Nafta

Disambiguazione – Se stai cercando il carburante impropriamente chiamato "nafta", vedi Gasolio.
Disambiguazione – Se stai cercando l'accordo commerciale noto come NAFTA, vedi Accordo nordamericano per il libero scambio.
Disambiguazione – Se stai cercando il club calcistico sloveno, vedi Nogometni Klub Nafta Lendava.

Le nafte sono miscele di idrocarburi caratterizzate da bassa volatilità. Sono usate come combustibile nei motori a ciclo Diesel e ciclo Sabathé.

In altre lingue la parola può essere utilizzata anche per indicare una classe più ampia di derivati del petrolio o addirittura lo stesso petrolio grezzo.

Spesso il termine nafta è intercambiato impropriamente con quello di gasolio, da cui si distingue per il tipo di raffinazione e quindi per le relative caratteristiche chimiche.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

La parola, attraverso il francese naphte e il latino naphtha[1], deriva dal greco νάφθας náphthas o νάφθα náphtha che indicava un tipo di combustibile volatile (petrolio)[2]. L'origine più probabile della parola è l'avestico napta-[3] (persiano näft, arabo nafṭ[1]) "umido"[2], forse imparentato anche con il latino Neptūnus[2].

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Le nafte si distinguono in:

  • le nafte leggere o gasoli (numero di cetano compreso tra 40 e 75[4])
  • le nafte semidense (fuel oil, diesel oil)[senza fonte]
  • le nafte nere pesanti (per generatori di vapore e impianti termici).

Le nafte e le benzine costituiscono le due grandi classi in cui vengono raggruppati i combustibili liquidi utilizzati nei motori a combustione interna; la prima utilizzata particolarmente nei motori Diesel, la seconda nei motori ad accensione comandata. Le due classi si distinguono essenzialmente per le loro caratteristiche di volatilità.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Le nafte leggere hanno mediamente un minor peso molecolare (e quindi un minore peso specifico).

Il potere calorifico inferiore è compreso fra 40,2 MJ/kg per le nafte pesanti e 42,7 MJ/kg per il gasolio.

La temperatura di accensione spontanea è compresa tra i 280 °C e i 450 °C.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Le nafte provengono dalla distillazione frazionata del petrolio grezzo.

Infatti dall'olio minerale grezzo distillano:

  • prima dei 70 °C circa gli eteri di petrolio (densità 0,65 ~ 0,70);
  • sotto i 180 °C i vari tipi di benzine;
  • fra i 180 °C e i 280 °C circa il cherosene;
  • tra i 280 °C e 370 °C le nafte da motore;
  • infine con la distillazione sotto vuoto delle frazioni pesanti si ottengono gli olii lubrificanti

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Carlo Battisti, Giovanni Alessio, Dizionario etimologico italiano, Firenze, Barbera, 1950-57.
  2. ^ a b c Guglielmo Gemoll, Vocabolario greco italiano, Firenze, Sandron, 1964.
  3. ^ Franco Montanari, Vocabolario della lingua greca, Torino, Loescher, 1995.
  4. ^ Domenico Lucchesi. Corso di tecnica automobilistica, Volume 1. Hoepli editore, 1988. ISBN 978-88-203-1493-4. pag. 24.

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