Risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite

Risoluzioni del
Consiglio di sicurezza
delle Nazioni Unite
1-100 (1946-1953)
101-200 (1953-1965)
201-300 (1965-1971)
301-400 (1971-1976)
401-500 (1976-1982)
501-600 (1982-1987)
601-700 (1987-1991)
701-800 (1991-1993)
801-900 (1993-1994)
901-1000 (1994-1995)
1001-1100 (1995-1997)
1101-1200 (1997-1998)
1201-1300 (1998-2000)
1301-1400 (2000-2002)
1401-1500 (2002-2003)
1501-1600 (2003-2005)
1601-1700 (2005-2006)
1701-1800 (2006-2008)
1801-1900 (2008-2009)
1901-2000 (2009-2011)
2001-2100 (2011-2013)
2101-2200 (2013-2015)
2201-2300 (2015-2016)
2301-2400 (2016-2018)
2401-2500 (2018-2019)
2501-2600 (2019-2021)
2601-2700 (2021-2023)
2701-2800 (2023-in corso)

Una risoluzione del Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite è una risoluzione votata dai quindici membri del Consiglio di sicurezza, l'organo cui è conferita "la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale". Una risoluzione è approvata se è votata da nove o più membri e se non è stato posto il veto da nessun membro permanente del consiglio di sicurezza come stabilito dall'articolo 27 dello statuto delle Nazioni Unite.[1]

Al 07 gennaio 2024 il consiglio ha adottato 2721 risoluzioni.[2]


Sono membri permanenti i seguenti paesi:

Termini e validità delle risoluzioni[modifica | modifica wikitesto]

Il termine "risoluzione" non è presente nello statuto delle Nazioni Unite, il quale preferisce riferirsi agli atti normativi pertinenti come "decisioni" o "raccomandazioni". Questi ultimi termini denotano l'adozione di risoluzioni senza delineare esplicitamente il metodo da seguire.

L'opinione consultiva della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), invocata nel caso "Riparazioni" del 1949[3] ha rivelato che l'Organizzazione delle Nazioni Unite possiede competenze sia esplicite che implicite. Facendo riferimento agli articoli 104 e 25 della Carta, la Corte ha asserito che gli Stati membri hanno conferito all'Organizzazione l'autorità legale necessaria per svolgere le sue funzioni e perseguire i suoi obiettivi. Inoltre questi hanno convenuto di fornire ogni assistenza possibile alle Nazioni Unite in ogni azione intrapresa in conformità con la Carta.[4]

L'articolo 25 della Carta delle Nazioni Unite stabilisce che "I membri delle Nazioni Unite si impegnano ad accettare e attuare le decisioni del Consiglio di Sicurezza in conformità con la presente Carta".[5]

L'articolo 24 che stabilisce il compito principale del consiglio nel mantenimento della pace a livello internazionale è spesso interpretato come una fonte di autorità che può essere utilizzata per affrontare situazioni non coperte dalle disposizioni più dettagliate degli articoli successivi.

Nell'esercitare i suoi poteri, il Consiglio di Sicurezza raramente si preoccupa di citare l'articolo o gli articoli specifici della Carta delle Nazioni Unite sui quali si basano le sue decisioni.

Se il Consiglio di Sicurezza non riesce a raggiungere un consenso o un voto favorevole su una risoluzione, può scegliere di produrre una dichiarazione presidenziale non vincolante al posto di una Risoluzione. Queste sono adottate per consenso e sono intese ad applicare pressione politica - un avvertimento che il Consiglio sta prestando attenzione e che ulteriori azioni potrebbero seguire.

Le dichiarazioni stampa accompagnano tipicamente sia le risoluzioni che le dichiarazioni presidenziali, riportando il testo del documento adottato dall'organo e anche del testo esplicativo. Possono anche essere rilasciate indipendentemente, dopo un incontro significativo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il sito ufficiale delle Nazioni Unite e la Biblioteca digitale dell'ONU mettono a disposizione una lista, i testi e i protocolli di votazione delle risoluzioni bocciate a causa di un veto da parte di un membro permanente:
  2. ^ (EN) Resolutions of the United Nations Security Council, su www.un.org. URL consultato il 7 gennaio 2024.
  3. ^ (EN) International Court of Justice, Reparation for Injuries Suffered in the Service of the United Nations, su icj-cij.org. URL consultato il 7 gennaio 2024.
  4. ^ (EN) International Court of Justice, Reparation for injuries suffered in the service of the United Nations - Reports of Judgements, advisory opinions and orders (PDF), Leyden, A.W. Sijthoff, p. 6. URL consultato il 7 gennaio 2024.
  5. ^ (EN) Chapter V: The Security Council (Articles 23-32), su United Nations. URL consultato il 7 gennaio 2024.

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