My Name Is Albert Ayler

My Name Is Albert Ayler è un album discografico del sassofonista jazz Albert Ayler, pubblicato nel 1964 dall'etichetta Debut Records.^[1] Si tratta dell'album di debutto ufficiale del sassofonista.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Il materiale presente sul disco proviene da una session incisa per la stazione radiofonica di Copenaghen nel 1963, dove Ayler suonò insieme a una sezione ritmica scandinava comprendente il sedicenne Niels-Henning Ørsted Pedersen al contrabbasso. Dopo un'introduzione parlata ad opera di Ayler, il sassofonista imbraccia il sax soprano per una stralunata versione del classico Bye Bye Blackbird. In tutto il resto dell'album, Ayler suona il sax tenore, interpretando standard come Summertime, Billie's Bounce, On Green Dolphin Street, e un brano originale scritto di suo pugno, C.T., della durata di dodici minuti.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

A questa voce o sezione va aggiunto il template {{Tracce}}

Puoi aggiungere e riempire il template secondo le istruzioni e poi rimuovere questo avviso. Se non sei in grado di riempirlo in buona parte, non fare nulla; non inserire template vuoti.

1. Introduction by Albert Ayler - 1:15
2. Bye Bye Blackbird (Mort Dixon/Ray Henderson) - 7:19
3. Billie's Bounce (Charlie Parker) - 5:59
4. Summertime (George Gershwin/Ira Gershwin/DuBose Heyward) - 8:46
5. On Green Dolphin Street (Bronislaw Kaper/Ned Washington) - 9:05
6. C.T. (Albert Ayler) - 12:01

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Musicisti[modifica | modifica wikitesto]

• Albert Ayler: sassofono tenore, sassofono soprano (traccia 2)
• Ronnie Gardiner: batteria
• Niels Brondsted: pianoforte
• Niels-Henning Ørsted Pedersen: contrabbasso

Crediti[modifica | modifica wikitesto]

• Erik Wiedemann: note interne
• Malcolm Walker: design
• Nina Aea: design copertina

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

• (EN) My Name Is Albert Ayler, su Discogs, Zink Media.
• (EN) My Name Is Albert Ayler, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.

Portale Jazz: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di jazz