Sciaenops ocellatus

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Ombrina ocellata
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Famiglia Sciaenidae
Genere Sciaenops
Gill, 1863
Specie S. ocellatus
Nomenclatura binomiale
Sciaenops ocellatus
Linnaeus, 1766

L'ombrina ocellata (Sciaenops ocellatus) è un pesce d'acqua salata e salmastra della famiglia Sciaenidae.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Un esemplare giovane.
Una raffigurazione di un esemplare adulto.

Il corpo dell'ombrina ocellata è allungato e compresso lateralmente, con schiena arcuata e fronte spiovente. Il muso è smussato, con una bocca larga e la mascella provvista di fasce di denti villiformi, adatti a spaccare gusci e carapaci. Presenta 2 pinne dorsali, la prima con 10 raggi spinosi, la seconda con 1 raggio spinoso e una serie di 24 raggi molli. Il colore è ramato o rossastro, con ventre biancastro. La pinna caudale è leggermente concava. Presenta inoltre da 1 a 3 macchie scure che vanno dalla base della coda sino all'inizio della vera e propria pinna caudale, posizionate sopra la linea laterale[1]. la lunghezza massima è di circa 1,55 m, ma in media si aggira intorno a 1m. il peso maggiore mai pubblicato è di 45 kg, mentre l'età è di 50 anni[2].

L'Ombrina ocellata è facilmente distinguibile da un pesce a lei simile, l'Ombrina nera (Pogonias cromis), per l'assenza di barbigli sotto la mascella della prima[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'ombrina ocellata vive lungo le coste dell'Oceano Atlantico occidentale, dal Massachusetts al nord del Messico. è una specie eurialina, ovvero che sopporta grandi sbalzi di salinità dell'acqua, e può perciò vivere sia in acqua salata che salmastra[1]. può inoltre sopravvivere a grandi sbalzi di temperatura, tra i 4 e i 34 °C. I vari ambienti nei quali può vivere sono: foci di fiumi, fondali sabbiosi e fangosi, praterie di alghe e erbe marine, la zona di infrangimento delle onde e, in generale, le acque della piattaforma continentale[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti depongono le uova tra agosto e ottobre in acque costiere. le femmine possono produrre sino a 2 milioni di uova pelagiche del diaemetro di 1mm, che si schiudono dopo 28-30 ore dalla deposizione. Le larve sono lunghe dai 6 agli 8 mm, e vengono trasportate verso foci ed estuari. I giovani e i subadulti vivono presso le foci e le acque costiere sino all'età di 3,5-5 anni, poi si dirigono verso acque più profonde per unirsi agli adulti. Durante la stagione della riproduzione, gli esemplari adulti usano degli speciali muscoli che, sfregati contro la vescica natatoria, producono dei suoni simili a quelli prodotti da un tamburo, che gli hanno valso il nome (infatti il nome inglese dell'ombrina ocellata è Red drum, da drum=tamburo)[1][3].

Dieta[modifica | modifica wikitesto]

L'ombrina ocellata è una specie carnivora, che si nutre di crostacei, anellidi, molluschi e pesci. I denti vengono usati per frantumare i gusci e i carapaci. Alcune delle sue prede tipiche sono i pesci Menidia peninsulae, Microgobius gulosus, Cyprinodon variegates, Leiostomus xanthurus, e il crostaceo Callinectes sapidus (granchio reale)[3][4].

Comportamento sociale[modifica | modifica wikitesto]

L'ombrina ocellata è sia una creatura solitaria che gregaria, ed è stata osservata associarsi anche con Ombrine nere (Pogonias cromis) e Tarponi atlantici (Megalops atlanticus)[3].

Predatori[modifica | modifica wikitesto]

Il maggiore predatore dell'Ombrina ocellata è l'uomo. Può essere cacciata da grandi uccelli da preda, come il falco pescatore. Si pensa che le macchie scure sulla coda servano a confondere eventuali predatori, che attaccherebbero la coda del pesce scambiandola per la testa, data la somiglianza delle macchie a degli occhi[3].

Parassiti[modifica | modifica wikitesto]

I giovani esemplari vengono sovente attaccati dal nematoda contracaecum multipapillatum, un parassita che infetta i reni del pesce in attesa che esso venga mangiato da un uccello, il suo ospite definitivo. L'ombrina ocellata è in generale attaccata da parassiti che possono infettare intestino, stomaco, muscoli, fegato, cuore, pinne, pelle, branchie e squame. E inoltre stato documentato un caso di un esemplare malato di tumore benigno[3].

Importanza per l'uomo[modifica | modifica wikitesto]

Pesca commerciale e allevamento[modifica | modifica wikitesto]

Dagli anni 70 del XX secolo l'allevamento a scopo commerciale dell'Ombrina ocellata ha cominciato a diffondersi in nord America, sostituendo man mano la pesca commerciale. Da allora l'allevamento di questo pesce si è largamente diffuso in varie regioni del mondo, data la semplicità dell'allevamento e la grande popolarità delle sue carni[1]. è un pesce alquanto popolare per gli acquari pubblici[3].

Pesca sportiva[modifica | modifica wikitesto]

L'Ombrina ocellata è un pesce popolare tra gli appassionati di pesca sportiva, dai quali viene largamente ricercato, soprattutto in Florida. viene insidiato usando esche vive, morte e esche artificiali, tra le quali esche siliconiche, cucchiaini e esche top water[4].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Negli 70 del XX secolo si cominciò a notare la riduzione nel numero di esemplari di Ombrina ocellata. Infatti la pesca commerciale senza freni aveva quasi fatto scomparire il pesce da alcune zone. Oggi, grazie alla regolamentazione della pesca sportiva e commerciale e alla diffusione dell'allevamento, la specie ha visto una ripresa, tanto che oggi, secondo la IUCN red list, essa si trova nella categoria "Rischio minimo"[3][4][5].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La prima classificazione scientifica dell'Ombrina ocellata fu data da Linneo nel 1766, che gli diede il nome di Perca ocellata. Il nome fu poi cambiato due volte nello stesso anno dallo stesso Linneo, che la riclassificò prima come Sciaenops ocellata e infine come Sciaenops ocellatus. Nel 1802 Bernard Germain de Lacépède classificò la specie Lutjanus triangulum, ma essa non era altro che un sinonimo di Sciaenops ocellatus[3].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Sciaenops ocellatus, su fao.org.
  2. ^ (EN) Sciaenops ocellatus, su fishbase.org.
  3. ^ a b c d e f g h i j (EN) Sciaenops ocellatus, su floridamuseum.ufl.edu.
  4. ^ a b c (EN) Red Drum (Redfish), su myfwc.com.
  5. ^ Sciaenops ocellatus, su iucnredlist.org.

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