Nogometni klub Istra 1961

Disambiguazione – Se stai cercando le occorrenze di NK Istra, vedi NK Istra.
NK Istra 1961
Calcio
Verudeži, Puležani, Zeleno-žuti
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali verde-giallo
Dati societari
Città Pola
Nazione Bandiera della Croazia Croazia
Confederazione UEFA
Federazione HNS
Campionato HNL
Fondazione 1948
Proprietario Bandiera della Spagna Baskonia Alavés
Presidente Bandiera della Croazia Branko Devidé Vincenti
Allenatore Bandiera dell'Italia Paolo Tramezzani
Stadio Aldo Drosina
(8 923 posti)
Sito web www.nkistra.com
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

Il Nogometni klub Istra 1961, noto come Istra 1961 e in italiano come Istria 1961, è una società calcistica croata di Pola. Milita in Prva hrvatska nogometna liga, la massima serie del campionato croato di calcio.

Fondato nel 1948 con il nome di NK Uljanik Pula, nel 2003 il club assunse la denominazione di NK Pula 1856, in quanto il 1856 fu l'anno in cui l'Impero austriaco fece di Pola il proprio arsenale principale sul Mar Adriatico. Nell'estate del 2007, dopo la retrocessione nella seconda serie croata, cambiò nome e colori sociali (da bianco-azzurro a giallo-verde), assumendo la denominazione attuale, in quanto il 1961 fu l'anno che vide la fusione tra la NK Pula e la NK Istra.

Nel 2003 raggiunse la finale della Coppa di Croazia, venendo sconfitta dall'Hajduk Spalato. Si ripeté nell'edizione 2020-2021, questa volta venendo superata dalla Dinamo Zagabria.

Lo Stadio Aldo Drosina (sito nell'omonimo quartiere), che ospita le partite interne del club, ha una capacità di 8 923 spettatori è stato ristrutturato nel 2010.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il club fu fondato nel 1948 come polisportiva aziendale in seno al cantiere navale Uljanik con la denominazione di NK Uljanik (i giornali della minoranza italiana in Jugoslavia la chiamavano "Scoglio Olivi" dal nome italiano del cantiere in questione).[1] Tra i soci fondatori vi erano anche due ex giocatori del Grion di Pola, Angelo Dicovich e Giordano Terlon.[2] La sezione calcistica, nella quale militò dal 1951 al 1955 Aldo Drosina, partì dai campionati repubblicani croati, disputando diverse stracittadine con la rivale NK Pula, società sorta nel novembre 1947 con la denominazione di S.C.F. Pola dalla fusione tra U.S. Operaia e S.C.F. Proletario (anche noto con il nome croato di NK Proleter). Nel corso degli anni cinquanta militò occasionalmente anche nelle leghe inter-repubblicane: nella stagione 1954-1955 disputò la lega sloveno-croata (terzo livello della piramide calcistica jugoslava) mentre nelle stagioni 1956-1957 e 1957-1958 militò nella I zona del secondo livello jugoslavo, affrontando squadre slovene e croate. Nelle stagioni 1959-1960 e 1960-1961 l'Uljanik sfiorò la promozione nella Seconda Lega (Druga Liga) jugoslava mancandola ai playoff tra le vincenti dei vari gironi.[3] Il 1 agosto 1961 l'Uljanik si fuse con il NK Pula fondando il Nogometni klub Istra. Nel 1964, tuttavia, l'Uljanik fu ricostituito ripartendo dalle serie minori a livello locale. Negli anni ottanta il club risalì nel massimo campionato repubblicano croato disputando numerose stracittadine con l'Istra.

