Raphael Gualazzi

Raphael Gualazzi
Raphael Gualazzi all'Eurovision Song Contest 2011
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereSoul
Jazz
Periodo di attività musicale2005 – in attività
Strumentovoce, pianoforte
EtichettaSugar Music
Baobab Music
Album pubblicati7
Studio7
Sito ufficiale

Raffaele Gualazzi[1] (Urbino, 11 novembre 1981) è un cantautore e pianista italiano vincitore della categoria Giovani del Festival di Sanremo 2011 con Follia d'amore e, nello stesso anno, secondo all'Eurovision Song Contest. Ha ottenuto la seconda posizione al Festival di Sanremo 2014 con Liberi o no in collaborazione con The Bloody Beetroots.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

È figlio di Velio Gualazzi, fondatore con Ivan Graziani degli Anonima Sound.

Dopo aver intrapreso gli studi di pianoforte al Conservatorio Rossini di Pesaro, dove è stato avviato all'apprendimento degli autori classici, estende la sua ricerca musicale anche nel campo dei generi jazz, blues e fusion, collaborando con artisti del settore, mettendo in evidenza le sue peculiarità vocali e strumentali.

Prime esperienze musicali[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005 viene pubblicato l'album d'esordio Love Outside the Window, prodotto da Gianni Daldello e Leo Rossano e distribuito da Edel Music, con il quale ottiene l'attenzione della critica ed una prima significativa presenza sui media. Dallo stesso anno partecipa a festival come il Fano Jazz, il Trasimeno Blues (dal 2007 al 2010, compresa l'edizione autunnale Bianco Rosso & Blues), il Java Festival di Giacarta e l'Argo Jazz, Ravello International Festival,[2] ed altri[3] mentre nel 2008 esce in Francia, su etichetta Wagram Musica, la raccolta Piano Jazz,[4] che include il brano di Gualazzi Georgia on My Mind, oltre a composizioni di artisti come Norah Jones, Diana Krall, Art Tatum, Ray Charles, Jamie Cullum, Michel Petrucciani, Chick Corea, Thelonious Monk, Dave Brubeck, Nina Simone e Duke Ellington.

Dopo essere stato invitato ad esibirsi in Vermont e New Hampshire all'interno del progetto The History & Mystery of Jazz,[5] che l'ha visto al fianco di musicisti quali Michael Ray (Sun Ra Arkestra, Kool & the Gang), Steve Ferraris (Sun Ra Arkestra, Charlie Haden), Jamie Mc Donald, Nick Cassarino, Bob Gullotti e John McKenna, a settembre 2009 Gualazzi incontra Caterina Caselli e firma un contratto discografico con la Sugar Music.[6]

Giunto all'attenzione del grande pubblico grazie alla cover di Don't Stop dei Fleetwood Mac, scelta come colonna sonora dello spot televisivo di Eni[7] nell'estate 2010 Raphael Gualazzi si esibisce all'Heineken Jammin Festival,[8] al Pistoia Blues Festival[9] e al Giffoni Film Festival,[10] per poi debuttare in settembre al Blue Note di Milano, dove presenta il suo primo omonimo EP digitale contenente quattro brani e con il quale giunge alla vetta della classifica di iTunes.[11]

Nel frattempo con il brano Reality and Fantasy nel remix di Gilles Peterson, entrato anche a far parte delle raccolte Nova Tunes 2.2[12] e Hotel Costes ai vertici delle classifiche di vendita digitali in tutto il mondo, Raphael Gualazzi conquista l'airplay di alcuni network francesi[13] e il primo dicembre debutta al Sun Side Club di Parigi, tempio della musica jazz, dove presenta il suo repertorio ai media europei.[14]

Il successo[modifica | modifica wikitesto]

Raphael Gualazzi presenta al Festival di Sanremo 2011 Follia d'amore,[15] scritto, prodotto e arrangiato dallo stesso Gualazzi.[16] Contestualmente al Festival, il 16 febbraio, esce il secondo album in studio Reality and Fantasy, contenente il brano sanremese. Il 18 febbraio 2011 Gualazzi viene dichiarato vincitore della categoria Giovani[17] e viene designato come rappresentante dell'Italia (che era assente dal 1997) all'Eurovision Song Contest 2011.[18] In questo evento internazionale, che si è svolto a Düsseldorf, in Germania, il 10, 12 e 14 maggio 2011, Gualazzi ha partecipato con Madness of Love, una versione in italiano e inglese di Follia d'amore, che gli ha valso il secondo posto in classifica nella manifestazione e la vittoria del premio della giuria tecnica, alle spalle solamente dei vincitori dell'Azerbaigian.[19] Il 2 maggio 2011, insieme a Gianni Morandi e Roberto Vecchioni, ha preso parte come ospite al programma televisivo musicale Due.[20]

