Nicholas Ray

Nicholas Ray nel 1953

Nicholas Ray, pseudonimo di Raymond Nicholas Kienzle (Galesville, 7 agosto 1911New York, 16 giugno 1979), è stato un regista e sceneggiatore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver studiato architettura con Frank Lloyd Wright si dedicò al teatro, affermandosi come attore e regista, collaborando anche con Elia Kazan, di cui sarà aiuto regista in Un albero cresce a Brooklyn. Esordì nel cinema nel 1948, dirigendo il noir La donna del bandito, e inaugurando un personale approccio, fondamentale per la revisione della retorica dei generi cinematografici classici, avvertibile in particolar modo nei toni lirici e struggenti del western crepuscolare Il temerario (1952) con Susan Hayward e Robert Mitchum, storia di un campione di rodeo in declino che s'innamora, apparentemente non ricambiato, di una donna sposata.

Fu sposato con l'attrice Gloria Grahame dal 1948 al 1952.

Temi congeniali a Ray furono, fin dall'inizio, la condizione dell'isolamento a cui soggiace l'individuo che rifiuta le convenzioni dell'ambiente sociale e le inquietudini e le ribellioni della gioventù americana, temi che Ray affrontò nei suoi migliori film come I bassifondi di San Francisco (1949) e Gioventù bruciata (1955).

In seguito, indulgendo al suo spiccato senso dello spettacolo, Ray realizzò film di interesse puramente commerciale come Ombre bianche (1960), Il re dei re (1961) e 55 giorni a Pechino (1963). Uno stile asciutto, in equilibrio tra realismo e simbolismo, con un'attenzione forte per l'architettura dell'inquadratura. Si cimentò anche come sceneggiatore e in altri ruoli tecnici del cinema. Morì a causa di un tumore polmonare; si trovava già da anni in precarie condizioni fisiche, tra le quali si ricorda la perdita di un occhio, come si vede dalle sue apparizioni nei suoi ultimi due film.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Toni D'Angela, Nicholas Ray, bellezza e convulsione, La Camera Verde, Roma 2012
  • Patrick McGilligan, Nicholas Ray: The Glorious Failure of an American Director, HarperCollins books, New York 2011
  • Bernard Eisenchitz, Nicholas Ray: An American Journey, Faber & Faber, New York 1993
  • Shangrila, nn. 14-15, lavoro in spagnolo con dossier su Nicholas Ray con pezzi antologici da Bernard Eisenchitz, Jacques Ranciere, Victor Erice, Jonathan Rosenbaum, etc.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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