Con l'indipendenza della Croazia del 1991, il NK Uljanik fu ammesso al campionato di 2.HNL, il secondo livello della piramide calcistica croata, dove rimase fino al 1998, anno della retrocessione in 3.HNL. Nel 2001 avvenne la risalita in 2.HNL con la vittoria del campionato di Terza Lega.[4] Nella stagione 2002–2003, allenato da Elvis Scoria, il club riuscì nell'impresa di raggiungere la finale di Coppa di Croazia, perdendola tuttavia contro la blasonata compagine dell'Hajduk Spalato. Si tratta della prima e unica occasione, nella storia del calcio croato, in cui una squadra di 2.HNL sia riuscita a raggiungere la finale di coppa.[5]

Nella stagione 2003-2004 il club, allenato dal Igor Pamić, conquistò la prima storica promozione nel massimo campionato croato, vincendo il girone Sud della 2.HNL e battendo il Međimurje (0-2, 2-0) ai play-off ma solo ai tiri di rigore. Al debutto in 1.HNL nella stagione 2004-2005, il club riuscì a ottenere la sua prima vittoria in massima serie contro l'Osijek alla quarta giornata. Il club perse solo un incontro interno, ma non riuscì a ottenere vittorie in trasferta. Terminata la regular season al decimo posto, conquistarono la salvezza ai play-out. Nel campionato 2005-2006, in seguito a una pessima partenza, l'allenatore Pamić fu esonerato e sostituito da Milivoj Bračun. Sotto il nuovo allenatore i risultati del club migliorarono,[6] ma nel corso della seconda parte della stagione Bračun si dimise venendo sostituito da Krunoslav Jurčić. Il club si classificò in settima posizione.

Nel corso dell'estate Jurčić fu esonerato e sostituito da Stjepan Deverić il quale tuttavia si dimise prima dell'inizio del campionato a causa di contrasti con la dirigenza.[7] Gli subentrò Branko Tucak, il quale, tuttavia, dopo una pessima partenza in campionato e contrasti con i giocatori, fu esonerato e sostituito da Krunoslav Jurčić. Nel frattempo il club, in difficoltà economiche, rischiava di fallire,[8] ma l'intervento del governatore dell'Istria e l'arrivo di nuovi sponsor scongiurarono la bancarotta, mentre Darko Jergović assunse la presidenza della società.[9] La stagione 2006-2007 si concluse con la retrocessione del club in 2.HNL a causa dell'undicesimo posto che condannò la squadra ai play-out poi persi contro lo Zara (3-0, 2-3).[10][11]

Valdi Šumberac fu ingaggiato come allenatore. Nel frattempo il gruppo di ultras locali dei Demoni, precedentemente sostenitori della compagine concittadina dell'Istra, decisero di tifare per il club, affermatosi ormai come la prima squadra cittadina in seguito al declino della squadra rivale, divenendone il primo gruppo ultras. Alla fine di agosto 2007 la dirigenza assunse Elvis Scoria come nuovo allenatore, mentre Šumberac rimase come assistente. L'Istra non riuscì a centrare l'obiettivo promozione classificandosi al terzo posto. Nella stagione 2008-2009 il club vinse il campionato di 2.HNL e ritornò in 1.HNL.[12]