Il 13 dicembre 2012 viene confermata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2013 con i brani Senza ritegno e Sai (ci basta un sogno). Nel gennaio 2013 viene annunciato il suo terzo album, Happy Mistake, pubblicato poi il 14 febbraio dello stesso anno. Due giorni prima della pubblicazione dell'album, in occasione della prima serata del Festival, Gualazzi si esibisce con i due brani e viene decretato che Sai (ci basta un sogno) prosegua nella gara; la canzone termina la kermesse canora al 5º posto.[21] Il 29 settembre 2013 presenta la nuova sigla del programma TV Che tempo che fa, il brano L'amie d'un Italien (Rainbows).[22] Dopo essere arrivato al grande pubblico grazie alla cover di Don't Stop, usata come colonna sonora degli spot di Eni, anche altre due sue canzoni sono state usate nella pubblicità: Reality and Fantasy da Fiat per la Fiat 500 e Love Goes Down Slow da Telecom.

Il 18 dicembre 2013 viene annunciata la partecipazione di Raphael Gualazzi al Festival di Sanremo 2014, insieme a The Bloody Beetroots, con i brani Tanto ci sei e Liberi o no,[23] quest'ultimo scelto come brano per la gara della kermesse e classificato secondo nella gara musicale.[24]

Il 15 luglio 2016 esce, dopo due anni di assenza dalle scene, il singolo L'estate di John Wayne,[25] contenuto nell'album Love Life Peace, questo pubblicato il successivo 12 settembre e prodotto e arrangiato da Matteo Buzzanca. Il successivo novembre viene pubblicato il secondo singolo, Lotta Things,[26] seguito nel febbraio 2017 da Buena fortuna, in duetto con Malika Ayane,[27] già anticipato nel precedente ottobre come sigla di chiusura del programma televisivo Rischiatutto.[28] A maggio 2017 viene pubblicato il singolo La fine del mondo, parte della riedizione internazionale di Love Life Peace.[29]

Il 26 agosto 2017 è maestro concertatore della serata finale della Notte della Taranta.[30]

Il 31 dicembre 2019 viene annunciata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020 con il singolo Carioca. Il brano nella serata finale si classifica all'11º posto.[31]

Influenze musicali[modifica | modifica wikitesto]

La sua musica nasce dalla fusione della tecnica ragtime dei primi anni del Novecento con la liricità del blues, del soul e del jazz nella sua forma più tradizionale. Le sonorità tipiche del pre-jazz e dello stride piano di Scott Joplin, Jelly Roll Morton, Fats Waller, Art Tatum e Mary Lou Williams, il jazz di Ray Charles ed il blues Roosevelt Sykes vengono attualizzate da Raphael Gualazzi con uno stile personalissimo dove la tradizione convive con le influenze più innovative di artisti eclettici come Jamiroquai e Ben Harper.[senza fonte]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 2008 – Piano Jazz con Georgia on My Mind
  • 2010 – Hotel Costes, Vol. 14 con Reality & Fantasy (Gilles Peterson Remix)
  • 2010 – Nova Tunes 2.2 con Reality & Fantasy (Gilles Peterson Remix)

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

Video musicali[modifica | modifica wikitesto]

Anno Titolo Regista/i
2010 Reality and Fantasy[33] Valentina Be
2011 Follia d'amore[34]
A Three Second Breath[35] Duccio Forzano
Madness of Love[36]
Love Goes Down Slow Marco Missano
2013 Senza ritegno
Sai (ci basta un sogno)
2016 L'estate di John Wayne Jacopo Rondinelli
Lotta Things
2017 Buena fortuna (feat. Malika Ayane)
La fine del mondo[37] Joza
2020 Carioca Lorenzo Silvestri, Andrea Losa
Per noi

