Nando Gazzolo

Nando Gazzolo nel 1981

Nando Gazzolo, ufficialmente Ferdinando Gazzolo (Savona, 16 ottobre 1928Nepi, 16 novembre 2015), è stato un attore e doppiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laura Solari e Nando Gazzolo nella commedia di Vittorio Calvino Ancora addio (1956)

Figlio dell'attore e doppiatore Lauro Gazzolo e dell'annunciatrice radiofonica Aida Ottaviani Piccolo, era fratellastro maggiore dell'attore Virginio Gazzolo e padre di tre figli, uno dei quali è l'attore Matteo Gazzolo.

Dopo il suo esordio alla radio debutta in teatro a vent'anni, nel 1948, con Antonio Gandusio e raggiunge il successo nell'Antonio e Cleopatra allestito da Renzo Ricci nel 1951.

Nel 1954 interpreta Orazio nell'Amleto, messo in scena da Vittorio Gassman e Luigi Squarzina con il Teatro d'Arte Italiano. Oltre che nel teatro, dalla metà degli anni cinquanta lavora per il doppiaggio e negli anni seguenti intraprende una brillante carriera televisiva. Con la televisione conquista una più vasta popolarità legando il suo volto e la sua straordinaria voce all'interpretazione di numerosi sceneggiati quali Capitan Fracassa nel 1958, La cittadella nel 1964 e La fiera della vanità nel 1967, diretti da Anton Giulio Majano.

L'esordio nel cinema è nel 1961 con il film storico Costantino il Grande, cui seguiranno altri ruoli cinematografici. Intenso è il lavoro nel doppiaggio cinematografico, in cui presta la propria voce ad interpreti prestigiosi come David Niven, Michael Caine, Frank Sinatra, Yul Brynner, Marlon Brando, Robert Duvall, Donald Sutherland, Laurence Olivier, Clint Eastwood, Louis Jourdan, Henry Fonda e altri. Nel 1963 è la voce narrante de Il mulino del Po, sceneggiato televisivo di Sandro Bolchi.

Nel 1968 è il protagonista della miniserie televisiva italiana Sherlock Holmes. Nel 1971 è Thomas nello sceneggiato I Buddenbrook di Thomas Mann, con la regia di Edmo Fenoglio.

Negli anni settanta ha partecipato al famoso programma televisivo pubblicitario Carosello in tre serie: prestando la sua voce nell'episodio pubblicitario a favore del Gruppo Finanziario Tessile, tra il 1972 e il 1976; negli episodi Poesie di tutti i tempi e poi Tradizione cliente, andati in onda in più cicli tra il 1965 e il 1976, per pubblicizzare l'Amaretto di Saronno dell'Illva, e ne Il primo anno di vita (voce) per il biscotto Plasmon, nel 1970.[1]

Negli anni ottanta partecipa come narratore ai Raccontastorie, raccolta di fiabe per bambini lette da attori e doppiatori italiani. Inoltre, lavorò alla TV su Telemontecarlo per il documentario La pesca.

Parallelamente al suo lavoro in televisione ha continuato a recitare in palcoscenico in un repertorio di teatro soprattutto classico, diretto da registi come Walter Pagliaro, Mario Ferrero, Dario Fo, Orazio Costa, Gabriele Lavia, Giorgio Albertazzi e Sandro Sequi. Tra gli allestimenti teatrali memorabile (ma contrastato) quello nel 1976 della commedia di Dario Fo Chi ruba un piede è fortunato in amore.

Oltre alle pièce teatrali, ha letto opere di poeti come D'Annunzio, García Lorca, Leopardi, Neruda, Montale, Pascoli, Pasolini, Quasimodo, Saba, Ungaretti. Dal 2002 lavora alla realizzazione di una collana di CD contenente una vasta selezione di brani di prosa e poesia. Tra gli ultimi lavori a teatro, Sul lago dorato di Ernest Thompson nel 2003, Servo di scena di Ronald Harwood nel 2006 e Il burbero benefico di Goldoni nel 2007.

Nando Gazzolo muore il 16 novembre 2015 in una clinica di Nepi, dove era degente da una settimana, all'età di 87 anni. «Gazzolo era ricoverato - spiega la famiglia - per il complessivo aggravarsi delle condizioni in seguito anche a una frattura del femore di cinque anni fa».[2] Riposa al cimitero di Riano.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Nando Gazzolo nel 1974

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Animazione[modifica | modifica wikitesto]

Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

  • 1971 - Solzenicyn e le nuove voci della Russia
  • 1973 - Palermo racconta (con Corrado Demofonti)

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1969 - Di notte/Nachts (Di notte) (split con Roland W.)
  • 1970 - Quando si ama/Per Elisa (split con Fritz Weber)
  • 1971 - Dimmi ancora "Ti voglio bene"/La bamba (split con Cesco Anselmo e la sua Orchestra)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN311641597 · ISNI (EN0000 0004 5310 679X · SBN LO1V254996 · GND (DE1061634604 · WorldCat Identities (ENviaf-311641597