Onneca Sánchez di Navarra

Onneca
regina consorte di León
In carica925 - 931
PredecessoreUrraca dei Banu Qasi
SuccessoreUrraca Sánchez
Nome completoOnneca Sánchez
Nascitainizio secolo X
Morte931
Sepolturamonastero di Ruiforco, poi traslata nella Real Basílica di Sant'Isidoro a León
Casa realeJiménez
PadreSancho I Garcés di Pamplona
MadreToda di Navarra
ConsorteAlfonso IV
FigliOrdoño
Fruela
ReligioneCristianesimo

Oneca Sánchez (Oneca in spagnolo, galiziano e aragonese, Onega in portoghese, Onnega in catalano, Oneka in basco; all'inizio del X secologiugno 931) fu regina consorte di León dal 925 al 931.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Onneca, secondo il codice di Roda[1], era figlia del re di Pamplona, Sancho I Garcés e di Toda di Navarra[2], figlia di Aznar Sánchez, signore di Larraun e di Oneca Fortúnez[3], la figlia del Re di Pamplona, Fortunato Garcés e di Oria[4]. Entrambi i genitori di Toda discendevano dalla famiglia Arista.
Sancho, secondo il codice di Roda[1], era il figlio primogenito del co-regnante e poi reggente di Pamplona García II Jiménez (della dinastia Jimena Jimena) e della sua seconda moglie, Dadildis di Pallars, sorella del Conte di Ribagorza e di Pallars, Raimondo I[5], nipote del conte Raimondo I di Tolosa.
García era discendente della dinastia Jimena, da parte di padre e dalla Arista, da parte di madre.
García era anche cugino dell'emiro e poi califfo di al-Andalus, ʿAbd al-Raḥmān III; infatti la nonna, Oneca Fortúnez, in prime nozze, aveva sposato l'emiro di al-Andalus, ʿAbd Allāh ibn Muḥammad a cui aveva dato un figlio, Mohammed[6] (fratellastro di Toda) che generò l'emiro e poi califfo di al-Andalus, ʿAbd al-Raḥmān III, come riporta la Histoire de l'Afrique et de l'Espagne[7] (nipote di Toda).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 923 Onneca, secondo il codice di Roda[1], sposò l'erede al trono del León Alfonso Ordóñez[8], che, secondo la Historia del Real Monasterio de Sahagún era il figlio secondogenito del re di León Ordoño II e di Elvira Menendez[9], figlia del conquistatore di Coimbra (876), il conte galiziano di Porto, Ermenegildo Gutierrez ed Ermessinda Gatonez, come riporta il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia[10].

Nel 924, alla morte del suocero, mentre suo marito, Alfonso combatteva contro il fratello, Sancho, per la successione, come riporta lo storico Rafael Altamira[11], lo zio Fruela usurpò loro il trono del Leon e Galizia, riunendolo al regno delle Asturie.

Secondo il Cartulario de Albelda, nel gennaio 925, Onneca (Enneca eiusdem principis filia), assieme ai genitori ed ai fratelli fece una donazione al Monastero di San Martino di Albelda[12].

Nel 925, alla morte dello zio del marito, Fruela II, sul trono unificato di León gli succedette il figlio Alfonso Froilaz; il marito di Onneca, Alfonso Ordóñez, appoggiato dai fratelli, avanzò delle pretese in quanto legittimo erede di Ordoño II, e con l'aiuto del padre di Onneca, Sancho I Garcés di Navarra, sconfisse Alfonso Froilaz, che si ritirò in Galizia, dove si attribuì il titolo di re, come riporta la Storia della Bardulia sconfissero Alfonso Froilaz[13].
Come conferma il Sampiri chronicon, Alfonso fu eletto re di León[14](assumendo l'ordinale IV, cioè non considerando legittimo il suo predecessore), mentre Sancho, che aveva rinunciato al trono del León, assieme al fratello, Ramiro, continuava la lotta in Galizia, contro Alfonso Froilaz[13].