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ELENCO GIOVANI 2011 ammessi alla fase GARA 2, su RAI. URL consultato il 27 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2012).
  2. ^ Copia archiviata, su ravellofestival.com. URL consultato l'11 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2010).
  3. ^ Sonorika, su napoli.sonorika.com. URL consultato l'11 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2010).
  4. ^ Intervista a Raphael Gualazzi, su Jazzitalia. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2019).
  5. ^ Gualazzi, su la Repubblica, 22 ottobre 2010. URL consultato l'11 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ Raphael Gualazzi, su Sugar Music. URL consultato l'11 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2010).
  7. ^ Raphael Gualazzi: la cover di "Don't Stop" lo spot Eni, su livemusic.ejarvis.eu. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2011).
  8. ^ Raphael Gualazzi all'HJF, su Newsic. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2016).
  9. ^ Pistoia Blues Festival, su Adnkronos. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2010).
  10. ^ Gualazzi e Neffa al Giffoni Film Festival, su informazione.it. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2016).
  11. ^ iTunes: musica, Raphael Gualazzi conquista le classifiche, su Adnkronos. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  12. ^ (EN) Just Funked, su JustFunked, 16 dicembre 2013. URL consultato l'8 maggio 2020 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2017).
  13. ^ http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=447013[collegamento interrotto]
  14. ^ Il tocco vintage di Raphael Gualazzi, su musica.excite.it, 28 settembre 2010. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2016).
  15. ^ Rai Uno Sanremo Giovani - Gli 8 artisti in gara Archiviato il 27 dicembre 2010 in Internet Archive.
  16. ^ L'intervista a Raphael Gualazzi durante il Festival di Sanremo 2011 Archiviato il 22 febbraio 2011 in Internet Archive.
  17. ^ Gualazzi vince Giovani e Critica Archiviato il 20 febbraio 2011 in Internet Archive. sul sito TGcom
  18. ^ Sito ufficiale Eurovision Song Contest 2011 Archiviato il 21 febbraio 2011 in Internet Archive.
  19. ^ Posizione finale di Gualazzi all'Eurovision Song Contest 2011, su eurovision.tv (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2012).
  20. ^ Gianni Morandi, Roberto Vecchioni e Raphael Gualazzi protagonisti di Due, su paid2write.org. URL consultato il 30 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2011).
  21. ^ Stefano Michero, Sanremo 2013: la classifica finale, la giuria di qualità era per Elio, Malika e Gualazzi, in sanremonews.it, 17 febbraio 2013. URL consultato il 24 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2015).
  22. ^ La nuova sigla di Che Tempo che fa: Rainbows di Raphael Gualazzi (video e testo) - L'Amie d'un Italien (Rainbows).
  23. ^ Arianna Galati, Raphael Gualazzi e Bloody Beetrots a Sanremo 2014 con Liberi o no e Tanto ci sei, in soundsblog.it, 18 dicembre 2013. URL consultato il 18 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2013).
  24. ^ Giorgia Iovane, Sanremo 2014, voti e classifica finale: Renga quarto, Ron ultimo, su tvblog.it, 23 febbraio 2014. URL consultato il 15 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2014).
  25. ^ Andrea Conti, Raphael Gualazzi e "L'estate di John Wayne", su rtl.it, 5 luglio 2016. URL consultato il 3 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2017).
  26. ^ Gualazzi: ecco il nuovo video di "Lotta Things", con Arturo Brachetti, su rockol.it, 14 novembre 2016. URL consultato il 3 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2017).
  27. ^ Raphael Gualazzi: il nuovo singolo è Buena Fortuna con Malika Ayane, su radioitalia.it, 25 febbraio 2017. URL consultato il 3 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2017).
  28. ^ Gualazzi: "Buena Fortuna" sarà la sigla di chiusura di "Rischiatutto", su radioitalia.it, 24 ottobre 2016. URL consultato il 3 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2017).
  29. ^ Gualazzi in radio con La fine del mondo, su ansa.it, 24 maggio 2017. URL consultato il 3 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2017).
  30. ^ Notte della taranta, 200mila in Salento con Gualazzi per cancellare la paura del terrorismo, su la Repubblica, 26 agosto 2017. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2017).
  31. ^ Sanremo 2020, la classifica finale completa, su Il Post, 9 febbraio 2020. URL consultato il 9 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2020).
  32. ^ Raphael Gualazzi: è la cover di 'Don't stop' il primo singolo, su Rockol, 1º giugno 2010. URL consultato il 20 giugno 2011.
  33. ^ Reality and fantasy versione album e Gilles Peterson Remix, su Raphael Gualazzi. URL consultato il 28 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2011).
  34. ^ RAPHAEL GUALAZZI- FOLLIA D'AMORE VINCITORE SANREMO GIOVANI 2011, su Vimeo. URL consultato il 28 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2013).
  35. ^ Musica: Raphael Gualazzi in volata da Sanremo all'Eurosong di Duesseldorf, su Adnkronos, 13 maggio 2011. URL consultato il 28 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  36. ^ Raphael Gualazzi – ESC 2011, su eurovisionitalia.com. URL consultato il 28 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2016).
  37. ^ Filmato audio Raphael Gualazzi - La fine del mondo, su YouTube, 28 maggio 2017. URL consultato il 12 giugno 2017.
  38. ^ Jacopo Iovannitti, Oceania, scelti i doppiatori italiani del nuovo film Disney, su Impero Disney, 24 novembre 2016. URL consultato il 24 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2016).

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