Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria

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I Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (in latino Congregatio Missionariorum a Sacris Cordibus Iesu et Mariae) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale pospongono al loro nome la sigla M.SS.CC.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

San Gaetano Errico, fondatore della congregazione

La congregazione fu fondata nel 1833 a Secondigliano dal sacerdote italiano Gaetano Errico (1791-1860), che eresse accanto alla chiesa dell'Addolorata un ritiro per la formazione di sacerdoti da impiegare nella predicazione delle missioni popolari e degli esercizi spirituali nell'Italia meridionale. L'opera era stata ispirata a Errico da sant'Alfonso Maria de' Liguori; Nunzio Sulprizio fu tra i primi a voler entrare nell'istituto, ma il suo stato di salute glielo impedì.[2]

I Missionari dei Sacri Cuori ricevettero il pontificio decreto di lode il 22 giugno 1838 e l'approvazione definitiva dalla Santa Sede il 7 agosto 1846; nel 1858 il re Ferdinando II di Borbone affidò loro la direzione del santuario della Madonna della Civita, presso Itri.[2]

I religiosi vennero dispersi dopo l'unità d'Italia, ma grazie all’opera di padre Pietro di Nocera, superiore generale, si ebbe una rifioritura della Congregazione, con la reintegrazione di Padri dispersi e l’ampliamento ed abbellimento della Chiesa dell’Addolorata.[3] Nel 1894 un missionario riscattò la casa madre e nel 1921 venne aperta una scuola apostolica per la formazione di nuovi religiosi, consentendo la rinascita della congregazione.[2]

Il fondatore è stato proclamato santo da papa Benedetto XVI il 12 ottobre 2008.[4]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

I religiosi dell'istituto si dedicano alla propagazione della devozione ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, al ministero sacerdotale, alle missioni interne e ad gentes, ai ritiri spirituali e agli oratori per la gioventù.[1]

Oltre che in Italia, sono presenti in Argentina, India, Indonesia, Nigeria, Slovacchia e Stati Uniti d'America;[5] la sede generalizia è presso la chiesa di Santa Maria in Publicolis a Roma.[1]

Alla fine del 2015, l'istituto contava 27 case e 141 religiosi, 90 dei quali sacerdoti.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Ann. Pont. 2017, p. 1443.
  2. ^ a b c L.M. Grande, DIP, vol. V (1978), coll. 1472-1474.
  3. ^ Missionari dei Sacri Cuori, I custodi della Madonna, su Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria. URL consultato il 21 giugno 2023.
  4. ^ Canonizzazioni e beatificazioni celebrate da Benedetto XVI, su vatican.va. URL consultato il 6 novembre 2009.
  5. ^ Missionari dei Sacri Cuori. Le nostre case, su msscc.it. URL consultato il 6-11-2009 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

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