Metal Gear Solid Touch

Metal Gear Solid Touch
videogioco
PiattaformaiOS
Data di pubblicazioneBandiera degli Stati UnitiBandiera dell'EuropaBandiera dell'Australia18 marzo 2009
Bandiera del Giappone19 marzo 2009
GenereSparatutto in terza persona
TemaFantascienza
OrigineGiappone
SviluppoKojima Productions
PubblicazioneKonami
Modalità di giocoGiocatore singolo
SerieMetal Gear
Preceduto daMetal Gear Solid 4: Guns of the Patriots
Seguito daMetal Gear Solid: Peace Walker

Metal Gear Solid Touch (メタルギアソリッド タッチ?, Metaru Gia Soriddo Tatchi) è un videogioco per iOS, appartenente alla serie Metal Gear. È stato messo in commercio il 18 marzo 2009. La versione completa, la 2.1.0, fu distribuita il 3 maggio. Il titolo è basato sul precedente Metal Gear Solid 4[1][2], di cui riprende ambientazioni e personaggi[3].

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco è diviso in diverse missioni basate sulle varie tappe di Metal Gear Solid 4, ognuna introdotta da un breve testo che riassume la storia finora. Il giocatore muove il dito sullo schermo per mirare, premendo fa fuoco e spostando le dita insieme o separatamente regola il mirino col fucile di precisione, eliminando le dita dallo schermo per nascondersi dietro un riparo ed evitare il fuoco nemico. In ogni missione sono presenti delle statue Gako e Kerotan; sparandole si recupererà salute e si otterranno armi.

L'obbiettivo della maggior parte delle missioni è quello di uccidere un certo numero di nemici, che variano dai normali soldati nemici, agli Haven Troopers e ai Gekko. Ci sono anche dei bersagli non ostili, e il giocatore verrà penalizzato se sparerà su di essi. Alcune missioni prevedono di combattere uno dei boss di Metal Gear Solid 4. Alla fine di ogni missione si otterrà un rango; più è alto, maggiori saranno i "Drebin Points", i quali possono essere usati per sbloccare alcuni extra, come i wallpaper dei personaggi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ iPhone's Metal Gear Solid to Feature Sniping, MGS4 Story
  2. ^ New Metal Gear Solid Touch Details Archiviato il 25 febbraio 2009 in Internet Archive.
  3. ^ Tutte le scaglie del serpente, in Play Generation, n. 85, Edizioni Master, novembre 2012, pp. 20-21, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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