Museo civico di Cerchio

Museo Civico di Cerchio
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCerchio
IndirizzoPiazza Sandro Pertini
Coordinate42°03′49.89″N 13°36′01.05″E / 42.063858°N 13.600291°E42.063858; 13.600291
Caratteristiche
TipoArte sacra, etnografico
Apertura1986
Visitatori500 (2022)
Sito web

Il Museo civico di Cerchio, già Museo di Arte Sacra, è un museo situato nell'omonimo comune abruzzese. Con i suoi 900 m² è uno degli spazi museali più grandi della Marsica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia del museo inizia dopo il terremoto del 1915: la volta della chiesa della Madonna delle Grazie crollò e si procedette al restauro; durante questo, si accatastarono in alcuni locali della chiesa opere provenienti dalla stessa chiesa e da altri edifici di culto cittadini. Nei locali situati accanto alla chiesa madre di Santa Maria delle Grazie, un tempo sede di un convento degli agostiniani scalzi, una parte venne riservata a casa del priore, mentre l'altra ospitò il museo di arte sacra. Al termine della seconda guerra mondiale, nei locali liberati vennero ospitate le collezioni degli argenti e del costume, mentre nel chiostro fu allestito il museo delle tradizioni contadine e pastorali.

Il museo civico, voluto dallo storico Fiorenzo Amiconi e istituito ufficialmente il 21 ottobre 1986, è ospitato in sei sale. Le opere raccolte spaziano all'incirca dal XIV al XIX secolo. Nel 1990 lo spazio museale interno venne ampliato con la sezione etnografica e della civiltà contadina e pastorale e successivamente con quella riservata alla Repubblica Italiana[1][2].

Lo spazio museale chiuso per un periodo dopo il terremoto dell'Aquila del 2009 è stato restaurato e riaperto il primo settembre 2018[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Sala 1
  • Madonna con Bambino (XIX sec.)
  • San Taddeo (XVIII sec.)
  • Natività (Marcus Antonius,XVI sec.)
  • Santo (XVIII sec.)
  • Madonna del Carmine (1646?)
  • Madonna della Cintola e Santi (XVII-XVIII sec.)
  • San Nicola (1763)
Sala 2
  • San Carlo Borromeo (XVIII sec.)
  • San Rocco (Paolo De Matteis, XVII sec. circa)
  • Santa Chiara di Montefalco (XVIII sec.)
  • S.Gregorio magno e Maria SS. (XVIII sec.)
  • statua della Madonna addolorata (XIX sec.)
  • scultura Cristo Deposto (XVIII-XIX sec.)
Sala 3
  • Pianoforte (XIX sec.)
  • Madonna del Carmine (XVIII sec.)
  • busto di San Vincenzo Ferrer (XIX sec.)
  • Sant'Elena (XIX sec.)
  • Immacolata Concezione (XIX sec.)
  • statua di S.Emidio (XVIII sec.)
  • San Fulgenzio (XVIII sec.)
Sala 4
  • Sacra Famiglia e Angeli (XVIII sec.)
  • Sacra Famiglia (XVII-XVIII sec.)
  • Martirio dei SS.Giovanni e Paolo patroni [Franciscus Septi, (Ercole Setti), 1612]
  • sculture di SS.Giovanni e Paolo (XVIII sec.)
Sala 5
  • scultura S.Francesco di Paola (XIX sec.)
  • Madonna delle Grazie (XIX sec.)
  • S.Filomena (XIX sec.)
  • Madonna del Carmine (XIX sec.)
  • Bolla Indulgentarium (XIV-XV sec.)
  • Bolla (1610)
  • Bolla della Confraternita SS Sacramento (1542)
Sala 6
  • Antifonario (XIII sec.)
  • Antifonario (XIII-XIV sec.)
  • Tabernacolo (Giovanni Feneziani, 1903)
  • Tabernacolo (XVIII-XIX sec.)
  • Tabernacolo (XVIII-XIX sec.)
  • Tabernacolo dorato (Giovanni Feneziani, 1903 c.)
  • Reliquario policromo dorato (XVIII sec.)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Museo civico e di arte sacra Cerchio, su ecnabruzzo.countryeurope.net, EcnAbruzzo (countryeurope.net) (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  2. ^ Museo civico di Cerchio, su cult.riqua.eu (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  3. ^ Kristin Santucci, Cerchio si alza il sipario.., su infomedianews.it, Info Media News, 30 agosto 2018. URL consultato il 26 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2019).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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