Maurizio Ganz

Maurizio Ganz
Maurizio Ganz all'Inter nel 1995
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 174 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1º luglio 2007 - giocatore
Carriera
Giovanili
1985-1986Sampdoria
Squadre di club1
1986-1988Sampdoria13 (0)
1988-1989Monza33 (9)
1989-1990Parma32 (5)
1990-1992Brescia70 (29)
1992-1995Atalanta76 (37)
1995-1997Inter68 (26)
1997-1999Milan40 (9)
1999-2000Venezia19 (8)
2000-2001Atalanta24 (5)
2001-2002Fiorentina15 (2)
2002-2004Ancona54 (14)
2004-2005Modena31 (4)
2005-2006Lugano23 (11)
2006-2007Pro Vercelli26 (10)
Carriera da allenatore
2007-2008Masseroni M.Giovanili
2008-2012Bandiera non conosciuta Aldini BarivieraAllievi
2012-2013VareseBerretti
2013-2014VaresePrimavera
2014-2016Ascona
2016-2017Bustese
2017-2018Ascona
2018-2019Taverne
2019-2023MilanFemminile
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Maurizio Ganz (Tolmezzo, 13 ottobre 1968) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È padre di Simone, anch'egli calciatore professionista, e di Lisa.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi, Atalanta[modifica | modifica wikitesto]
Ganz in azione all'Atalanta nel campionato di Serie A 1992-1993, in una partita contro il Milan.

Esordisce nella Sampdoria il 14 settembre 1986, diciassettenne, dopo essere cresciuto nelle giovanili blucerchiate. Nella stagione 1988-1989 gioca con il Monza in Serie B, passando poi al Parma e al Brescia, dove rimane due stagioni vincendo con 19 gol il titolo di capocannoniere della Serie B 1991-1992.

Nell'estate del 1992 si trasferisce a Bergamo all'Atalanta. Con la maglia della squadra bergamasca disputa due campionati di Serie A e uno, l'ultimo, di Serie B.

Inter[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il campionato di Serie B 1994-1995 viene acquistato per 8,03 miliardi di lire dall'Inter,[1] squadra in cui disputa due stagioni segnando 13 gol nella prima e 11 nella seconda.[2] Segna anche 10 gol in 16 partite nelle coppe europee (vincendo la classifica marcatori della Coppa UEFA nell'edizione 1996-1997[3]) e 3 gol in 14 partite in Coppa Italia che gli valgono il soprannome El segna semper lu (in italiano "Segna sempre lui").[4]

Milan[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 1997 la società di Massimo Moratti lo cede ai cugini del Milan per 1,5 miliardi di lire più la seconda metà del cartellino di Moriero (già passato all'Inter – sia pur in comproprietà – durante la sessione di calciomercato estiva).[5] Pochi giorni dopo segna uno dei 5 gol con cui i rossoneri travolgono l'Inter nel derby d'andata dei quarti di finale di Coppa Italia (partita vinta dal Milan per 5-0).[6]

L'anno successivo vince lo scudetto sotto la guida di Alberto Zaccheroni, segnando 5 gol in 20 partite di campionato, tutti decisivi per la conquista del titolo in volata sulla Lazio. Tra questi uno nella vittoria sul Parma - dove in contropiede salta i due futuri campioni del mondo Fabio Cannavaro e Gianluigi Buffon -, uno contro la Sampdoria, con deviazione determinante di Castellini al 4' di recupero, e il sofferto pareggio ottenuto a Piacenza sempre allo scadere.

Venezia, Atalanta, Fiorentina e Ancona[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 1999, in Milan-Atalanta 3-0 di Coppa Italia, disputa la sua ultima partita in rossonero. La voglia di giocare costantemente lo porta a lasciare il Milan per passare al Venezia.[7] In laguna viene impiegato in maniera più continua, e totalizza 8 gol in 19 partite.

Tenterà poi nuovamente l'avventura bergamasca, ma senza il successo della prima volta (2000-2001, con 5 gol in 24 partite). Nell'ottobre 2001 passa alla Fiorentina,[8] con cui segna 2 gol in 15 partite.

Nel 2003 torna a giocare fra i cadetti e con 11 gol contribuisce alla riconquista della Serie A dell'Ancona,[9] però nel successivo torneo 2003-2004 la squadra subisce un'immediata retrocessione.

Fine carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il campionato 2004-2005 disputato fra le file del Modena si trasferisce in Svizzera, nel campionato di Challenge League, fra le file del Lugano.[10] In Svizzera realizza 11 marcature in campionato.

A 38 anni torna in Italia, giocando il campionato 2006-2007 nella Pro Vercelli, iscritta al campionato di Serie C2 - girone A,[11] con la quale conquista l'ottavo posto in campionato e, con le ultime 10 reti, termina la carriera.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1993 è stato convocato per due volte da Arrigo Sacchi in nazionale, senza però essere schierato.[12]

Ha partecipato nelle file della Padania alle edizioni 2009 e 2010 della Viva World Cup, campionato mondiale di calcio tra nazionali della NF-Board e non riconosciute dalla FIFA[13], andando in rete in entrambi i tornei.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto sotto la guida di Marcello Lippi, che lo allenò a più riprese durante il periodo giovanile e tra i professionisti, e di Fabio Capello, Maurizio Ganz decide di intraprendere la carriera di allenatore a Milano, collaborando con il settore giovanile del Milan, prima nella scuola calcio Masseroni Marchese[14] e poi all'Aldini Bariviera, che nella stagione 2011-12 conduce alla finale regionale degli Allievi A persa contro l'Accademia Inter.[15] Dal 14 luglio 2012 è stato l'allenatore della Berretti del Varese.[16] Dal 3 giugno 2013 allena invece la Primavera in sostituzione di Stefano Bettinelli.[17]

Dal 17 settembre 2014 è l'allenatore dell'Ascona, club svizzero del campionato di Seconda Lega interregionale.[18] Nel 2014-2015 frequenta a Coverciano il corso di abilitazione per il master di allenatori professionisti Prima Categoria-Uefa Pro. Il 6 giugno 2016 diventa il nuovo tecnico della Bustese Roncalli, club di Busto Garolfo militante in Serie D.[19] Il giorno 8 gennaio 2017 viene esonerato dal club.[20]

Il 25 giugno 2019 viene annunciato come nuovo allenatore del Milan femminile.[21]. Nel corso della sua quinta stagione con le rossonere, dopo aver raccolto appena 9 punti in 8 giornate di campionato, il 20 novembre 2023 viene esonerato dalla guida del Milan femminile.[22]

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2008 ha partecipato come opinionista sportivo a Sabato Sprint oltreché ad alcune trasmissioni di Sky Sport.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Durante la sua carriera da calciatore ha totalizzato 608 presenze e 204 gol,[23] alla media di 0,34 gol a partita.

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1986-1987 Bandiera dell'Italia Sampdoria A 12 0 CI 3 0 - - - - - - 15 0
1987-1988 A 1 0 CI 1 0 - - - - - - 2 0
Totale Sampdoria 13 0 4 0 - - - - 17 0
1988-1989 Bandiera dell'Italia Monza B 33 9 CI 8 4 - - - - - - 41 13
1989-1990 Bandiera dell'Italia Parma B 32 5 CI 1 0 - - - - - - 33 5
1990-1991 Bandiera dell'Italia Brescia B 34 10 CI 3 2 - - - - - - 37 12
1991-1992 B 36 19 CI 2 0 - - - - - - 38 19
Totale Brescia 70 29 5 2 - - - - 75 31
1992-1993 Bandiera dell'Italia Atalanta A 32 14 CI 2 1 - - - - - - 34 15
1993-1994 A 24 9 CI 4 2 - - - - - - 28 11
1994-1995 B 20 14 CI 1 0 CAI 0 0 - - - 21 14
1995-1996 Bandiera dell'Italia Inter A 32 13 CI 6 2 CU 2 0 - - - 40 15
1996-1997 A 30 11 CI 7 1 CU 11 8 - - - 48 20
1997-gen. 1998 A 6 2 CI 1 0 CU 3 2 - - - 10 4
Totale Inter 68 26 14 3 16 10 - - 98 39
gen.-giu. 1998 Bandiera dell'Italia Milan A 19 4 CI 6 1 - - - - - - 25 5
1998-1999 A 20 4 CI 4 1 - - - - - - 24 5
lug.-dic. 1999 A 1 1 CI 1 0 UCL 1 0 SI 0 0 3 1
Totale Milan 40 9 11 2 1 0 0 0 52 11
dic. 1999-2000 Bandiera dell'Italia Venezia A 19 8 CI 3 0 - - - - - - 22 8
2000-2001 Bandiera dell'Italia Atalanta A 24 5 CI 7 4 - - - - - - 31 9
Totale Atalanta 100 42 14 7 - - - - 114 49
2001-2002 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 15 2 CI - - CU 0 0 SI 0 0 15 2
2002-2003 Bandiera dell'Italia Ancona B 29 11 CI 5 4 - - - - - - 34 15
2003-2004 A 25 3 CI 1 0 - - - - - - 26 3
Totale Ancona 54 14 6 4 - - - - 60 18
2004-2005 Bandiera dell'Italia Modena B 31 4 CI 1 0 - - - - - - 32 4
2005-2006 Bandiera della Svizzera Lugano CL 23 11 CS 3 3 - - - - - - 26 14
2006-2007 Bandiera dell'Italia Pro Vercelli C2 26 10 CI-C ? ? - - - - - - 26+ 10+
Totale carriera 524 169 67+ 25+ 17 10 - - 608+ 204+

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 26 gennaio 2020.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2016-2017 Bandiera dell'Italia Bustese D 34+1 7+1 10 17 CI-D 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 39 10 11 18 25,64 14°
Totale carriera 34+1 7+1 10 17 4 2 1 1 - - - - - - - - 35 10 11 18 28,57

Calcio femminile[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 20 novembre 2023.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2019-2020 Bandiera dell'Italia Milan A 15 11 2 2 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 17 12 2 3 70,59
2020-2021 A 22 16 3 3 CI 7 3 3 1 - - - - - SI 1 0 0 1 30 19 6 5 63,33
2021-2022 A 22 14 4 4 CI 6 4 0 2 UWCL 2 1 0 1 SI 2 1 0 1 32 20 4 8 62,50
2022-2023 A 26 12 6 8 CI 6 4 1 1 - - - - - - - - - - 32 16 7 9 50,00
set.-nov. 2023 A 8 2 3 3 CI 1 1 0 0 - - - - - - - - - - 9 3 3 3 33,33 Eson.
Totale carriera 93 55 18 20 22 13 4 5 2 1 0 1 3 1 0 2 120 70 22 28 58,33

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Sampdoria: 1987-1988
Brescia: 1991-1992
Milan: 1998-1999

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

Brescia: 1991-1992 (19 gol)
Inter: 1996-1997 (8 gol)[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Panini, p. 10.
  2. ^ Francesco Zucchini, Moratti sorride, Carlos dà il «la» e l'Inter dilaga (PDF), in l'Unità, 2 ottobre 1995, p. 32.
  3. ^ a b Alberto Cerruti e Antonello Capone, Inter, che peccato, in La Gazzetta dello Sport, 22 maggio 1997, p. 3. URL consultato il 30 aprile 2010.
  4. ^ Giancarla Ghisi, I tifosi arrotolano lo striscione. In soffitta "El segna semper lu", in Corriere della Sera, 17 dicembre 1997, p. 43. URL consultato il 30 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2012).
  5. ^ Carlo Laudisa, Bruno Bartolozzi e Andrea Masala, Ganz al Milan fino al 2000, in La Gazzetta dello Sport, 16 dicembre 1997, p. 7. URL consultato il 18 marzo 2010.
  6. ^ Lodovico Maradei e Germano Bovolenta, Il Milan cancella l'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 9 gennaio 1998, p. 3. URL consultato il 18 marzo 2010.
  7. ^ Michele Contessa, Spalletti affida il Venezia a Ganz, in La Gazzetta dello Sport, 2 gennaio 2000, p. 10. URL consultato il 18 marzo 2010.
  8. ^ Fiorentina: è Ganz il sostituto di Chiesa, in Corriere della Sera, 26 ottobre 2001, p. 46. URL consultato il 18 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2015).
  9. ^ Alessio Da Ronch, A come Ancona, 11 anni dopo, in La Gazzetta dello Sport, 8 giugno 2003, p. 15. URL consultato il 18 marzo 2010.
  10. ^ AC Lugano - European football clubs & squads, su eufo.de. URL consultato il 18 marzo 2010.
  11. ^ Maurizio Ganz senza tramonto [collegamento interrotto], in Il Tirreno, 5 dicembre 2006, p. 18. URL consultato il 18 marzo 2010.
  12. ^ Convocazioni e presenze in campo, su figc.it. URL consultato il 18 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2015).
  13. ^ Non-FIFA World Cups, su rsssf.com. URL consultato il 18 marzo 2010.
  14. ^ Maurizio Ganz soccer school, su masseronimarchese.it. URL consultato il 18 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2009).
  15. ^ Scuola Calcio Milan, su aldinibariviera.it. URL consultato il 18 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2010).
  16. ^ Pietro Mazzara, Maurizio Ganz nuovo allenatore della Beretti del Varese, su milannews.it, 14 luglio 2012.
  17. ^ Primavera: Maurizio Ganz nuovo allenatore, su varese1910.it (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2013).
  18. ^ L'Ascona si affida a Maurizio Ganz, su gdp.ch, 17 settembre 2014. URL consultato il 6 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2014).
  19. ^ Pietro Lazzerini, UFFICIALE: Bustese, Ganz è il nuovo allenatore, su tuttomercatoweb.com, 6 giugno 2016.
  20. ^ Bustese, UFFICIALE: esonerato l'ex Milan e Inter Ganz, su calciomercato.com, 8 gennaio 2017.
  21. ^ Ganz sarà l'allenatore delle rossonere, su acmilan.com, 25 giugno 2019. URL consultato il 19 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2019).
  22. ^ COMUNICATO UFFICIALE: PRIMA SQUADRA FEMMINILE AC Milan ringrazia Maurizio Ganz e affida a Davide Corti la conduzione tecnica della squadra, su https, 20 novembre 2023. URL consultato il 21 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2020).
  23. ^ Le presenze con la selezione della Padania non sono contate in quanto la selezione non è riconosciuta dalla FIFA.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 12 (1995-1996), ed. speciale per La Gazzetta dello Sport, Modena, Panini, 23 luglio 2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]