Paronimia

La paronimia (dal greco pará, «vicino», e ónyma, variante di ónoma, «nome») è lo scambio di parole somiglianti nella forma, ma diverse nel significato. Quando è involontaria è detta malapropismo, termine che deriva dal nome di Mrs. Malaprop, personaggio caratterizzato da un linguaggio sgrammaticato, che appare nella commedia del 1775 I rivali (The Rivals), del drammaturgo irlandese Richard Brinsley Sheridan. Mrs. Malaprop, a sua volta, deve il nome all'espressione di lingua francese mal à propos, 'a sproposito'.[1][2]

Più in generale si parla di acirologia (dal greco akyrología, da ákyros, 'illegale', e lógos, 'discorso') in riferimento all'uso scorretto o improprio delle parole, da cui discendono malapropismi e cacologie.

Paronimia volontaria e involontaria[modifica | modifica wikitesto]

La paronimia "voluta" è da considerarsi un espediente retorico, sfruttato in vari ambiti[3], tra cui, ad esempio, il linguaggio della pubblicità e quello della comunicazione politica: come tale, è uno degli oggetti disciplinari della semantica[4].

Il suo studio però rimonta alle "teorie, sviluppatesi in particolare tra i modisti sul finire del secolo XIII, che inseriscono la relazione di paronimia nell’ambito della relazione tra intenzioni prime e seconde, atti dell’intelletto e riferimento degli oggetti conosciuti"[5]. Più in generale, "l'omonimia e la paronimia sono spinta creativa" del linguaggio, sorta dalla corruzione della lingua latina nel Medioevo e ripetutasi in procedimenti paronomastici anche in epoca moderna[6].

Sempre più spesso i mass-media mettono i locutori a contatto con linguaggi specialistici e registri più o meno ricercati. Il fenomeno del malapropismo diventa quindi sempre più diffuso: in quanto solecismo, è indice di competenze linguistiche limitate o quanto meno di scarso controllo dei registri linguistici "alti". Provenendo da chi non ha molta confidenza con essi, è quindi sociolinguisticamente stigmatizzata.

Esempi di malapropismo[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni esempi di malapropismi in italiano:

  • ha usato un termine derogatorio (per denigratorio)[7]
  • istigare una certa curiosità (per instillare una certa curiosità)
  • trust blindato (per blind trust)[8]
  • spiccicare-spiaccicare[9]
  • rilevare-rivelare
  • (dis)infettare-(dis)infestare
  • implementare-incrementare.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bice Mortara Garavelli, Il parlare figurato. Manualetto di figure retoriche, Laterza, p. 42.
  2. ^ Rita Fresu, Malapropismo, quel vocabolo deforme, Treccani Magazine.
  3. ^ L'uso della paronimia è diffuso nei testi comici: un esempio si ha in Gomito, un personaggio dell'opera shakespeariana Misura per misura.
  4. ^ Katherine H. Tachau, Vision and Certitude in the Age of Ockham: Optics, Epistemology and the Foundation of Semantics 1250-1345, 9004085521, 9789004085527, Brill, 1988.
  5. ^ Riccardo Fedriga, Mente divina e contingenza in Pietro Aureolo, Rivista di storia della filosofia : LXVIII, 1, 2013 , p. 156, n. 9 (Milano: Franco Angeli, 2013).
  6. ^ Monica Longobardi, NOMEN OMEN. Guiraut Riquier e Alfonso X di Castiglia, Medioevo romanzo. MAG. AGO., 2002, p. 230-231.
  7. ^ Malapropismo ingenerato dal falso amico inglese derogatory, che comunemente significa "denigratorio", "spregiativo". Esso, a sua volta, potrebbe derivare da una paronimia tratta dal latino tardo-imperiale ("derogatio maledictionis sacerdotio provocetur" è frase contenuta al c. XXV dei Conciliorum Oecumenicorum Decreta del Concilio di Calcedonia, ripubblicati a cura di G. Alberigo ed altri, Bologna, 1991, p. 99).
  8. ^ L'uso iniziò come cattiva traduzione dell'istituto anglosassone di garanzia contro il conflitto di interessi ("Il blind trust, definito come il “trust blindato” da Bossi, in una delle sue migliori esibizioni di umorismo involontario, alle quali ci avrebbe poi in seguito abituato": A volte ritornano, daniele muritano e sabino patruno, 6 gennaio 2009), sia pure condiviso dalla circolazione della comunicazione politica relativa (Nel vuoto di valori affonda la Lega, La Nuova Sardegna 13 aprile 2012 Archiviato il 16 novembre 2017 in Internet Archive.). In seguito, però, si è piegato fino ad individuare, spregiativamente, gli asili finanziari ("trust blindato in Svizzera o Lussemburgo": H. Piattelli, SE QUESTO È UNO STATO..., 18 novembre 2009 Archiviato il 4 aprile 2022 in Internet Archive.) o i paradisi fiscali (Stefano Feltri, “Cgil a Roma, cosa cambia dopo la grande piazza?”, Il Fatto Quotidiano, 25 ottobre 2014).
  9. ^ Nereo Zeper, IL RIBON HA ORIGINE LATINA NON SLOVENA, Il Piccolo, 8 agosto 2017 (RUBRICA MORSI DI LINGUA: Una paronimia o malapropismo può capitare a tutti (...), compreso al sottoscritto che, la volta scorsa, invece di scrivere "spiccicar parola" ha scritto "spiaccicar parola").

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