Riserva naturale Stornara

Disambiguazione – Se stai cercando il parco naturale in provincia di Salerno, in Campania, vedi Villammare#Parco Marinella.
Riserva naturale Stornara
Tipo di areaRiserva naturale statale
Codice WDPA14675
Codice EUAPEUAP0105
EUAP0112
Class. internaz.Riserva naturale integrale
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Puglia
  Basilicata
Province  Taranto
  Matera
ComuniCastellaneta (TA), Ginosa (TA), Massafra (TA), Palagiano (TA) e Bernalda (MT)
Superficie a terra1.501,00 ha
Provvedimenti istitutiviD.M. 13.07.77
GestoreProvincia di Taranto
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale

La riserva biogenetica naturale Stornara è un'area naturale protetta situata tra Puglia e Basilicata, sullo Ionio, ed è gestito dai Carabinieri Comando Ufficio Territoriale per la Biodiversità Martina Franca

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La riserva statale è stata istituita con decreto del Ministero dell'Ambiente del 1997, ed è il risultato dell'unione di due riserve confinanti: la Riserva naturale Stornara (1.456 ettari, istituita nel 1977 in provincia di Taranto) e la Riserva naturale Marinella Stornara (45 ettari, istituita nel 1977 in provincia di Matera).[1][2]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La riserva si estende per 1.501 ettari nella fascia costiera dell'Arco Ionico tarantino. Conserva alcune zone umide, come il Lago Salinella. Lungo la costa, seppure non a ridosso del mare, il paesaggio è scandito dalla presenza di alcune torri costiere: Torre Mattoni e Torre Lato[3].

Comuni[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio ricade nella parte occidentale della provincia jonica, ovvero nei comuni di Castellaneta, Ginosa, Massafra e Palagiano, e nel confinante comune di Bernalda nel materano.

Flora[modifica | modifica wikitesto]

Nella riserva viene tutelato il bosco costiero formato da una pineta di pini d'Aleppo (Pinus halepensis), una conifera tipicamente mediterranea.

La flora costiera è quella tipica mediterranea: Pistacia lentiscus, Myrtus communis, Rosmarinus officinalis, Juniperus phoenicea, Juniperus oxycedrus subsp. Macrocarpa, Phillyrea latifolia, Asparagus acutifolius, Lonicera implexa, Rhamnus alaternus, Smilax aspera, Rubia peregrina. Tra le piante rare, si segnala la presenza di Helianthemum sessiliflorum, Ophrys tarentina e Romulea rollii[3].

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

Il nome "stornara" deriva dai numerosi storni (Sturnus vulgaris) che vi migrano in inverno. Molte altre specie di uccelli sono presenti nella riserva, si acquatici quali l'airone rosso e l'airone cenerino, la beccaccia, il germano reale, la cicogna bianca, lo svasso e l'oca selvatica. Molti gli uccelli boschivi quali il colombo selvatico, il corvo, la gazza, il pettirosso, la capinera, il cuculo ed il picchio rosso. I mammiferi più comuni sono sicuramente i roditori come la lepre, l'arvicola campestre e il topo quercino e animali come la volpe, il riccio, l'istrice, il tasso, il gatto selvatico ed il cinghiale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fonte: Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette - 5º Aggiornamento 2003 Archiviato il 4 giugno 2015 in Wikiwix..
  2. ^ Fonte: www.agraria.org. (URL consultato il 17 gennaio 2010)
  3. ^ a b Fonte: Corpo Forestale dello Stato Archiviato il 5 giugno 2010 in Internet Archive.. (URL consultato il 17 gennaio 2010)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]