Ouverture 1812

Ouverture 1812
CompositorePëtr Il'ič Čajkovskij
TonalitàMi bemolle maggiore
Tipo di composizioneOuverture / Poema Sinfonico
Numero d'operaOp. 49
Epoca di composizione1880
Prima esecuzioneMosca 20 agosto 1882
Durata media15 minuti
OrganicoOrchestra: ottavino, 2 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti in si♭, 2 fagotti; 4 corni in fa, 2 cornette in si♭, 2 trombe in mi♭, 3 tromboni, tuba; 3 timpani (sol, si♭, mi♭), triangolo, tamburello, tamburo, piatti, grancassa, campane, cannone; archi; banda militare (ad lib.)
Ascolto
Versione eseguita dall'United States Army Band nel 2005 (info file)
L'Ouverture 1812 completa di colpi di cannone messa in scena al Classical Spectacular 2005

L'Ouverture 1812 è una composizione per orchestra di Pëtr Il'ič Čajkovskij che commemora l'invasione francese della Russia, e la conseguente devastante ritirata dell'armata di Napoleone. Fu un evento che segnò il 1812 come svolta delle guerre napoleoniche. L'opera è conosciuta per la sequenza di colpi di cannone, realizzati solo in alcune occasioni specialmente durante festival all'aperto, mediante l'uso di cannoni veri. Nonostante la composizione non abbia collegamenti storici con la guerra del 1812 tra Stati Uniti d'America e Gran Bretagna, è spesso suonata negli USA assieme ad altre musiche patriottiche.

L'Ouverture 1812 è stata eseguita per la prima volta alla cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca il 20 agosto 1882.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

L'ouverture è parte della musica a programma. Si apre con un canto di chiesa russo, che rimanda alla dichiarazione di guerra annunciata in Russia e al popolo che si rifugia in preghiera, e prosegue con un canto solenne per il successo della guerra stessa. Questo annuncio e la reazione pubblica sono anche ritratti nel romanzo Guerra e pace di Lev Tolstoj.

Il brano prosegue con un tema che rappresenta la marcia delle armate, suonato al corno. L'inno nazionale francese La Marsigliese riflette le vittorie francesi in guerra e la cattura di Mosca nel settembre 1812. La danza folkloristica russa commemora la vittoria su Napoleone.

Il ritiro da Mosca è sottolineato da un diminuendo, mentre i colpi di cannone segnano l'avanzata militare verso i confini francesi. Concluso il conflitto, si ritorna al canto, suonato ora dall'intera orchestra ed accompagnato da rintocchi di campane in onore della vittoria e della liberazione della Russia. Come sottofondo del tema dei cannoni e della marcia si può sentire l'inno imperiale russo Dio salvi lo zar, opposto a quello francese sentito in precedenza.[1]

Al tempo della Russia sovietica, l'opera doveva esser modificata per le rappresentazioni: l'inno russo veniva sostituito dal coro Gloria dall'opera di Mikhail Glinka Una vita per lo Zar.

(RU)

«Spasi Gospodi, lyudi tvoya
i blagosvoi dostoyanie tvoye.
Pobedi pravoslavnim khristianom
na soprotivniya daruya;
i tvoei sokhranyaya
krestom tvoim zhitel'stvo.
Bozhe tsaria khrani, silny derzhavny,
tsarstvui na slavu, tsarstvui na slavu nam!»

(IT)

«O Signore, salva il tuo popolo,
e benedici i tuoi eredi.
Garantisci la vittoria ai cristiani ortodossi
sui loro avversari;
e in virtù della tua Croce,
preserva la tua Casa.
Dio, proteggi lo Zar, forte sovrano!
Regni per la Gloria, per la nostra Gloria!»

Le cannonate, previste dal compositore, sono solitamente rese mediante una grancassa sinfonica. I colpi di una vera arma da fuoco sono usati in rari casi e appaiono per la prima volta in registrazioni degli anni cinquanta eseguite dall'Orchestra Sinfonica di Minneapolis diretta da Antal Doráti. Simili registrazioni sono state effettuate da altri gruppi, spesso usando nuove tecnologie audio. I colpi di cannone sono usati annualmente il 4 luglio, nell'esecuzione dell'Ouverture 1812 da parte della Boston Pops Orchestra in occasione del loro concerto annuale sulle sponde del fiume Charles e presso l'Accademia delle forze di difesa australiane a Canberra.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La composizione riflette gli inni francese e russo del 1882 (quando fu composta), non del 1812. Dal 1799 al 1815, la Francia non aveva in effetti nessun inno nazionale e La Marsigliese non fu ripristinata che nel 1870. Dio salvi lo zar fu adottato dalla Russia solamente nel 1833. Si tratta probabilmente di un caso di licenza artistica, con cui l'autore usa temi conosciuti dal pubblico.

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