Pirro I Visconti Borromeo

Pirro I Visconti Borromeo
TrattamentoSua eccellenza
Altri titoliPatrizio milanese
Don
NascitaMilano, 1560
MorteMilano, 9 gennaio 1604
DinastiaVisconti Borromeo
PadreFabio I Visconti Borromeo
MadreCostanza Trivulzio
ConsorteCamilla Marino
Religionecattolicesimo

Pirro I Visconti Borromeo (Milano, 1560Milano, 9 gennaio 1604) è stato un nobile, mecenate e militare italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il ninfeo di Villa Litta a Lainate, edificato nel 1585 per volere di Pirro Visconti Borromeo

Pirro I Visconti Borromeo, figlio del conte Fabio Visconti Borromeo e di sua moglie, la contessa Costanza Trivulzio, nacque a Milano nel 1560. Entrambi i suoi genitori appartenevano a famiglie dell'alta nobiltà milanese e per parte di padre era imparentato coi Visconti signori di Milano.

Cresciuto ed educato a Milano con la sorella Anna Maria, con la fortuna accumulata dalla sua famiglia divenne un importante mecenate delle arti.

Pirro fu un membro della cosiddetta Accademia dei Facchini della Val di Blenio, patrocinando diversi artisti operanti al suo interno, quali Martino Bassi e Bernardino Campi. Pirro fu inoltre protettore del letterato Gherardo Borgogni.

Nel 1585 pensò di realizzare il proprio sogno artistico in un terreno ad uso agricolo che faceva parte di una vasta tenuta a Lainate, nel contado milanese, erigendo qui una maestosa villa con annesso ninfeo e giochi d'acqua. Per quest'opera chiamò ad operare presso di sé alcuni artisti del periodo tra cui l'architetto Martino Bassi ed i pittori Camillo Procaccini e Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone.

Nel 1597 divenne decurione a Milano ed iniziò parallelamente a svolgere, da collezionista, l'attività di mediatore d'arte per la famiglia Gonzaga. Nel 1590 acquistò villa Pliniana del Torno sul Lago di Como.

Morì a Milano il 9 gennaio del 1604, a 44 anni di età.

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Sposò in prime nozze Ippolita Porro, figlia di Alessandro e Giulia Marliani, morta nel 1584, dalla quale ebbe una figlia:

  • Costanza (1581-1611), monaca

Nello stesso anno della morte della moglie, si risposò con la nobildonna Camilla Marino, figlia di Giovanni Battista e Luisa Doria, dalla quale ebbe i seguenti figli:

  • Vitaliano (m. 1617)
  • Fabio (1594-1623), decurione a Milano e giudice delle strade, sposò Bianca Spinola. Dal matrimonio nacquero:
  • Margherita, sposò Gian Pietro Serbelloni, conte di Castiglione (nipote di Gabrio Serbelloni)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni Maria Visconti Filippo Maria Visconti di Albizzate  
 
Maria Del Carretto  
Gaspare Visconti Borromeo  
Giustina Borromeo Filippo Borromeo  
 
Francesca Visconti  
Fabio Visconti Borromeo  
Gerolamo Reverti Ambrogio Reverti  
 
Lucia Marliani  
Lucrezia Reverti  
Antonia Visconti Gaspare Visconti  
 
Orsina Lampugnani  
Pirro I Visconti Borromeo  
Giorgio Trivulzio Gianfermo Trivulzio  
 
Margherita Valperga  
Gianfermo Trivulzio, I conte di Melzo  
Caterina Trivulzio Agostino Trivulzio  
 
Susanna Borri  
Costanza Trivulzio  
Marcantonio Landi, II conte di Borgotaro Federico Landi, I conte di Borgotaro  
 
Caterina Pallavicini  
Caterina Landi  
Costanza Fregoso Agostino Fregoso  
 
Gentile di Montefeltro  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Morandotti, Pirro I Visconti Borromeo di Brebbia, mecenate nella Milano del tardo Cinquecento, pp. 116-162, in Archivio Storico Lombardo, a. CVII, 1981, ser. X, VI
  • Alessandro Morandotti, Milano profana nell'età dei Borromeo, Milano, Electa Mondadori, 2005
  • Dante Isella (a cura di), Rabisch. Giovan Paolo Lomazzo e i Facchini della Val di Blenio, Torino, Einaudi, 1993
  • Paolo Morigia, Historia dell'antichità di Milano: divisa in quattro libri
  • Paola Venturelli, Le Gratie d’Amore. Tracce e personaggi per un discorso sul sistema della moda milanese, in Cesare Negri Milanese. Danza e Potere nel tardo Rinascimento, Seminario Internazionale di Studi, Biblioteca Trivulziana, Milano 21- 23 settembre 2018, in Cesare Negri, Un maestro di Danza e la cultura del suo tempo, a cura di A. Pontremoli, C. Gelmetti, Venezia 2020, pp. 211-222.

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