Naqada I

Il periodo Naqada I, o amraziano, fu un periodo culturale dell'Alto Egitto predinastico, che durò circa dal 4000 al 3500 a.C.[1] La cultura di Naqada I, con le ultime datazioni al 14C, sarebbe durata dal 3900 al 3650.[2] Per le sue caratteristiche il periodo è diviso in fasi: Ia, Ib, Ic e Id.

Vasi in terracotta del Naqada I rossi e neri per doppia cottura senza ossigeno
Statua femminile in osso con occhi realizzati in lapislazzuli

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Prende il nome dal sito di Kom el-Ahmra, circa 120 km a sud di Badari, nell'Alto Egitto. El-Ahmra, l'antica Nekhen, fu il primo sito in cui questo gruppo culturale fu scoperto separatamente dal successivo gerzeano. Questo periodo viene comunemente associato al sito di Naqada, e per questo motivo è solitamente definito Naqada I.[3] I vasi "a bocca nera" continuano ad essere prodotti, ma nel contempo appaiono quelli decorati con righe parallele bianche, intersecate da altre righe parallele bianche.

Il commercio tra Alto e Basso Egitto risale a questo periodo, come i nuovi reperti dimostrano. Un vaso di pietra proveniente dal nord è stato rinvenuto ad el-Amra, ed il rame, non presente in Egitto, fu presumibilmente importato dal Sinai, o forse dalla Nubia. Anche l'ossidiana[3] e l'oro furono importati dalla Nubia in questo periodo. Fiorì anche il commercio con le oasi.[3]

In questo periodo furono anche introdotte innovazioni, come la costruzione di edifici in mattoni di fango, per cui è famoso il periodo gerzeano, il che dimostra la continuità culturale. Non si trattò però di utilizzi su larga scala, come invece avvenne in seguito.[4] Anche le tavolozze o palette cosmetiche ovali e teriomorfe apparvero in questo periodo. Lo stile artigianale era però molto rudimentale, e in questo periodo non sono ancora presenti i bassorilievi che resero poi famosa questa cultura.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ian Shaw (a cura di), The Oxford History of Ancient Egypt, Oxford University Press, 2000, p. 479, ISBN 0-19-815034-2.
  2. ^ Natale Barca, Sovrani predinastici egizi, pag.102
  3. ^ a b c Grimal, Nicolas. A History of Ancient Egypt. p.28. Librairie Arthème Fayard, 1988
  4. ^ Redford, Donald B. Egypt, Canaan, and Israel in Ancient Times. (Princeton: University Press, 1992), p. 7.
  5. ^ Gardiner, Alan, Egypt of the Pharaohs (Oxford: University Press, 1964), p. 393.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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