Negli anni successivi il NK Istra riuscì a rimanere stabilmente nel massimo campionato croato, seppur con piazzamenti da bassa classifica e con la retrocessione spesso evitata a stento, e nella stagione 2013-2014 riuscì a raggiungere le semifinali di Coppa di Croazia.[13] Nel giugno 2018, il NK Istra fu acquisito dal gruppo Baskonia-Alaves, che comprò l'85% delle azioni del club.[14][15] Il 14 aprile 2021 l'Istra 1961 riuscì a qualificarsi alla finale di Coppa di Croazia, grazie alla vittoria per 3-2 sul Rijeka in semifinale. Tuttavia persero la finale contro la Dinamo Zagabria per 6-3.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dello NK Istra 1961
  • 1948 - Fondazione dello NK Uljanik.
  • 1950 - 1º nella zona istriana.
  • 1951 - 1º nel gruppo istriano della lega regionale di Fiume.
  • 1952 - 4º nella sottofederazione di Fiume.
  • 1952-1953 - 2º nella sottofederazione di Fiume.
  • 1954-1955 - 11º nella Hrvatsko-slovenska liga.
  • 1956-1957 - 6º nella I Zona.
  • 1957-1958 - 13º nella I Zona.
  • 1958-1959 - 1º nel girone di Pola della zona istriano-fiumana, eliminato ai playoff promozione.
  • 1959-1960 - 1º nella zona istriano-fiumana, eliminato ai playoff promozione.
  • 1960-1961 - 1º nella zona istriano-fiumana, eliminato ai playoff promozione.
  • 1961 - Uljanik e NK Pula si fondono fondando il NK Istra.
  • 1964 - Rifondazione dell'Uljanik.
  • 1968-1969 - 4º nella zona istriano-fiumana.
  • 1969-1970 - 11º nella zona istriano-fiumana.
  • 1970-1971 - 16º nella zona istriano-fiumana. Retrocesso.
  • 1983-1984 - 7º nel girone ovest della Hrvatska liga.
  • 1984-1985 - 3º nel girone ovest della Hrvatska liga.
  • 1985-1986 - 11º nel girone ovest della Hrvatska liga.
  • 1986-1987 - 9º nel girone ovest della Hrvatska liga.
  • 1988-1989 - 6º nel girone ovest della Hrvatska liga.
  • 1989-1990 - 13º nel girone ovest della Hrvatska liga.
  • 1990-1991 - 16º nel girone ovest della Hrvatska liga.
  • 1992 - 3º nel girone B della 3. HNL Ovest.
  • 1992-1993 - 1º nella 3. HNL Ovest. Promosso in 2. HNL Sud.
Primo turno di Coppa di Croazia.
Primo turno di Coppa di Croazia.
  • 2000-2001 - 1º nella 3. HNL Ovest. Promosso in 2. HNL Sud.
  • 2001-2002 - 2º nella 2. HNL Sud.
Turno preliminare di Coppa di Croazia.
Finale di Coppa di Croazia.
  • 2003 - Cambio denominazione in NK Pula 1856.
  • 2003-2004 - 1º nella 2. HNL Sud. Promosso in 1. HNL.
Quarti di finale di Coppa di Croazia.
Quarti di finale di Coppa di Croazia.
  • 2005 - Cambio denominazione in NK Pula Staro Češko.
  • 2005-2006 - 7º in 1. HNL.
Primo turno di Coppa di Croazia.
  • 2006 - Cambio denominazione in NK Pula.
  • 2006-2007 - 11º in 1. HNL. Retrocesso in 2. HNL dopo aver perso lo spareggio interdivisionale con lo Zadar.
Primo turno di Coppa di Croazia.
  • 2007 - Cambio denominazione in NK Istra 1961.
  • 2007-2008 - 3º in 2. HNL.
Primo turno di Coppa di Croazia.
  • 2008-2009 - 1º in 2. HNL. Promosso in 1. HNL.
Primo turno di Coppa di Croazia.
Secondo turno di Coppa di Croazia.
Quarti di finale di Coppa di Croazia.
Quarti di finale di Coppa di Croazia.
Secondo turno di Coppa di Croazia.
Semifinali di Coppa di Croazia.
Quarti di finale di Coppa di Croazia.
Secondo turno di Coppa di Croazia.
Secondo turno di Coppa di Croazia.
Quarti di finale di Coppa di Croazia.
Secondo turno di Coppa di Croazia.
Secondo turno di Coppa di Croazia.
Finale di Coppa di Croazia.
Quarti di finale di Coppa di Croazia.
2º Turno di Coppa di Croazia.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

Fino alla stagione 2007-2008 il club indossava tradizionalmente casacche blu scuro. Dopo il cambio di denominazione in Istra 1961, il club ha deciso di adottare gli stessi colori (verde e giallo) e casacche del club rivale e in declino dell'Istra.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma attuale dell'Istra 1961 è stato introdotto nel 2007 in concomitanza con il cambiamento di denominazione ed è simile allo stemma precedente. In alto, insieme allo stemma della città di Pola, è raffigurato un pallone d'oro avvolto dall'Arena di Pola. Il lato sinistro dello stemma è verde e il lato destro è giallo. Lo stemma presenta la scritta NK ISTRA 1961.

