Reverendo

Reverendo è un trattamento di cortesia riservato agli ecclesiastici.

Chiesa cattolica[modifica | modifica wikitesto]

Nella Chiesa cattolica il trattamento di Reverendo presenta tre diversi gradi: Reverendissimo, Molto Reverendo e Reverendo; ognuno di essi regolato da precise norme di impiego.

Reverendissimo[modifica | modifica wikitesto]

Il trattamento di Reverendissimo (spesso abbreviato Rev.mo, in latino Reverendissimus) è riservato:

Molto Reverendo[modifica | modifica wikitesto]

Il trattamento di Molto Reverendo (abbreviato in M.R., in latino Admodum Reverendus) è riservato:

Reverendo[modifica | modifica wikitesto]

Il trattamento di Reverendo (abbreviato in Rev., , in latino Reverendus) è riservato:

  • ai protonotari apostolici supra numerum, che godono del trattamento di Reverendo Monsignore;[1]
  • ai sacerdoti non qualificati;
  • ai diaconi, in quanto appartenenti al clero;
  • ai seminaristi del Seminario Romano Maggiore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (LA) Istruzione Ut sive sollicite, AAS 61 (1969), p. 334
  2. ^ Secondo la lettera del decreto del Sanctissimus del 31 dicembre 1930, anche ai patriarchi era riservato il trattamento di "Eccellenza Reverendissima", ma in pratica la Santa Sede continuò a rivolgersi a loro con il titolo di "Beatitudine", che fu formalmente sanzionato con il motu proprio Cleri sanctitati del 2 giugno 1957. Vedi: (LA) Motu proprio Cleri sanctitati can. 283, § 1, n. 10, AAS 49 (1957), p. 443

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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