Oreste Lionello

Oreste Lionello nel 1980

Oreste Lionello (Rodi, 18 aprile 1927Roma, 19 febbraio 2009) è stato un attore, cabarettista, doppiatore, direttore del doppiaggio, dialoghista, comico e conduttore televisivo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un militare di stanza a Rodi, allora possedimento italiano, è cresciuto a Reggio Calabria. Ha mosso i primi passi sul palcoscenico all'età di 10 anni, quando, vestito da valletto, chiudeva il sipario del Teatro Francesco Cilea a Reggio Calabria. Per gli studi universitari in Giurisprudenza si spostò all'Università degli Studi di Palermo. Si iscrive all'Accademia nazionale di arte drammatica di Roma nell'anno scolastico 1946-1947, ma non risulta che abbia proseguito gli studi negli anni successivi.[1] Nel 1953 ottenne la laurea, ed il medesimo anno entrò a far parte della Compagnia del Teatro Comico Musicale di Radio Roma della Rai. L'anno seguente approdò in televisione.

Nel 1956 fu protagonista nella miniserie TV per ragazzi Il marziano Filippo sul Programma Nazionale; dopo essere stato nel 1962 nel cast dello sceneggiato televisivo Una tragedia americana, nel 1965 è stato poi interprete della serie televisiva Le avventure di Laura Storm, accanto a Lauretta Masiero ed Aldo Giuffré; è stato una presenza ricorrente nella fortunata serie di sceneggiati Le inchieste del commissario Maigret, con Gino Cervi, in onda sul Canale Nazionale dal 1964, nella parte del dottor Moers, brillante capo della sezione scientifica della polizia. Nel 1967 fondò il cabaret Il giardino dei supplizi, con Luciano Cirri e Gianna Preda, in un locale di piazza Rondanini a Roma.[2]

Oreste Lionello nel 2007

Nel 1969 prese parte al varietà televisivo È domenica, ma senza impegno, condotto da Paolo Villaggio sul Programma Nazionale. Nello stesso anno condusse sul Secondo Programma il cabaret radiofonico I Cavernicoli. Nel 1970 fece un'esperienza come cantante partecipando al 18º Festival della canzone napoletana, dove propose le canzoni Casanova 70 e Tu m'è fatto murì, eseguite rispettivamente in abbinamento con Antonio Buonomo e Ombretta Colli: il relativo 45 giri fu stampato dall'etichetta Edibi. Nel 1973 e 1975 è protagonista dei due varietà televisivi della prima serata di Rai 1 (autori Antonello Falqui, Mario Castellacci e Pier Francesco Pingitore) Dove sta Zazà e Mazzabubù, condotti da Gabriella Ferri, e che lo vedono sul palco insieme a Pippo Franco, Pino Caruso e Gianfranco D'Angelo.

Nel 1983, su Radiouno, conduce assieme a Delia Scala il varietà Permette Cavallo?.[3] Dal 1983 al 1985 è stato il presentatore dello spettacolo Al Paradise, su Rai 1. Alla chiusura del programma si è unito alla compagnia del Bagaglino con Pippo Franco e Leo Gullotta. Nel 1998 è stato la voce recitante nell'opera radiofonica per la Rai L'Arpa Magica di Flavio Emilio Scogna su testo di Edoardo Sanguineti partecipante al Prix Italia. Nel 2008 vince il Delfino d'oro alla carriera (Festival nazionale adriatica cabaret).

Nel 2009 scrive il testo e prepara la regìa di BlitzMolière una commedia in bilico tra satira e classicità, opera che sarà rappresentata postuma, diretta dal figlio Luca. A Chieti, il 10 maggio 2009, ha ricevuto il premio Sorriso d'oro alla memoria.

La morte[modifica | modifica wikitesto]

Muore a Roma il 19 febbraio 2009, dopo una lunga malattia, all'età di 81 anni;[4][5] il giorno seguente è stata allestita la camera ardente nella sala della Protomoteca del Palazzo Senatorio in Campidoglio e la mattina del 21 febbraio si sono celebrati i funerali nella basilica di Santa Maria in Aracoeli, al quale furono presenti tantissimi fan, tra cui molti volti noti dello spettacolo del Bagaglino e della politica; dopo la cerimonia funebre il feretro è stato tumulato in un colombario nel cimitero monumentale del Verano di Roma, vicino alla tomba di Alida Valli.[6][7]

In un'intervista Woody Allen ha dichiarato:

«Oreste Lionello mi ha reso per anni un attore molto migliore di quanto non fossi veramente. Ci siamo conosciuti personalmente e mi è sempre sembrato un uomo molto amabile e la mia grande popolarità in Italia è in gran parte dovuta a lui.[8]»

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È stato sposato con una donna di nome Eliana, ed era padre di sei figli, dell'attore Luca e delle doppiatrici Cristiana e Alessia Lionello, poi di Fabio Luigi, Davide e Vivianna. Dopodiché ha avuto una compagna, Giuliana Graziani, fino alla fine della sua vita.