Per quanto riguarda gli stemmi precedenti, quello del Pula 1856 al centro raffigurava l'Arena e, più in basso, lo stemma della città, mentre ai margini recava l'iscrizione NK Pula 1856. Gli stemmi del Pula Staro Češko e del Pula sono quasi identici e assomigliano molto allo stemma attuale, differendone tuttavia per i colori (la metà sinistra era blu e la metà destra bianca).

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

L'Istra 1961 ha giocato allo Stadio Veruda fino al 2011, quando si è trasferito nel rinnovato Stadio Aldo Drosina. La capienza dello stadio attuale è di 9 000 posti a sedere. Soddisfa tutti i criteri FIFA e di conseguenza è abilitato a ospitare gli incontri internazionali della nazionale croata di calcio.

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

2008-2009
2000-2001 (girone Ovest)

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Finalista: 2002-2003, 2020-2021
Semifinalista: 2013-2014
Terzo posto: 1996-1997 (girone Ovest), 2007-2008

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
1. HNL 17 2004-2005 2022-2023 17
2. HNL 10 1993-1994 2008-2009 10
3. HNL 4 1992 2000-2001 4

Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornate all'11 aprile 2022[18][19]

Record di presenze in 1. HNL
Record di reti in 1. HNL

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La squadra è sostenuta dal gruppo di ultras dei Demoni. Fondato nel 1992, inizialmente sosteneva la compagine concittadina e rivale del NK Istra.[20] In seguito al declino dell'Istra, sprofondato in 3.HNL, e alla concomitante ascesa dell'Istra 1961, che sotto la denominazione di Pula aveva raggiunto la promozione nel massimo campionato, nel 2007 i Demoni decisero di abbandonare la loro vecchia squadra e di tifare per l'Istra 1961 (che nel frattempo aveva adottato gli stessi colori del NK Istra).

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Le principali rivali dell'Istra 1961 sono il club concittadino del NK Istra e le società di Fiume. La rivalità con l'Istra si ravvivò particolarmente nella stagione 2001-2002 quando le due compagini concittadine e rivali si contesero fino all'ultimo la vittoria del proprio girone di 2.HNL. Il club "ereditò" dall'Istra la rivalità con il Rijeka.[21] Le partite tra l'Istra e il Rijeka prendono il nome di Derby della Učka. La rivalità tra i Demoni e l'Armada (il gruppo di ultras dei Rijeka) è particolarmente intensa e i due gruppi di ultras si sono scontrati in più circostanze.

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 25 febbraio 2024.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Croazia P Marijan Ćorić
2 Bandiera della Croazia D Luka Hujber
4 Bandiera della Croazia C Frano Mlinar
7 Bandiera della Croazia C Slavko Blagojević (capitano)
8 Bandiera della Croazia C Mario Čuić
9 Bandiera della Svizzera A Zoran Josipovic
11 Bandiera della Croazia C Mateo Lisica
13 Bandiera dell'Austria D Dario Maresic
14 Bandiera della Svezia A Emmanuel Ekong
15 Bandiera del Venezuela C Darwin Matheus
16 Bandiera dell'Ucraina C Oleksandr Petrusenko
17 Bandiera dei Paesi Bassi D Terrence Douglas
20 Bandiera della Moldavia D Iurie Iovu
21 Bandiera della Croazia P Lovro Majkić
22 Bandiera della Croazia C Matej Vuk
23 Bandiera della Croazia D Moris Valinčić
N. Ruolo Calciatore
27 Bandiera della Croazia C Ivan Ćalušić
34 Bandiera della Serbia D Mladen Devetak
35 Bandiera della Croazia C Antonio Maurić
40 Bandiera della Croazia P Jan Paus-Kunšt
45 Bandiera della Croazia D Ante Majstorović
50 Bandiera della Croazia A Ante Erceg
70 Bandiera della Nigeria A Salim Fago Lawal
75 Bandiera della Francia A Elias Filet
97 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina D Advan Kadušić
99 Bandiera della Croazia P Marino Bulat
Bandiera della Croazia C Tomislav Duvnjak
Bandiera della Finlandia D Ville Koski
Bandiera della Bosnia ed Erzegovina C Irfan Ramić
Bandiera della Croazia D Luka Bradarić
Bandiera della Bosnia ed Erzegovina A Ali Mahmud