Regno di Navarra
Jiménez

Sancho I
Figli
Jimeno II
Figli
  • García
  • Sancho
  • Dadildis
  • Munia
  • García, figlio naturale
García I
Sancho II
Figli
García II
Figli
Sancho III
Figli
García III
Figli
Sancho IV
Figli
  • García
  • Ramón, figlio naturale
  • Urraca, figlia naturale

Sancho V

Pietro I

Figli
  • Pietro
  • Isabella

Alfonso I

García IV

Figli

Sancho VI

Figli

Sancho VII

Modifica

Secondo el Archivo de la Catedral de León (non consultato) l'11 aprile 931, Onneca intervenne con il marito in una donazione al monastero dei Santi Cosma e Damiano[15].

Due mesi dopo, come riporta il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia, Onneca morì[16] ed Alfonso, che era molto religioso, (era molto devoto a Santiago), a seguito della perdita della moglie, cominciò a prendere in considerazione l'idea di farsi monaco; cosa che realizzò nell'agosto del 931, pregiudicando così la successione al trono del figlio Ordoño. Infatti comunicò al fratello Ramiro la sua decisione di abdicare, e lo convocò a Zamora[14], dove, in una cerimonia celebrata davanti ai nobili, indossò l'abito da monaco, consegnò al fratello il regno, nuovamente unificato, ed entrò nel monastero di Sahagún.

Onneca fu sepolta nel monastero di Ruiforco[13]. I suoi resti mortali furono, alcuni anni dopo, traslati nella Real Basílica di Sant'Isidoro a León.

Figli[modifica | modifica wikitesto]

Onneca e Alfonso ebbero due figli[17][18]:

  • Ordoño IV (ca. 926-962), re di León[19];
  • Fruela di León († dopo il 975), citato in un documento del 975[17]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Jimeno I Garcés Garcia I di Guascogna  
 
 
García II Jiménez  
 
 
 
Sancho I Garcés di Navarra  
Llop I Donat de Bigorra Donat Loup de Bigorre  
 
Faquilo  
Dadildis di Pallars  
Franquilena di Tolosa Raimondo I di Tolosa  
 
 
Onneca Sánchez di Navarra  
Sancho Garcés García I Íñiguez  
 
Urraca  
Aznar Sánchez  
 
 
 
Toda di Navarra  
Fortunato Garcés García I Íñiguez  
 
Urraca  
Oneca Fortúnez  
Oria  
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Il Roda Codex, compilato nel X secolo con qualche aggiunta dell'XI secolo, si occupa della storia e delle genealogie del periodo alto-medievale della zona a cavallo dei Pirenei, quindi soprattutto regno di Navarra e Marca di Spagna.
  2. ^ (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pag. 44, item 13
  3. ^ (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pag. 39, item 5
  4. ^ (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pag. 38, item 3
  5. ^ (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pag. 42, item 10
  6. ^ (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pag. 39, item 5, nota 5
  7. ^ (FR) #ES Histoire de l'Afrique et de l'Espagne, pagg. 248 - 250
  8. ^ (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pagg. 44 e 45, item 13
  9. ^ (ES) #ES Historia del Real Monasterio de Sahagún, pag. 29, item 5
  10. ^ (ES) #ES Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia, Ordoño II
  11. ^ Rafael Altamira, "Il califfato occidentale", in "Storia del mondo medievale", vol. II, 1999, pag. 490
  12. ^ (LA) #ES Cartulario de Albelda, pag 13
  13. ^ a b c (ES) #ES Storia della Bardulia, Capítulo V. EL reinado de Alfonso IV, el Monje (926-931)
  14. ^ a b (LA) #ES Historia de España: parte XVI, Apendices, Sampiri chronicon, pag. 39, item 22
  15. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of NAVARRE 905-1076 (JIMENA DYNASTY) - ONECA Sánchez de Navarra
  16. ^ (ES) #ES Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia - Alfonso IV
  17. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of LEON 914-1037 - ONECA Sánchez de Navarra (ALFONSO)
  18. ^ (EN) #ES Genealogy: Iberia 3 - Oneca of Navarre (Alfonso IV "el Monje" of Asturias)
  19. ^ (LA) #ES apendices de España sagrada, Volume 14, Chronicon de Sampiri, pag. 455

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]