglielmo II Pusterla