Passo rigido

Il termine passo rigido definisce nel gergo tecnico ferroviario la distanza tra il primo e l'ultimo degli assi, di un rotabile ferroviario di qualsiasi genere, montati su uno stesso carro o carrello, che non hanno possibilità di traslare assialmente in alcun modo.

Il passo rigido pertanto è tendenzialmente nocivo ai fini dell'inscrivibilità nelle curve e nella tecnica costruttiva attuale tende ad essere ridotto o eliminato. Era presente nelle costruzioni ferroviarie più antiche soprattutto nel gruppo di sale motrici e accoppiate delle locomotive a vapore e quando raggiungeva valori lineari elevati si ricorreva all'asportazione del bordino delle ruote centrali per migliorare l'inscrivibilità in curva del rotabile.

L'uso di carri articolati e di carrelli nella costruzione delle locomotive ha ridotto in seguito il passo rigido a valori medi di circa 3 m.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ministero dei Trasporti. Ferrovie dello Stato. Servizio materiale e trazione, La locomotiva a vapore, 1962, Officine grafiche Vallecchi, Firenze, p. 138

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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