Referendum costituzionale in Armenia del 2015

Referendum costituzionale armeno
StatoBandiera dell'Armenia Armenia
Data6 dicembre 2015
Esito
Sì
  
 66,20%
No
  
 33,80%
Quorum raggiunto
Affluenza50,8%

Il referendum costituzionale in Armenia del 2015 si è svolto il 6 dicembre.[1] Le modifiche proposte alla Costituzione dell'Armenia intendevano modificare l'ordinamento politico del paese dal sistema semi-presidenziale al sistema parlamentare,[2] a partire dal successivo turno di elezioni politiche del 2017/2018.[3]

Il referendum ha ottenuto un'affluenza del 50,8% degli elettori (superando il quorum richiesto del 33%) e il quesito è stato approvato dal 66,2% dei votanti.[4][5]

Gli oppositori alla nuova costituzione, che la considerano un mezzo per mantenere il potere da parte del presidente Serzh Sargsyan dopo la conclusione del suo secondo ed ultimo mandato, hanno denunciato che violenze, coercizioni e brogli elettorali avrebbero falsato il risultato elettorale finale.[4]

Premesse[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essere stato elaborato dalla Commissione specializzata sulle riforme costituzionali, le modifiche proposte alla Costituzione armena sono state inviate all'Assemblea Nazionale il 21 agosto 2015. Il successivo 5 ottobre, l'Assemblea Nazionale ha approvato, con 104 voti favorevoli, 10 contrari e 3 astenuti, l'indizione di un referendum costituzionale confermativo. Il Partito Repubblicano d'Armenia, la Federazione Rivoluzionaria Armena e Armenia Prosperosa hanno votato a favore, mentre il Congresso Nazionale Armeno e Patrimonio hanno votato contro. I tre astenuti erano membri del partito Governo della Legge, mentre altri 2 membri del partito hanno votato contro la proposta.[6]

Il presidente della Commissione di Venezia, Gianni Buquicchio, ha dichiarato: "Credo che con questa ultima modifica - la nuova costituzione - l'Armenia stia facendo un passo in avanti."[7]

Modifiche proposte[modifica | modifica wikitesto]

Il pacchetto di riforme costituzionali proposte ha abolito le elezioni presidenziali dirette, sostituite dall'elezione del Presidente dell'Armenia da parte dell'Assemblea Nazionale.

Il mandato del Presidente è stato prolungato da cinque a sette anni e il potere esecutivo è stato trasferito al Primo Ministro.[8]

Il numero dei seggi parlamentari è stato ridotto da 131 a 101.[9]

Critiche[modifica | modifica wikitesto]

Il referendum è stato soprannominato "il progetto di Sargsyan" dai critici della nuova costituzione, in quanto consentirebbe al presidente in carica Serž Sargsyan di rimanere de facto al potere dopo il termine del suo secondo ed ultimo mandato, nel caso in cui il Partito Repubblicano vincesse le prossime elezioni.[10] Il leader di Patrimonio, Raffi Hovannisian, ha affermato che la proposta di riforma costituzionale avrà l'effetto di istituire un regime monopartitico in Armenia.[11] Vahagn Khachatryan, membro del Congresso nazionale armeno ed ex sindaco di Erevan, ha dichiarato: "Questo [nuova] Costituzione non risolverà i nostri problemi, ma li complicherà ulteriormente. Questa Costituzione non sarà nell'interesse né dello Stato [armeno], né dei cittadini".[12]

Posizione dei partiti politici parlamentari[modifica | modifica wikitesto]

Manifesto elettorale a favore del referendum costituzionale ad Erevan
Favorevoli
Contrari
Poster dell'organizzazione antigovernativa Jirair Sefilian: "No alla nuova costituzione del regime criminale"

Partiti minori (extra-parlamentari)[modifica | modifica wikitesto]

Favorevoli
Contrari
  • Unione per l'autodeterminazione nazionale[20]
  • Hayazn[21]

Personalità[modifica | modifica wikitesto]

Contrari
  • Robert Kocharyan, secondo Presidente dell'Armenia (1998-2008)[22]
  • Hrant Bagratyan, economista, ex Primo Ministro (1993-96)[23]
  • Jirair Sefilian, veterano della guerra del Nagorno-Karabakh, attivista politico[24]
  • Vartan Oskanian, ex Ministro degli Esteri (1998-2008)[9]
  • Ara Papian, diplomatico, ex deputato[25]
  • Paruyr Hayrikyan, dissidente sovietico, attivista politico e ex membro del parlamento[20]

Sondaggi pre-elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Data Agenzia Sì No
24 novembre 2015 Advanced Public Research 35,8% 31,8%
10–21 settembre 2015 Gallup Internatiоnal Archiviato l'8 dicembre 2015 in Internet Archive. 29,1% 26,1%

Svolgimento[modifica | modifica wikitesto]

Levon Zourabian, che ha guidato la campagna per il "No", ha denunciato il verificarsi di "casi di voti di massa fraudolenti, violenze, pressioni e compravendita di voti". La Piattaforma Europea per le elezioni democratiche ha riportato "un numero senza precedenti di violazioni".[26] Al contrario, gli osservatori russi hanno riportato che non ci sono state violazioni né incidenti durante le votazioni.[27]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Scelta Voti %
Si Sì 825.851 66,20
 No 421.600 33,80
Schede bianche/nulle 53.332
Totale 1.303.466 100
Elettori/affluenza 2.567.047 50,78

