Nefertiabet

Nefertiabet
Stele funeraria di Nefertiabet. Museo del Louvre (E15591)
Principessa d'Egitto
Luogo di sepolturaMastaba G 1225 a Giza
DinastiaIV dinastia egizia
PadreCheope
ReligioneReligione egizia

Nefertiabet (La Bella d'Oriente) (... – ...; fl. XXVI secolo a.C.) è stata una principessa egizia della IV dinastia, figlia del faraone Cheope (2589 - 2566 a.C.[1][2]).

Statua di Nefertiabet. Staatliche Sammlung für Ägyptische Kunst, Monaco di Baviera

Tomba[modifica | modifica wikitesto]

La sua tomba, situata a Giza, è stata rinvenuta(G 1225); è una mastaba che misura 24.25 x 11.05 metri.

Una sua statua, ora a Monaco di Baviera, proviene verosimilmente dalla sua tomba. Nefertiabet è però meglio nota per la sua raffinata stele funeraria (E 15591) in pietra calcarea dipinta con colori vivaci, oggi al Museo del Louvre[3]. Seduta su uno sgabello dalle gambe zoomorfe, la principessa vi compare rivolta verso destra, indossa una lunga parrucca a matassa e una veste in pelle di leopardo che sottolinea le sue nobili origini. Stende la mano su di un tavolo coperto di offerte necessarie per la sopravvivenza della defunta nell'aldilà: forme di pane, lino, unguenti, frutta, vino, birra, cipero dolce, carne d'orice e toro[4]. Sulla destra della stele compare una lunga lista di diverse stoffe, probabilmente cariche di significati simbolici legati alla mummificazione[4][5].

La tomba consiste di un pozzo, con un passaggio e una camera: la sepoltura della principessa. All'interno furono rinvenuti frammenti del coperchio piatto di un sarcofago calcareo, vasi e ciotole. In un angolo fu scavato un piccolo pozzo per contenere i vasi canopi. In un secondo momento venne ricavato un ulteriore pozzo annesso a quello principale, poi completamente saccheggiato[5].

Immagine integrale della stele funeraria della principessa Nefertiabet (E15591)[4]. Museo del Louvre, Parigi

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Clayton, Peter A. Chronicle of the Pharaohs. p42. Thames and Hudson, London, 2006. ISBN 978-0-500-28628-9
  2. ^ Malek, Jaromir, "The Old Kingdom" in The Oxford History of Ancient Egypt, ed. Ian Shaw, Oxford University Press 2000, ISBN 978-0-19-280458-7 p.88
  3. ^ Aidan Dodson & Dyan Hilton, The Complete Royal Families of Ancient Egypt, Thames & Hudson (2004) ISBN 0-500-05128-3, p.60
  4. ^ a b c cur. Regine Schulz & Matthias Seidel, Egitto: la terra dei faraoni, Gribaudo/Könemann (2004) p.419.
  5. ^ a b Reisner, George A. A History of the Giza Necropolis. Vol. 1. Cambridge, Mass.: Harvard University Press, 1942. pp 403 - 406

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