Organo della basilica di San Bernardino

L'organo di controfacciata della basilica di San Bernardino.

L'organo maggiore della basilica di San Bernardino è un pregevole organo a canne della prima metà del XVIII secolo, posto nella basilica di San Bernardino all'Aquila.[1]
Nella chiesa vi è un secondo organo, situato nell'abside e costruito nel 1939 dalla ditta Mascioni (opus 525),[2] all'interno della cassa settecentesca, che ospitava un precedente organo costruito dai fratelli Domenico Antonio e Raffaele Fedeli nel 1762.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La realizzazione dell'organo venne decisa nell'ambito della ricostruzione della basilica di San Bernardino dopo il terremoto del 1703.[1] Lo strumento fu realizzato da Feliciano Fedeli, dell'omonima famiglia di organari marchigiani, che lo portò a compimento nell'ottobre 1726.[4][5] Dello stesso periodo è la cassa di risonanza che lo contiene, in legno intagliato e decorato, opera di Ferdinando Mosca e che si collega al fastoso soffitto in legno dello stesso artista.[6]

L'organo subì un restauro tra il 1914 e il 1915[1] ma nei decenni successivi rimase inutilizzato. Nel 1986 il cartiglio dell'autore venne rinvenuto nella bocca di una canna di legno del Principale;[7][8] dopo un'accurata ricostruzione filologica del materiale mancante, nel 1992 è stato quindi restaurato e rimesso in funzione dagli organari Glauco Ghilardi e Riccardo Lorenzini.[8]

Lo strumento non ha subito danni dal terremoto del 2009 che ha risparmiato la facciata della basilica.[8] È stato comunque sottoposto a restauro e reso nuovamente utilizzabile a partire dal 2015.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'organo è collocato sulla parete di controfacciata della basilica di San Bernardino, collocato in una cantoria di muratura con fronte curvilineo in stile barocco. Questa è a sua volta chiusa all'interno di una cassa di risonanza, in legno intagliato, decorata da numerosi fregi;[5] si presenta suddivisa verticalmente in tre campi, separati tra loro da lesene tortili sormontate da capitelli corinzi con decorazioni floreali.[5]

Il prospetto dell'organo presenta 31 canne di stagno ripartite nella seguente maniera: 17 nel campo centrale, formanti una cuspide con ali ascendenti, e 7 nei campi laterali, formanti una cuspide semplice.[5] Le trombe sono posizionate alla base en chamade, cioè sono poste orizzontalmente, caratteristica tipica degli organi francesi e spagnoli e dal secolo scorso... anche italiani. La consolle (a finestra) è sotto il prospetto e dispone di una tastiera di 53 tasti e pedaliera di 11 pedali.[5]

Di seguito, la disposizione fonica dello strumento:[1]

Colonna di sinistra
Tromboni acuti Bassi
Tromba duttile (al Pedale)
Flauto traverso
Fagotto 8' Bassi
Violini 8' Soprani
Contrabbassi principale (al Pedale)
Colonna centrale
Contrabbasso I 16'[9]
Contrabbasso II 16'[9]
Principale I 8'
Principale II 8'
Ottava I 4'
Ottava II 4'
Duodecima 2.2/3'
Decimaquinta 2'
Decimanona 1.1/3'
Vigesimaseconda 1'
Vigesimasesta 2/3'
Vigesimanona 1/2'
Tromba di battaglia 8' Bassi
Colonna di destra
Ottavino 2'
Flauto in quinta 2.2/3'
Cornetta 1.3/5'

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Luciano Bologna, pp. 96-98
  2. ^ Elenco nuovi, su mascioni-organs.com. URL consultato il 25 ottobre 2018.
  3. ^ Lorenzo Di Virgilio, La basilica di S. Bernardino a L'Aquila: storia ed arte, L'Aquila, Arte della stampa, 1950, pp. 183-185
  4. ^ Arnaldo Morelli, Un nome e una data per l’organo di S. Bernardino a L’Aquila, «Il flauto dolce», n. 16 (1987), pp. 41-43.
  5. ^ a b c d e Regione Abruzzo, Organo della basilica di San Bernardino, su regione.abruzzo.it. URL consultato il 1º ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2017).
  6. ^ Touring Club Italiano, p. 96
  7. ^ A. Morelli, Un nome e una data per l’organo di S. Bernardino a L’Aquila, cit., pp. 41-42.
  8. ^ a b c Luciano Bologna, Ciò che resta degli organi storici aquilani (PDF), in Music@, marzo-aprile 2012, pp. 16-18.
  9. ^ a b In realtà Principale 16'.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lorenzo Di Virgilio, La basilica di S. Bernardino a L'Aquila: storia ed arte, L'Aquila, Arte della stampa, 1950.
  • Arnaldo Morelli, Un nome e una data per l’organo di S. Bernardino a L’Aquila, «Il flauto dolce», n. 16 (1987), pp. 41-43.
  • Luciano Bologna, Gli organi storici della città dell'Aquila: arte organaria dal 15º al 20º secolo, L'Aquila, Colacchi, 1992.
  • Touring Club Italiano, L'Italia - Abruzzo e Molise, Milano, Touring Editore, 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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