Quorundam exigit

Quorundam exigit
Bolla pontificia
Stemma di Papa Giovanni XXII
Pontefice Papa Giovanni XXII
Data 1317
Traduzione del titolo Alcune persone chiedono
Argomenti trattati *Conferma della povertà di Cristo
  • Scomunica in caso di mancata obbedienza dei frati francescani
Bolla successiva Sancta Romana

Quorundam exigit (in italiano Alcune persone chiedono) è una bolla pontificia emanata da papa Giovanni XXII il 7 ottobre 1317 con la quale stabiliva, nell'ambito della disputa sulla povertà apostolica, pesanti scomuniche contro i frati che disobbedivano alle regole stabilite. Fu confermata la povertà di Cristo (proseguendo il discorso iniziato con la bolla Exiit qui seminat di papa Niccolò III del 1279), furono prese misure contro la proprietà introdotte da Innocenzo IV e Clemente V, la delega ai superiori francescani su particolari temi quali la lunghezza dell'abito o sulle scorte di cibo.[1]

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

La concezione della povertà diventa con lui non solo imitazione della vita di Cristo ma viene interpretata, specialmente dopo la sua morte, anche come denuncia della condotta morale della Chiesa e del suo potere temporale. Solo quattro anni dopo la sua morte infatti il papa Gregorio IX, con la bolla Quo elongati, si preoccupava di rendere noto che il testamento del santo d'Assisi non avesse un valore vincolante per i suoi successori. La divisione tra Spirituali, che seguivano il precetto dell'assoluta povertà, e il resto della communitas dell'Ordine, più disposta a compromessi riguardo alla proprietà e all'uso dei beni materiali, può essere vista come un segno di una crisi sociale già evidente nel XIV secolo: le differenze tra ricchi e poveri si erano accentuate e ormai la ricchezza aveva perso quasi del tutto il carattere provvidenziale di aiuto e sostegno della povertà com'era al tempo di sant'Ambrogio.[senza fonte]

La bolla Quorundam exigit confermava ed inaspriva tale percorso di repressione dei frati ribelli, sospingendo gli Spirituali sempre più nell'area dell'eresia[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-xxii_%28Enciclopedia-dei-Papi%29/
  2. ^ Si veda per esempio A Prosopography of the Beguins and Spiritual Friars of Languedoc, a cura di Louisa A. Burnham, dalla rivista online Oliviana: si tratta di una lista di nomi e dati biografici di circa trecento tra Spirituali e Beghini condannati dall'Inquisizione in Linguadoca nel periodo 1314-1330.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Escobar, Ordini e congregazioni religiose, Torino, SEI, 1951-1953.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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