Mauro Bernardini

Giuseppe Mauro Bernardini (Cutigliano, 6 novembre 1776Firenze, 16 marzo 1844) è stato un letterato e religioso italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Appartenente all'ordine dei padri scolopi, rettore delle Scuole Pie di Firenze, Mauro Bernardini fu nominato dal granduca di Toscana Ferdinando III "Regio censore e revisore per la stampa del granducato", incarico che mantenne per trent'anni, anche sotto il granduca Leopoldo II.

Mite per carattere, «in bella fama di liberalità d'animo»[1], padre Mauro Bernardini non ebbe molte occasioni di operare e molti esponenti della cultura italiana del tempo, perseguitati o che non trovavano l'ambiente ideale in patria, poterono trovare asilo in Toscana, come accadde a Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni, Guglielmo Pepe, Niccolò Tommaseo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aa.Vv., Epistolario (1819-1866): 1819-1840, Volume 1 di Epistolario (1819-1866), Massimo d'Azeglio, Georges Virlogeux, Editore Centro Studi Piemontesi, Torino 1987, p. 382 n.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Geremia Barsottini, Elogio funebre del padre Mauro Bernardini, Tip. Calasanziana, Firenze 1884
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