Pansessualità

Bandiera pansessuale.

Per pansessualità (dall'aggettivo greco πας, πάσα, παν, "tutto") si indica l'attrazione emozionale, romantica e/o sessuale verso un individuo senza dare importanza al suo sesso e al suo genere.[1][2][3][4] Essendo quindi un’attrazione indipendente da questi due fattori, le persone pansessuali possono essere attratte da persone di tutti i generi, dunque di genere maschile, di genere femminile e di genere non-binario, senza alcuna distinzione e preferenza.[5]

La pansessualità può essere considerata un orientamento sessuale a sé stante o un ramo della bisessualità.[6][7][8] La misura in cui il termine bisessuale sia inclusivo rispetto al termine pansessuale è dibattuto all'interno della comunità LGBT, in particolare dalla comunità bisessuale.[9]

Bandiere bisessuali e pansessuali a una parata del Pride

Teoria della pansessualità[modifica | modifica wikitesto]

In Italia, la teoria della pansessualità è stata sviluppata nel 1977 da Mario Mieli nel suo Elementi di critica omosessuale,[10] secondo cui l'essere umano è sostanzialmente un essere "completo" (polimorfo), che nasce con tutte le "opzioni" aperte, le quali vengono poi represse selettivamente (soggette a educastrazione, secondo la definizione dello stesso Mieli), in base all'ambiente in cui vive. Mieli parte dalla rielaborazione delle teorie infantili di Freud.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Sigmund Freud fu il primo a usare la parola "pansessualismo", a indicare la teoria secondo la quale tutto il comportamento umano era originato e motivato dalla sessualità.[3][11]

Il termine ha mantenuto un significato psicoanalitico fino ai primi anni '90, quando la parola ha iniziato a venire associata a un orientamento sessuale, andando col tempo a diffondersi sempre di più.[11][12]

L'avvento del web ha contribuito alla diffusione della parola nel mondo, tanto che il lemma "pansessualità" nel 2018 è stato incluso tra le parole più cercate nel dizionario Merriam-Webster.[11][12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marjorie J. Hill e Billy E. Jones, Mental health issues in lesbian, gay, bisexual, and transgender communities, Washington, D.C., American Psychiatric Association, 2002, p. 95, ISBN 978-1-58562-069-2. URL consultato il 28 febbraio 2011.
  2. ^ Sex and Society, vol. 2, Singapore, Marshall Cavendish, 2010, p. 593, ISBN 978-0-7614-7907-9. URL consultato il 28 luglio 2013.
  3. ^ a b Pansessualità, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ L'orientamento pansessuale, su psicologi-italiani.it, Psicologi Italiani. URL consultato il 28 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2021).
  5. ^ Pansessuale e bisessuale: che differenza c’è?, su dilei.it.
  6. ^ Sex and Society, vol. 2, Singapore, Marshall Cavendish, 2010, p. 593, ISBN 978-0-7614-7907-9.
  7. ^ Beth A. Firestein, Becoming Visible: Counseling Bisexuals Across the Lifespan, New York City, Columbia University Press, 2007, p. 9, ISBN 978-0-231-13724-9.
  8. ^ Sherwood Thompson, Encyclopedia of Diversity and Social Justice, Rowman & Littlefield, 2014, p. 98, ISBN 978-1442216068.
    «There are many other identity labels that could fall under the wider umbrella of bisexuality, such as pansexual, omnisexual, biromantic, or fluid (Eisner, 2013).»
  9. ^ Shiri Eisner, Bi: Notes for a Bisexual Revolution, New York City, Seal Press, 2013, pp. 27–31, ISBN 978-1580054751.
  10. ^ Mieli M., Elementi di critica omosessuale Einaudi, Milano, 1977, ISBN 978-88-07-10339-1
  11. ^ a b c InQueery: The Past and Popular Usage of the Term "Pansexual", su them.us.
  12. ^ a b Hayfield, pp. 7-8.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nikki Hayfield, Bisexual and Pansexual Identities: Exploring and Challenging Invisibility and Invalidation, ISBN 9780429464362.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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