Ponte John Fitzgerald Kennedy

Ponte John Fitzgerald Kennedy
Ponte Nuovo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàLecco - Malgrate
AttraversaAdda
Coordinate45°50′56.06″N 9°23′15.18″E / 45.848906°N 9.387551°E45.848906; 9.387551
Dati tecnici
TipoPonte ad arco
Materialecalcestruzzo
Realizzazione
ProgettistaArturo Danusso
Ing. strutturaleArturo Danusso
Costruzione1942-1955 (sospeso per eventi bellici fra il 1943 e il 1950)
Mappa di localizzazione
Map

Il Ponte John Fitzgerald Kennedy, conosciuto anche come Ponte Nuovo, è un'opera stradale che collega i comuni di Lecco e Malgrate in Lombardia.
L'infrastruttura segna il confine meridionale del ramo orientale del Lago di Como ed è situato in coincidenza del punto in cui l'Adda, unico emissario del lago, riprende il suo corso fino al fiume Po.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ponte John Fitzgerald Kennedy

Nella prima meta del XX secolo, benché la circolazione non fosse lontanamente confrontabile con l'odierna, tutto il traffico automobilistico oltre alla linea tranviaria transitava esclusivamente sul vicino Ponte Azzone Visconti che risultò ben presto una congestionata arteria sia in entrata che in uscita dalla città.

La progettazione di questo ponte iniziò con i primi rilievi avviati fra il 1939-1940 su richiesta del podestà mentre l'avvio dei lavori di costruzione si ebbero nel 1942, su disegno dell'ingegnere Arturo Danusso, interrotti l'anno successivo per l'evoluzione dei conflitti bellici della Seconda guerra mondiale.
Nel 1950, su sollecitazione del comune tramite l'onorevole Celestino Ferrario che contattò il ministro dei trasporti dell'epoca, i lavori interrotti alle due spalle del ponte ripresero sollecitamente per poi essere inaugurato il 23 ottobre 1955 alla presenza delle autorità cittadine e del comasco Virginio Bertinelli.[1]

La nuova infrastruttura si è distinta fin da subito per eleganza ed essenzialità della forma impostata dalla dinamicità di sole tre grandi arcate che coprono l'intero braccio del fiume. Fu intitolato al presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy successivamente al suo assassinio nel 1963.
Nonostante sia comunemente chiamato ponte Nuovo tale viadotto non è il più recente in città poiché nel 1985 venne inaugurato il ponte Alessandro Manzoni nei pressi del Lago di Garlate, un'opera connessa alla costruenda variazione di percorso della superstrada che collegherà solo nel 1999 Milano con la Valtellina attraverso il traforo del Monte Barro e il tunnel che sottopassa Lecco evitando così il ponte che, situato sul vecchio tracciato, ne subiva il crescente congestionamento.

Nel corso del 2016 è stata modificata la viabilità in quanto, a seguito della soppressione della corsia in entrata verso Lecco del ponte Azzone Visconti, il traffico è stato mutato in due corsie di ingresso in città ed una in uscita grazie alla larghezza delle carreggiate esistenti che possono consentire tale intervento.[2][3]

Nell'estate 2020 è stata effettuata la sostituzione completa dei vecchi parapetti con dei nuovi manufatti in acciaio inox oltre all'installazione di un nuovo sistema di illuminazione della struttura che valorizza gli elementi architettonici sotto il piano stradale. A questi interventi si è provveduto ad eseguire un'indagine diagnostica volta alla valutazione statica e antisismica del ponte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia del ponte, su leccoonline.com. URL consultato il 6 aprile 2016.
  2. ^ Terza corsia, su resegoneonline.it. URL consultato il 6 aprile 2016.
  3. ^ Terza corsia da luglio 2016, su lecconotizie.com. URL consultato il 27 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cattaneo Editore, Angelo Borghi, Mauro Lanfranchi, Lecco terzo millennio, 2002, ISBN 978-88-86509-43-5.
  • CAI Editore, Annibale Rota, Intorno al lago di Lecco, 2010, ISBN 978-88-7982-034-9.
  • Dominioni Editore, Gianfranco Scotti, Lecco, el cantun di ball e... 100 cose da ricordare, 2013, ISBN 978-88-87867-30-5.
  • Cinquesensi Editore, G. Luigi Daccò, Una storia di Lecco. Dall'età del bronzo al mondo globale, 2014, ISBN 978-88-97202-33-2.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]