Processo e morte di Socrate

Processo e morte di Socrate
Paese di produzioneItalia
Anno1939
Durata95 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico, storico
RegiaCorrado D'Errico
SoggettoPlatone
SceneggiaturaCorrado D'Errico
Casa di produzioneScalera Film
Distribuzione in italianoScalera Film
FotografiaUbaldo Arata
MontaggioEraldo Judiconi
MusicheGiuseppe Mulè
ScenografiaAlfredo Manzi
Interpreti e personaggi

Processo e morte di Socrate è un film del 1939 diretto da Corrado D'Errico.

Il regista ha curato anche l'adattamento dei dialoghi platonici: Apologia, Critone e Fedone.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Degna di rilevanza la presenza di Ermete Zacconi, uno dei più grandi attori della tradizione teatrale ottocentesca italiana, che aveva rappresentato i Dialoghi platonici appena un anno prima sul palcoscenico del Teatro comunale di Bologna e su quello del Delle Arti di Roma (rispettivamente marzo e aprile 1938), nonché oltreoceano durante la successiva tournée sudamericana dell'attore.

Il film influenzò le successive riprese dello stesso testo effettuate dalla televisione e più volte in teatro.[1][2]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 27 dicembre del 1939.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante il fatto che furono utilizzati molti dei più celebri attori del momento, il giudizio riportato dal Morandini è severo: l'opera è considerata impacciata, scolastica, tecnicamente povera.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Proietti
  2. ^ (IT) Daniele Calzetta, Socrate al cinema, collana Caffè dei filosofi, Milano, Mimesis, 2023, pp. 1-176, ISBN 978-88-575-9349-4.
    «Il presente lavoro, intrecciando l’analisi cinematografica a quella storico-filosofica, si propone non soltanto di analizzare i quattro film che lo vedono protagonista, Processo e morte di Socrate (1940), Barefoot in Athens (1966), Socrate (1970) e Il banchetto di Platone (1989) ma soprattutto, di mostrare che il famoso pensatore, in virtù della propria sfuggente essenza, diviene una cartina tornasole per comprendere le ideologie e i mutamenti storici alla base della nostra contemporaneità.»
  3. ^ Da Il Morandini, Zanichelli editore

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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