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la carriera di doppiatore negli anni Cinquanta, prestando negli anni la sua voce soprattutto ad interpreti comici (Woody Allen, Peter Sellers, Gene Wilder, Bob Hope, Louis De Funes, Michel Serrault, Dick Van Dyke, Dudley Moore, John Belushi, Rick Moranis, Charlie Chaplin in molti ridoppiaggi dei suoi film). Sua la voce di moltissimi personaggi secondari dei film di Federico Fellini, che lo richiedeva spessissimo durante i doppiaggi delle sue pellicole[9]. Ha doppiato anche i personaggi Disney Topolino, Paperino e Winnie the Pooh nel doppiaggio degli anni sessanta, Bugs Bunny, Daffy Duck e Gatto Silvestro nei cortometraggi dei Looney Tunes della Warner Bros. e il personaggio di Asterix nei film Asterix il gallico e Asterix e Cleopatra.

Nel 1974 ha doppiato Gene Wilder nel film Frankenstein Junior. In televisione ha doppiato Robin Williams nelle prime due stagioni del celebre telefilm Mork & Mindy. Ha, inoltre, doppiato gli attori Donald Pleasence e Clive Revill nella serie televisiva Colombo: rispettivamente, negli episodi L'uomo dell'anno e I cospiratori. Grazie alla capacità d'imitazione, ha doppiato pure una donna, l'attrice Francesca Romana Coluzzi. Nel luglio 2004 ha ricevuto una menzione speciale alla seconda edizione del Leggio d'oro.[10] È stato anche la voce principale di Woody Allen, fino alla sua morte, ed ha diretto il doppiaggio di numerose pellicole del regista.

Personaggi imitati o parodiati[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicità[modifica | modifica wikitesto]

Prosa televisiva Rai[modifica | modifica wikitesto]

Varietà televisivi Rai[modifica | modifica wikitesto]

Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]

  • Colombe, commedia di Anouilh, regia di Ottavio Spadaro, trasmessa il 4 febbraio 1962.

Varietà radiofonici Rai[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Animazione[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— Roma, 27 dicembre 1991[11]

A Chieti, il 10 maggio 2009, ha ricevuto il premio Sorriso d'oro alla memoria; mentre nel febbraio 2016 gli è stato dedicato un viale all'interno dei giardini di Villa Borghese.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La fabbrica degli attori. L'Accademia nazionale d'Arte drammatica. Storia di cinquant'anni, Maurizio Giammusso, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 1988, p. 320 e ss..
  2. ^ Giuseppe Parlato, PAZZAGLI, Maria Giovanna, su Treccani.it, Dizionario Biografico degli Italiani, 2016.
  3. ^ Radiocorriere, n. 25, 1983.
  4. ^ Addio a Oreste Lionello tra satira e Woody Allen, in la Repubblica, 19 febbraio 2009. URL consultato il 29 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2009).
  5. ^ (EN) Oreste Lionello, dubber who was Italy's 'voice' of Woody Allen, Peter Sellers, dies at 81, in Chicago Tribune, 19 febbraio 2009. URL consultato il 29 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2009).
  6. ^ Filmato audio Fan e colleghi per l'ultimo saluto a Oreste Lionello, Sky TG24, 21 febbraio 2009. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  7. ^ Visite culturali, su visite.cimitericapitolini.it. URL consultato il 9 giugno 2021.
  8. ^ La dichiarazione di Allen [collegamento interrotto], in ANSA. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  9. ^ Tatti Sanguineti e Gerardo Di Cola, Voci del varietà / Federico delle voci, Fondazione Federico Fellini, 2005.
  10. ^ Il Palmarès 2004, su Leggio d'Oro. URL consultato il 29 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2020).
  11. ^ Lionello Dott. Oreste, su Presidenza della Repubblica. URL consultato il 29 dicembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Jelardi, Giuseppe Farruggio e Giorgio Foschi, In scena en travesti - il travestitismo nello spettacolo italiano, Divagazioni di Vittoria Ottolenghi, Roma, Edizioni Croce, 2009, ISBN 978-88-6402-009-9.
  • Antonio Sciotti, Enciclopedia del festival della canzone napoletana 1952-1981, collana Canzoni, Napoli, Luca Torre Editore, 2010, ISBN 978-88-906138-0-7.
  • Tatti Sanguineti (a cura di), Voci del varietà / Federico delle voci - I direttori di doppiaggio di Fellini, con la collaborazione e una filmografia di Gerardo Di Cola, Rimini, Fondazione Federico Fellini, 2005.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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