Palazzo Ferrante

Palazzo Ferrante
Veduta del palazzo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCivita d'Antino
Coordinate41°53′12″N 13°28′21″E / 41.886667°N 13.4725°E41.886667; 13.4725
Informazioni generali
Condizioniin attesa di restauro
CostruzioneXVII-XVIII secolo

Palazzo Ferrante è un edificio di rilevanza storica e artistica situato a Civita d'Antino (AQ) in Abruzzo. Tra l'Ottocento e il Novecento ha ospitato i viaggiatori del Grand Tour e i pittori scandinavi della scuola estiva fondata da Kristian Zahrtmann. Gravemente danneggiato dal terremoto della Marsica del 1915 è stato parzialmente restaurato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Henry Lørup, Palazzo Ferrante i Cività d'Antino (1890)

Alla fine del XVI secolo l'aristocratico Domenico Ferrante di Valmontone decise di stabilirsi insieme alla sua famiglia a Rendinara e poco dopo a Civita d'Antino, nel Regno di Napoli, in seguito a contrasti con l'amministrazione dello Stato Pontificio. Negli ultimi anni del Seicento ebbe inizio, vicino all'area dove in epoca romana sorgeva il foro dell'antica città di Antinum, la costruzione della residenza nobiliare che terminò nella seconda metà del Settecento, dopo gli interventi di ampliamento che consentirono di arricchire il progetto originario con la biblioteca di libri antichi e il giardino romantico. La cappella di famiglia, la chiesa a navata unica dedicata alla Santissima Concezione, fu realizzata nei primi anni del XVIII secolo accanto all'edificio.

Tra il XIX e il XX secolo il palazzo è stato un punto di riferimento culturale e artistico del territorio, tanto da ospitare alcuni viaggiatori del Grand Tour come Keppel Richard Craven, Edward Lear e Richard Colt Hoare oltre al sovrano del Regno delle Due Sicilie Ferdinando II, che nel 1832 concesse il privilegio della catena di ferro all'ingresso, e ai pittori scandinavi della scuola estiva fondata da Kristian Zahrtmann[1][2]. Gravemente danneggiato dal terremoto della Marsica del 1915 fu parzialmente recuperato dopo la seconda guerra mondiale[3].

Ai benefattori del palazzo e di Civita d'Antino, Domenico Ferrante (1752-1820) e Francesco Ferrante (1755-1815), è stato dedicato il museo archeologico Antinum, inaugurato nel 2015[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

In stile barocco abruzzese il corpo principale del palazzo conserva le tracce delle decorazioni originali. In passato erano presenti la biblioteca di testi antichi e alcuni quadri che suscitarono l'ammirazione di Kristian Zahrtmann, domiciliato nel palazzo Cerroni e spesso ospite della famiglia Ferrante. Il 5 agosto 2004 la Soprintendenza dei beni e delle attività culturali per l'Abruzzo ha posto il vincolo storico-architettonico a causa anche dello stato di abbandono dell'edificio, bisognoso di un importante piano di ristrutturazione[4].

Nel 2023 le cantine del palazzo sono state adeguate a spazio progettuale ed espositivo per artisti scandinavi e italiani[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bini, 2009, pp. 46-48.
  2. ^ a b Antonio Bini, Civita d'Antino, il Gran Tour e il cenacolo scandinavo, su Elio Torlontano (a cura di), touringclub.it, Touring Club Italiano, 4 ottobre 2015. URL consultato il 17 agosto 2021.
  3. ^ Palazzo Ferrante di Civita d'Antino, su webmarsica.it, Web Marsica. URL consultato il 17 agosto 2021.
  4. ^ Il palazzo, su associazionepalazzoferrante.it. URL consultato il 17 agosto 2021.
  5. ^ Tamara Marinetti, Tradizione ed eclettismo artistico si fondono nella mostra d'arte a Civita d’Antino, su marsicalive.it, Marsica Live, 21 giugno 2023. URL consultato il 22 giugno 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Bini, L'italian dream di Kristian Zahrtmann. La scuola dei pittori scandinavi a Civita D'Antino, Ortona, Menabò, 2009, SBN IT\ICCU\UDA\0175581.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Ferrante, su associazionepalazzoferrante.it, Associazione Palazzo Ferrante. URL consultato il 17 agosto 2021.