Nagasaki

Nagasaki
città
Nagasaki-shi
Nagasaki – Stemma
Nagasaki – Bandiera
Nagasaki – Veduta
Nagasaki – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera del Giappone Giappone
RegioneKyūshū
Prefettura Nagasaki
SottoprefetturaNon presente
DistrettoNon presente
Amministrazione
SindacoTomihisa Taue
Territorio
Coordinate32°44′58″N 129°52′36″E / 32.749444°N 129.876667°E32.749444; 129.876667 (Nagasaki)
Altitudine105 m s.l.m.
Superficie406,36 km²
Abitanti446 007 (1-01-2009)
Densità1 097,57 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale42201-1
Prefisso95
Fuso orarioUTC+9
Cartografia
Mappa di localizzazione: Giappone
Nagasaki
Nagasaki
Nagasaki – Mappa
Nagasaki – Mappa
Sito istituzionale

Nagasaki (AFI: /naɡaˈzaki/[1]; in giapponese 長崎市?, Nagasaki-shi, "Città di Nagasaki", ascolta, letteralmente "piccola penisola allungata") è una città giapponese capoluogo dell'omonima prefettura, situata sulla costa sud-occidentale della grande isola di Kyūshū.

Fu teatro del secondo bombardamento atomico (tre giorni dopo Hiroshima) inferto dagli Stati Uniti d'America al Giappone sul finire della seconda guerra mondiale, il 9 agosto 1945, che portò alla resa meno di un mese dopo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Nagasaki si estende al centro di una lunga baia, che rappresenta il miglior porto naturale dell'isola di Kyūshū, situata nel sud del Giappone. La città dà anche il nome alla più estesa Penisola e Prefettura, che comprende altre località, la cui più importante rimane la Penisola e città di Shimabara, situata più a est.
A nord (distretto di Nishisonogi), Nagasaki confina con la cittadina costiera di Nagayo, che si affaccia sulla baia di Ōmura.
A ovest invece, la città si affaccia sulla baia di Sumo-nada, che prosegue verso sud, puntando verso il Mar Cinese Orientale. Qui si trovano anche i parchi naturali della penisola di Nomozaki (a sud-ovest) e quello di Nomohanto, nell'isola di Kaba.
Il centro residenziale e commerciale di Nagasaki si affaccia sulla frastagliata insenatura portuale, dove sfocia il fiume Urakami, in un avvallamento circondato da monti, tra cui il Kazaghiva, Ontake, Kotonoodake, Kokuzo, Hachiro, etc. La forte irregolarità della costa permette anche la presenza di molte isole, quali, ad esempio, Kami-soshiki, Shimo-Koshiki a ovest, Shimoshima e Ueshima a sud. Più a est, la città è tagliata dal fiume Hachiro. L'area più densamente edificata è limitata dalla conformazione territoriale a circa 6 km quadrati.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il nucleo più antico di Nagasaki si sviluppò nella parte occidentale della penisola, a partire dall'XI secolo circa, da un villaggio anticamente chiamato Fukaeno-ura, essenzialmente basato sulla pesca. Rapidamente divenne un riferimento portuale per l'isola, tanto da espandersi anche nell'entroterra, coi nomi di Tama-no-ura e Nigitatsu. Durante il periodo Kamakura (XIII secolo), la cittadina fu poi infeudata all'omonima famiglia Nagasaki, che in giapponese vuol dire piccola penisola allungata, ma, già nel 1568, il Daimyō Ōmura Sumitada, convertitosi dallo shintoismo al cristianesimo, la aprì al commercio con il Portogallo (periodo del commercio Nanban), rendendola così un porto a livello internazionale, pertanto divenne la città che risentì maggiormente dell'influenza europea e cattolica nel Giappone medievale.

Con l'ascesa al potere dell'imperatore militare Toyotomi Hideyoshi, che mal tollerava l'arrivo dei cristiani, Nagasaki fu teatro dell'uccisione dei famosi Ventisei santi martiri, il 5 febbraio 1597. Proibito il cristianesimo negli anni successivi, Nagasaki divenne ancora teatro della nota "Rivolta di Shimabara", avvenuta nel 1637. A seguito della repressione di quel periodo molti cristiani si diedero alla clandestinità e la regione di Nagasaki divenne la principale area di diffusione dei kakure kirishitan, come testimoniano i molti siti cristiani nascosti dell'area.

Il "fungo atomico" di Nagasaki.

Il commercio portuale di Nagasaki con l'Europa (soprattutto Paesi Bassi e Inghilterra), ritornò fiorente lungo tutto il XVII secolo, grazie ad accordi commerciali internazionali non influenzati dalle fedi religiose, questo almeno alla Restaurazione Meiji (1867), che riaprì totalmente alle libertà religiose, e fece di Nagasaki il centro del cattolicesimo giapponese. A partire dallo stesso periodo, la città subì un importante slancio economico, soprattutto industriale, chimico e siderurgico. Le principali zone industriali si insediarono quindi sulla costa orientale e nella valle del fiume Urakami, mentre le aree residenziali si estesero sulle colline.

Pianta della città prima e dopo l'esplosione della bomba atomica.

Nella prima metà del XX secolo, la città ospitò numerose fabbriche di armi e le acciaierie della Mitsubishi[2]. Per questo motivo, sul finire della seconda guerra mondiale, la città fu scelta dagli Stati Uniti d'America (Operazione Manhattan) come bersaglio della seconda bomba atomica, il 9 agosto 1945, a tre giorni dal bombardamento atomico di Hiroshima, 400 km più a nord-est. Tuttavia, Nagasaki fu scelta soltanto all'ultimo momento, poiché, a causa delle cattive condizioni meteorologiche, fu scartata, come obiettivo, la prima candidata città di Kitakyūshū-Kokura[3], anch'essa ricca di fabbriche.

Lo stesso argomento in dettaglio: Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.

A causa del fatto che la zona industriale di Nagasaki si trovava a circa 4 km a ovest dal nucleo urbano, le vittime civili del bombardamento, pur numerose, furono inferiori rispetto a Hiroshima. Sempre grazie al fatto dell'utilizzo di un modesto quantitativo di plutonio utilizzato per l'esplosione nucleare (poco più di 6 kg), l'inquinamento nucleare successivo fu limitato, permettendo così una rapida ricostruzione della città, a partire dal 1949 circa.
La ricostruzione della città fu nuovamente improntata più sull'economia commerciale portuale che sullo sviluppo industriale. Furono ricostruiti i templi buddisti e shintoisti, quindi nuove chiese cattoliche, mentre furono lasciate alcune macerie e piccoli monumenti come memoria storica della bomba, il più importante il santuario di Sannō Jinja.
A partire dagli anni sessanta circa, la città ebbe una nuova forte espansione urbana e demografica; nel 2005, alcune cittadine della prima cintura di Nagasaki furono inglobate amministrativamente nella città stessa.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Sōfuku-ji
tempio zen della scuola Ōbaku, fa parte dei monumenti storici giapponesi.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2007 la popolazione risultava di 448.965 abitanti e il territorio occupato in totale di 406,36 km quadrati, facendone una città di notevoli dimensioni, in proporzione alla densità di popolazione, secondo i parametri giapponesi.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Nagasaki nei media[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Nagasaki", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  2. ^ http://www.ibiblio.org/hyperwar/AAF/V/AAF-V-23.html#page744 foto aeree delle fabbriche Mistubishi a pag 745 dopo l'incursione
  3. ^ Copia archiviata, su lastampa.it. URL consultato il 17 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2017).
  4. ^ Città gemellate con Oporto, su cm-porto.pt. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2011).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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