Reazioni[modifica | modifica wikitesto]

Zourabian ha boicottato la sessione parlamentare del giorno seguente, e centinaia di manifestanti contro la nuova costituzione ha dimostrato a Yerevan.[4] L'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha ritenuto che la scarsa affluenza al voto è dovuta alla nuova costituzione sia nell'interesse del governo, piuttosto che della popolazione e dichiarati quello che ha visto come una mancanza di dibattito pubblico che precede il voto.[4]

Nessuna di queste accuse sono stati sostenuti dagli osservatori elettorali russi.[27]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Armenian President Sets Date Of Constitutional Referendum, Radio Free Europe/Radio Liberty, 8 ottobre 2015.
  2. ^ ‘Yes’ Inside, ‘No’ Outside: Parliament approves constitutional amendments package amid protest - Constitution, su ArmeniaNow. URL consultato il 5 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2015).
  3. ^ Gohar Abrahamyan, Still Counting: Outcome of referendum not expected to change due to recount, su armenianow.com, ArmeniaNow, 9 dicembre 2015. URL consultato il 9 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2015).
  4. ^ a b c d Armenia fraud claims mar referendum on constitution, BBC News, 7 dicembre 2015. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  5. ^ Armenia: Who Benefits from Constitutional Reform?
  6. ^ Armenian parliament approves constitutional referendum decision; some oppositionists call for mass disobedience Panorama, 5 October 2015
  7. ^ (AR) Karlen Aslanian, Council Of Europe Official Lauds Armenian Constitutional Changes, in «Ազատ Եվրոպա/Ազատություն» ռադիոկայան, 10 settembre 2015. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  8. ^ ЦИК Армении: референдум по Конституции пройдет в течение 55 - 65 дней, su ria.ru, RIA Novosti. URL consultato il 5 ottobre 2015.
  9. ^ a b Grigoryan, Marianna (4 November 2015).
  10. ^ Who needs parliamentary republic in Armenia?, su vestnikkavkaza.net. URL consultato l'11 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2020).
  11. ^ a b Heritage: Armenia constitutional reform is implemented to establish party-state, in news.am, 4 settembre 2015.
  12. ^ Armenian National Congress: This is constitutional coup, not amendments, su news.am. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  13. ^ Karlen Aslanian e Hovannes Movsisian, Constitutional Reform ‘Victory For Dashnaktsutyun’, in azatutyun.am, Radio Free Europe/Radio Liberty, 24 agosto 2015.
    «...Dashnaktsutyun has long favored the country’s transformation into a parliamentary republic...»
  14. ^ Armenian National Congress joins “No” front against draft constitutional amendments, su news.am. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  15. ^ ՕԵԿ-ը դեմ է Սահմանադրության նախագծին. ԱԺ-ում նախագծի քվեարկությունը հետաձգվեց 1 ժամով, su panorama.am. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  16. ^ (HY) Lilit Muradyan, ՀՀՇ-ն կողմ է սահմանադրական փոփոխություններին, Public Radio of Armenia, 20 novembre 2015.
  17. ^ Հայաստանի կոմունիստական կուսակցությունը կողմ է սահմանադրական փոփոխություններին, su armenpress.am. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  18. ^ «ՌԱԿ-ը միանշանակ կողմ է սահմանադրական բարեփոխումներին», su Առավոտ - Նորություններ Հայաստանից. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  19. ^ Social-Democratic Hnchakyan Party will say “yes” to new Armenia Constitution, in news.am, 17 ottobre 2015.
  20. ^ a b Alina Nikoghosyan, Parliamentary approval of constitutional amendments ‘anti-constitutional’, says Hayrikyan, in ArmeniaNow, 6 ottobre 2015. URL consultato l'11 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2015).
  21. ^ Alina Nikoghosyan, More “No” from Minor Political Party: Hayazn adds its voice to opposition over amendments, in ArmeniaNow, 17 novembre 2015. URL consultato l'11 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2015).
  22. ^ (AR) Tatevik Lazarian, Kocharian Slams Armenian Constitutional Reform, in «Ազատ Եվրոպա/Ազատություն» ռադիոկայան, 10 giugno 2015. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  23. ^ (AR) Աստղիկ Բեդեւյան, Հրանտ Բագրատյանը չի մտափոխվել, դեմ է Սահմանադրության փոփոխությանը, in «Ազատ Եվրոպա/Ազատություն» ռադիոկայան. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  24. ^ Ժիրայր Սեֆիլյան․ «Սերժ Սարգսյանը երազում է կենտկոմի քարտուղար դառնալ», su «Ազատ Եվրոպա/Ազատություն» ռադիոկայան. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  25. ^ Ոչ՝ 1000 անգամ. Հայաստանը՝ ստվերային պետության շեմին. «Մոդուս վիվենդի», su lratvakan.am. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  26. ^ Armenia: Referendum assessed as illegitimate by citizen observers and EPDE Archiviato il 9 dicembre 2015 in Internet Archive. EDPE
  27. ^ a b Siranush Ghazanchyan, Russian observers report no violations during Armenian Constitutional referendum, Public Radio of Armenia, 6 dicembre 2015. URL consultato il 7 dicembre 2015.

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