Nivolumab

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Nivolumab
Modello a calotta della regione Fab (regione legante l'antigene) del nivolumab
Modello a calotta della regione Fab (regione legante l'antigene) del nivolumab
Nomi alternativi
Opdivo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC6362H9862N1712O1995S42
Massa molecolare (u)143 597,3811
Numero CAS946414-94-4
DrugBankDB09035
Indicazioni di sicurezza
Meccanismo di azione degli anticorpi, come il nivolumab e il pembrolizumab, che bloccano il recettore PD-1 sulla superficie delle cellule T

Il nivolumab, diffuso con il nome commerciale di Opdivo, è un anticorpo monoclonale umanizzato impiegato nel trattamento di alcuni tipi di neoplasia. Si lega al recettore di morte cellulare programmata PD-1 sulla superficie dei linfociti T e B.[1][2]

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

Il nivolumab blocca la proteina 1 della morte cellulare programmata (PD-1), la quale in condizioni normali impedisce ai linfociti T di attaccare i tessuti infiammati e le cellule tumorali. Inibendo la PD-1, i linfociti possono quindi attaccare le cellule cancerose, distruggendole e impedendo la proliferazione della neoplasia. La proteina PD-1 è un recettore il cui ruolo primario è regolare il grado di attivazione dei linfociti T, evitando una risposta immunitaria eccessiva e, quindi, l'insorgenza di patologie autoimmuni.

Usi terapeutici[modifica | modifica wikitesto]

Il nivolumab può essere impiegato nel trattamento del carcinoma del polmone a cellule non piccole che all'esame istologico appare costituito da cellule non squamose; l'anticorpo è indicato nei casi di tumore metastatizzato o comunque refrattario a precedenti cicli di chemioterapia effettuati con altri farmaci. Può essere utilizzato anche nella terapia del carcinoma a cellule renali in stadio avanzato, appurata la refrattarietà al trattamento chemioterapico standard; in particolare, può essere usato sia in monoterapia, sia in associazione con il cabozantinib, in caso di carcinoma renale a cellule chiare metastatico.

Ulteriori usi del nivolumab riguardano individui con carcinoma epatocellulare non rispondente a terapie locali (il nivolumab viene in questo caso usato come monoterapia di seconda scelta), oppure casi di carcinoma gastrico avanzato come terapia di elezione, in associazione con la chemioterapia o in pazienti con mesotelioma pleurico[3]. Se usato in combinazione con un altro anticorpo monoclonale, l'ipilimumab, il nivolumab si rivela spesso efficace nel trattamento dei melanomi in fase avanzata non operabili mediante intervento chirurgico.[2][4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Proposed INN List 107, su Who Drug Information. URL consultato il 24 marzo 2023.
  2. ^ a b (EN) Nivolumab Label (PDF), su Food and Drug Administration. URL consultato il 24 marzo 2023.
  3. ^ Luigi Cerbone, Sara Delfanti e Stefania Crivellari, Nivolumab in pretreated pleural mesothelioma: Results from an observational real-world study of patients treated within the AIFA 5% Fund, in Tumori, 19 febbraio 2024, pp. 3008916241229287, DOI:10.1177/03008916241229287. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  4. ^ (EN) Johnson DB, Peng C, Sosman JA, Nivolumab in melanoma: latest evidence and clinical potentiaL, in Ther Adv Med Oncol, vol. 7, n. 2, 2015, pp. 97-106, DOI:10.1177/1758834014567469, PMID 25755682.
  5. ^ (EN) Sundar R, Cho BC, Brahmer JR, Soo RA, Nivolumab in NSCLC: latest evidence and clinical potential, in Ther Adv Med Oncol, vol. 7, n. 2, 2015, pp. 85-96, DOI:10.1177/1758834014567470.