NK Istra 1961 II[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2014-15 è stata istituita la seconda squadra dell'Istra conosciuta come Istra 1961 II a sostituire la formazione under 19. Al pari delle seconde squadre della Dinamo Zagabria, Rijeka e Hajduk è stata in inserita in Terza Divisione e non poteva partecipare alla Coppa Nazionale ne' essere promossa nella stessa categoria della "Prima Squadra". Era composta da giocatori fra i 18 e i 21 anni, nelle partite ufficiali potevano giocare solo 5 "fuori quota".

Il 23 giugno 2015 il direttivo del club annuncia il ritiro[22] della seconda squadra per mancanza di infrastrutture e di staff tecnico.

Stagione Campionato
Divisione G V N P GF GS Pti Pos.
2014-15 3. HNL Ovest 30 14 4 12 48 42 46

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vedasi ad esempio La nostra lotta del 7 giugno 1955 in cui l'Uljanik, militante all'epoca nella lega interrepubblicana sloveno-croata, viene chiamato "Scoglio Olivi".
  2. ^ Angelo Dicovich: una vita tra sport e politica (JPG).
  3. ^ FOTO/Rivalitet pulskih i riječkih nogometaša postoji od samih početaka organiziranog igranja nogometa u Puli, odnosno od kraja 19. stoljeća. Tako će biti i za nekoliko dana kada ISTRA 1961 I ORIJENT 1919 BUDU IGRALI KVALIFIKACIJE ZA POPUNU PRVE HNL, su glasistre.hr. URL consultato il 22 dicembre 2020.
  4. ^ Zagrebačka burza (PDF) (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2011). Prospekt Tehnomonta, Zagreb, July 2003, Page 3 (Retrieved 25 February 2018)
  5. ^ Finale kupa 2003..
  6. ^ Novi sponzor, ime i predsjednik prvoligaša iz Pule (XML).
  7. ^ Deverić otišao nakon mjesec dana[collegamento interrotto].
  8. ^ Istra-istria.com[collegamento interrotto].
  9. ^ Jergović novi predsjednik Pule.
  10. ^ Svilokosu najniža ocjena u povijesti HNL-a.
  11. ^ Poljakova hrabrost za dobrobit nogometa (PDF).
  12. ^ Lisjak: Ovo je bila teška smijurija.
  13. ^ Rijeka ponovno bolja od Istre, su mojarijeka.hr. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  14. ^ Baskonia-Alaves Group gets hold of the NK Istra 1961, su deportivoalaves.com. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  15. ^ Grupacija Baskonia – Alavés iz Španjolske preuzela NK Istru 1961, su nkistra.com. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  16. ^ a b Coach Marijo Tot’s contract terminated, temporary coach Darko Raić-Sudar, su nkistra1961.hr, NK Istra 1961, 19 maggio 2017. URL consultato il 1º giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2019).
  17. ^ (HR) Darko Raić-Sudar novi trener prve momčadi Istre 1961, pomoćni Nenad Basta [collegamento interrotto], su nkistra1961.hr, 1º giugno 2017. URL consultato il 1º giugno 2017.
  18. ^ Igrači, su hrnogomet.com. URL consultato il 23 settembre 2021.
  19. ^ Strijelci.
  20. ^ I Demoni festeggiano i 30 anni e Pola si tinge di gialloverde.
  21. ^ Il derby dei ricordi.
  22. ^ Il direttivo del NK Istra 1961 decide di abbandonare l'altra squadra.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio