Murashu

La casata dei Murashu è stata una famiglia di banchieri, le cui vicende vennero alla luce tramite ritrovamenti archeologici risalenti alla fine del XIX secolo. La famiglia visse durante il V secolo a.C. a Nippur, sotto l'Impero achemenide, partecipando a diverse attività economiche.[1]

Gentilizio[modifica | modifica wikitesto]

Sia Murašû che Murashu significano gatto selvatico. Le parole sono traslitterate da mu-ra-šu-ú, come originariamente scritte in caratteri cuneiformi sillabici. La casa prende il nome dal capofamiglia.[2][3][4][5][6]

Testimonianze archeologiche[modifica | modifica wikitesto]

Gran parte delle testimonianze archeologiche sulla famiglia proviene da una casa a Nippur, più precisamente all'interno dei resti di una stanza di venti metri per dieci dell'edificio. Inizialmente fu scoperta nel 1893 durante la terza spedizione dell'Università della Pennsylvania presso il sito di Nippur, all'epoca diretta da John Henry Haynes. Conosciuti oggi come l'archivio Murashu, questi resti consistono in tavolette di argilla, 879 in totale (ammontanti a 879 secondo Provan, Long, Longman 2005; 835 secondo Greenfield, Paul, Stone, Pinnick 2001; 800 secondo van De Mieroop 1999; e 650 secondo Schramm 1995) scritte nelle due lingue allora più diffuse: aramaico e accadico. L'archivio comprende 657 diversi tipi di sigilli impressi (Bregstein).[7][8][9][10][11][12][13][14][15][16][17][18][19]

Tavolette di Murashu[modifica | modifica wikitesto]

Le tavolette di Murashu forniscono uno sguardo sulla la vita per dei discendenti ebrei dell'esilio e della prigionia babilonese del V secolo. Dopo che il re persiano Ciro il Grande conquistò Babilonia nel 539 a.C., permise e aiutò a finanziare il ritorno degli ebrei in Giudea con l'editto di Ciro nel 538. Le tavolette di Murashu risalgono a questo periodo, dopo che agli ebrei fu permesso di tornare in Giudea. Il fatto che la banca "Murashu & Sons" facesse affari con ebrei che decisero di rimanere a Nippur piuttosto che tornare in Giudea suggerisce che la vita a Nippur controllata dai persiani fosse almeno in qualche modo tollerabile per gli ebrei.[20]

Le tavolette parlano di uno di questi ebrei, Udarna, figlio di Rahim-ili. Parte della proprietà di Udarna fu rubata da suo fratello e suo nipote. Per tentare di riottenere la sua proprietà, Udarna presentò la sua denuncia a Bel-nadin-shumu, uno dei figli dei "Murashu & Sons". A Udarna venne restituita la sua proprietà. Inoltre, non vennero mosse accuse contro suo fratello o suo nipote. Le parti in causa convennero, inoltre, che nessun discendente di Udarna avrebbe mai intentato una causa contro il fratello o il nipote di Udarna o la loro prole.[21] La clausola che proibisce qualsiasi causa intentata contro il fratello e il nipote di Udarna o le generazioni successive, fu apparentemente implementata per prevenire una faida che avrebbe potuto durare generazioni.

In particolare, i nomi ebraici contenuti nelle tavolette che iniziano con יהו (Yod Heh Waw) sono tutti scritti "Yahu-" e mai "Yeho". Questa testimonianza dei documenti Murashu corrisponde quindi a quella di altre fonti: dopo l'Esilio la forma ordinaria del nome divino usata come elemento teoforico iniziale era yahu.[22][23]

Attività bancarie[modifica | modifica wikitesto]

H.V. Hilprecht considera il gruppo ("società") come banchieri e broker, impegnati in operazioni di prestito di denaro e commercio nella Babilonia meridionale e centrale per un periodo di 50 anni dalla fine del V secolo (Dandamaev, Lukonin, Kohl).[7][24]

Tre generazioni della famiglia sono attestate nei documenti di Nippur. Gli archivi (documentazione "legale") includono questioni riguardanti i meno abbienti di Nippur che vivevano nelle aree esterne della città, ma anche gli interessi sia dei reali (l'affitto dei campi - Dandamaev, Lukonin, Kohl ) che di quelli ad essi associati, partecipando come funzionari all'interno del loro patrimonio. I manufatti sono databili al tempo del regno dei re Artaserse I e Dario II, (altrimenti datati 465, 464 o 455 a 404 o 403 a.C.).[7][25][26][27][28][29][30][31][32]

L'attività principale della famiglia era la gestione di feudi e terreni, con membri attivi principalmente come creditori per i lavoratori delle imprese agricole, nel prestito e nella fornitura di attrezzature, sementi, irrigazione e animali per questo scopo, a persone tra cui ebrei. L'archivio fornisce informazioni sull'interazione e gli accordi con 100 famiglie ebree. La famiglia impiegava più di 60 agenti. La casa affittava appezzamenti di terreno di proprietà di funzionari pubblici (23 funzionari dell'alta corte) e guerrieri (le cosiddette "blow-lands", "horse-lands" e "chariot-lands") trasferendo i pagamenti dell'affitto e anche le successive tasse alla famiglia reale. Il governo usava la famiglia ai fini della riscossione delle tasse sulla terra (harāka [OP]) (le tasse riscosse dalla famiglia). La famiglia aveva rapporti con 2500 individui separati, almeno come evidenziato dal documento d'archivio, quando Schniedewind afferma che questo include in totale un "... onomasticon di circa 2500 nomi. . ." .[7][33][34][35][36][37][38][39][40][41][42][43][44][45][46][47][48]

La famiglia non aveva alcun ruolo nel cambio estero (commercio internazionale). Sebbene i membri si siano recati a Susa (in Elam, a circa 200 chilometri di distanza) dove sono rimasti per mesi coinvolti in attività finanziarie.[7][49][50][51][52][53]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ è un riferimento secondario consultato il 31/07/2012 che mostra una veduta dalla ziggurat di Nippur, a pagina 17 di Early Mesopotamia: Society and Economy at the Dawn of History by N. Postgate 1994
  2. ^ MW Stopler referenced 24. in DI Block & D Bodi - The Book of Ezekiel and the Poem of Erra - Saint-Paul publishing, 1991 ISBN 3525537360 Retrieved 2012-07-28
  3. ^ K Moore, D Lewis - The Origins of Globalization - Taylor & Francis, 16 Apr 2009 ISBN 0415805988 Retrieved 2012-07-28
  4. ^ B Sass, J Marzahn - Aramaic and Figural Stamp Impressions on Bricks of the Sixth Century B.C. from Babylon Otto Harrassowitz Verlag, 2010 ISBN 3447061847 Retrieved 2012-07-28
  5. ^ M Coogan - The Biblical Archaeologist Vol. 37, No. 1 (Mar., 1974), pp. 6-12 Retrieved 2012-07-28
  6. ^ The Culture And Social Institutions Of Ancient Iran., ISBN 0521611911.
  7. ^ a b c d e ISBN 0521611911, https://books.google.com/books?id=g7N74BFaC90C&pg=PA217. MA Dandamaev; VG Lukonin; PL Kohl (2004-11-11). The Culture And Social Institutions Of Ancient Iran. Cambridge University Press, 11 Nov 2004. ISBN 0521611911. Retrieved 2012-07-28.
  8. ^ DG Brinton. DG Brinton, Review of Business Documents of Murashu Sons, of Nippur by HV Hilprecht, - American Anthropologist Vol. 11, No. 7, Jul., 1898, JSTOR 658414.
  9. ^ "1893" originally sourced at EC Erickson - Retrieved 2012-07-30
  10. ^ LB Bregstein - repository AAI9413807 - upenn - Retrieved 2012-07-30
  11. ^ library.upenn Retrieved 2012-07-30
  12. ^ (secondary) [R Silverberg ed.] - - University of Nebraska Press, 28 Jul 1997 ISBN 0803292473 Retrieved 2012-07-30
  13. ^ DI Block - The Book of Ezekiel: Chapters 1-24 - Wm. B. Eerdmans Publishing, 1997 ISBN 0802825354 Retrieved 2012-07-28
  14. ^ ("clay") G Leick - The Babylonian world (page 120) Routledge 2007 ISBN 1134261284 Retrieved 2012-07-28
  15. ^ HV Hilprecht, ISBN 978-1108025645, https://books.google.com/books?id=cvgCKA0iRQYC&pg=PA409.
  16. ^ IW Provan, VP Long, T Longman (Robert H. Gundry - A Biblical History of Israel - Westminster John Knox Press, 2003 Retrieved 2012-07-28 ISBN 0664220908
  17. ^ WM Schniedewind - How the Bible Became a Book: The Textualization of Ancient Israel Cambridge University Press, 2005 ISBN 0521536227 Retrieved 2012-07-28
  18. ^ LB Bregstein, University of Pennsylvania
  19. ^ (secondary) A Kuhrt - page showing a drawing and description (P Briant) of a seal Routledge, 2007 - Retrieved 2012-07-29
  20. ^ 1984, pp. 48–49, ISBN 0275916081.
  21. ^ 1984, pp. 48–49, ISBN 0275916081. William W. Hallo, David B. Ruderman and Michael Stanislawski eds (1984). Heritage: Civilization and the Jews: Source Reader. New York: Praeger. pp. 48–49. ISBN 0275916081.
  22. ^ A.H. Sayce, Bihlical Archaeology and the Higher Criticism, in The Expository Times, vol. 3, n. 1, ottobre 1891, pp. 15–17, DOI:10.1177/001452469100300105, ISSN 0014-5246 (WC · ACNP).
  23. ^ M.D. Coogan, Patterns in Jewish Personal Names in the Babylonian Diaspora, in Journal for the Study of Judaism, vol. 4, n. 2, 1973, pp. 183–191, DOI:10.1163/157006373x00369, ISSN 0047-2212 (WC · ACNP).
  24. ^ HV Hilprecht, ISBN 978-1108025645, https://books.google.com/books?id=cvgCKA0iRQYC&pg=PA409. HV Hilprecht (2011-02-17). The Excavations in Assyria and Babylonia. Cambridge University Press, 2011. ISBN 978-1108025645. Retrieved 2012-07-31.
  25. ^ MA Sweeney, DW Cotter, JT Walsh, C Franke - The Twelve Prophets: Micah, Nahum, Habakkuk, Zephaniah, Haggai, Zechariah, Malachi, Volume 2 - Liturgical Press, 2000 ISBN 0814650910 Retrieved 2012-07-28
  26. ^ 2nd - WM Schniedewind
  27. ^ JP Nielsen - Sons and Descendants: A Social History of Kin Groups and Family Names in the Early Neo-Babylonian Period - ProQuest, 2008 ISBN 054956926X Retrieved 2012-07-29
  28. ^ Lewis & Boardman page 251
  29. ^ "equerry" -cambridge dictionary.org
  30. ^ M Van De Mieroop - Cuneiform Texts and the Writing of History Routledge, 8 July 1999 ISBN 0415195330 Retrieved 2012-07-28
  31. ^ SE Alcock p.94
  32. ^ B Schramm - The Opponents of Third Isaiah: Reconstructing the Cultic History of the Restoration Continuum International Publishing Group, 1995 ISBN 1850755388 Retrieved 2012-07-28
  33. ^ Mieroop
  34. ^ E Yamouchi (MW Chavalas) - Mesopotamia and the Bible Continuum International Publishing Group, 2004 ISBN 0567082318 Retrieved 2012-07-28
  35. ^ Davies, Finkelstein p.337
  36. ^ LM Wills - The Jewish Novel in the Ancient World - Cornell University Press, 1995 ISBN 0801430755 Retrieved 2012-07-28
  37. ^ A Mein - Ezekiel And the Ethics of Exile - Oxford University Press, 23 Feb 2006 ISBN 019929139X Retrieved 2012-07-28
  38. ^ M Price May 12, 2000 this is presumed a fact from the 13th paragraph stating - " ... In the fifth century BC, in Nippur documents, 100 such Jewish families are identified... "
  39. ^ M Price Archiviato il 3 settembre 2012 in Internet Archive. - A brief history of Iranian Jews Archiviato l'8 marzo 2017 in Internet Archive. iranonline Retrieved 2012-07-31
  40. ^ SE Alcock - Empires: Perspectives from Archaeology and History Cambridge University Press, 2001 ISBN 0521770203 Retrieved 2012-07-28
  41. ^ DM Lewis, J Boardman - The Cambridge Ancient History: The Fourth Century B.C. Cambridge University Press, 1994 ISBN 0521233488 Retrieved 2012-07-28
  42. ^ A Farazmand - Handbook of Comparative and Development Public Administration (Volume 94 of Public Administration and Public Policy) - CRC Press, 29 Jun 2001 ISBN 0824704363 Retrieved 2012-07-29
  43. ^ (secondary) MP Maidman - Nuzi Texts and Their Uses As Historical Evidence - Society of Biblical Lit, 2010 ISBN 1589832132 Retrieved 2012-07-29
  44. ^ HWM van de Sandt - Matthew and the Didache: Two Documents from the Same Jewish-Christian Milieu? - Uitgeverij Van Gorcum, 2005 ISBN 9023240774 Retrieved 2012-07-29
  45. ^ R Bieringer - The New Testament and Rabbinic Literature (Volume 136 of Journal for the study of Judaism / Supplements) Brill, 2010 ISBN 9004175881 Retrieved 2012-07-29
  46. ^ (secondary) I Gershevitch - The Cambridge History of Iran: The Median and Achaemenian periods Cambridge University Press, 1985 ISBN 0521200911 Retrieved 2012-07-29
  47. ^ IP Loken - Ezra - Xulon Press, 2007 ISBN 1604774428 Retrieved 2012-07-28
  48. ^ WM Schniedewind - Society and the Promise to David:The Reception History of 2 Samuel 7:1-17: The Reception History of 2 Samuel 7:1-17 Oxford University Press, 1999 ISBN 0195126807 Retrieved 2012-07-31
  49. ^ PL Kessler - historyfiles Retrieved 2012-07-31
  50. ^ DT Potts citing Stolper; Joannés and Dandamaev - The Archaeology of Elam: Formation and Transformation of an Ancient Iranian State Cambridge University Press, 1999 ISBN 0521564964 Retrieved 2012-07-29
  51. ^ MB Garrison, M Cool Root, CE Jones -Seals on the Persepolis fortification tablets: Volume 1, Part 1 - Oriental Institute, University of Chicago, 2001 ISBN 1885923120
  52. ^ MB Garrison, M Cool Root - Persepolis seal studies: an introduction with provisional concordances of seal numbers and associated documents on fortification tablets 1-2087 Retrieved 2012-07-29 Nederlands Instituut voor het Nabije Oosten, 1996 &
  53. ^ S Kurinsky - The eighth day: the hidden history of the Jewish contribution to civilization Jason Aronson, 1994 "Susa the gateway to India" - Retrieved 2012-07-29

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]