Martin Freeman

Martin Freeman nel 2019

Martin John Christopher Freeman (Aldershot, 8 settembre 1971) è un attore britannico. È principalmente ricordato per i ruoli di Tim Canterbury nella serie tv The Office, di Bilbo Baggins nella trilogia de Lo Hobbit, di John Watson nella serie televisiva di Sherlock e di Everett Ross nel Marvel Cinematic Universe.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di genitori separati, Martin Freeman restò con il padre fino alla morte di quest'ultimo nel 1982. Dopo una lunga gavetta televisiva si fa notare nella serie televisiva The Office, nella quale interpreta Tim Canterbury. Grazie alla notorietà acquisita comincia a ottenere ruoli per il cinema, dal film demenziale con Sacha Baron Cohen Ali G (2002) sino a Love Actually - L'amore davvero (2003). Lavora con Simon Pegg e Edgar Wright ne L'alba dei morti dementi (2004), in Hot Fuzz (2007) e ne La Fine del Mondo (2013). È noto anche per il ruolo di Arthur Dent in Guida galattica per autostoppisti (2005), ha fatto parte del cast del film di Anthony Minghella Complicità e sospetti (2006) e ha partecipato a Confetti (2006).

Nel 2007 recita in Dedication di Justin Theroux e in The Good Night di Jake Paltrow, esordio alla regia del fratello della più nota Gwyneth. Nel 2010 gli viene affidata la parte del Dottor Watson nella serie televisiva Sherlock, prodotta dalla BBC. Il co-ideatore della serie, Mark Gatiss, ha rivelato che la ricerca dell'interprete per il Dottor Watson ha richiesto molto tempo: inizialmente era stato scelto Matt Smith,[1] poi sostituito appunto da Freeman,[2] che per la sua interpretazione si aggiudica un BAFTA come miglior attore non protagonista[3] e ottiene numerose critiche positive.

Il ruolo di Bilbo Baggins nei tre adattamenti del romanzo fantasy di J. R. R. Tolkien Lo Hobbit (Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, Lo Hobbit - La desolazione di Smaug e Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate, usciti rispettivamente nel 2012, 2013 e 2014) gli vale un notevole successo[4][5]. Inizialmente Freeman aveva dovuto rinunciare alla parte per vincoli contrattuali legati alla seconda stagione di Sherlock, ma la disponibilità del regista Peter Jackson a modificare il programma delle riprese della trilogia gli ha consentito di partecipare a entrambi i progetti[6]. Nel 2013 partecipa al doppiaggio del film d'animazione Il segreto di Babbo Natale.

Nel 2014 interpreta il protagonista Lester Nygaard nella mini-serie TV Fargo[7] e il 25 agosto vince l'Emmy Award come miglior attore non protagonista in una miniserie TV per Sherlock[8]. Nel 2016 interpreta la parte di Everett Ross nel film Captain America: Civil War appartenente al Marvel Cinematic Universe. Sempre nello stesso anno entra nel cast della serie tv StartUp, interpretando il ruolo di un agente del FBI. Nel 2018 torna a interpretare Everett Ross nel film Black Panther. Nel 2019 affianca Diane Kruger in The Operative - Sotto copertura.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Freeman viveva nella contea di Hertfordshire con Amanda Abbington, sua compagna dal 2000, da cui in seguito si è separato[9][10]. La coppia ha lavorato insieme in svariate produzioni, tra cui Sherlock, in cui Abbington interpreta Mary, moglie di Watson. Hanno un figlio, Joe, nato nel 2006, e una figlia, Grace, nata nel 2008[11][12][13].

Vegetariano[14][15], si ritiene inoltre un cattolico, anche se ha confessato di non aver mai avuto un rapporto facile con la sua religione.[16]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Martin Freeman nel 2016

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Teatrografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Martin Freeman è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ French, Dan, Matt Smith rejected for BBC's 'Sherlock', Digital Spy, 4 febbraio 2010. URL consultato il 4 febbraio 2010.
  2. ^ Sue Vertue, Steven Moffat e Mark Gatiss. DVD commento audio, "A Study in Pink"
  3. ^ Martin Freeman (II) - Awards
  4. ^ Martin Freeman to play Bilbo Baggins in The Hobbit, in BBC News, 22 ottobre 2010. URL consultato il 24 ottobre 2010.
  5. ^ Ben Child, Martin Freeman as Bilbo Baggins, a match made in Hobbit heaven, in Guardian, London, 22 ottobre 2010. URL consultato il 24 ottobre 2010.
  6. ^ Martin Freeman parla dello Hobbit e del suo casting, in BadTaste.it, 5 febbraio 2011.
  7. ^ (EN) Martin Freeman interview: 'I had no interest in Fargo just being a TV version of the film', in The Guardian, 19 aprile 2014. URL consultato il 27 novembre 2023.
  8. ^ (EN) Primetime Emmy Awards 2014: The winners list, CNN, 26 agosto 2014. URL consultato il 26 agosto 2014.
  9. ^ Amanda Abbington on loving life with Martin Freeman | Daily Mail Online
  10. ^ Martin Freeman reveals split from Sherlock co-star Abbington, su bbc.co.uk, 22 dicembre 2016. URL consultato il 22 dicembre 2016.
  11. ^ 'People care more about X Factor than homelessness:' The Office star Martin Freeman on the things that tick him off, su Mail Online, 20 novembre 2009. URL consultato il 27 novembre 2023.
  12. ^ In a taxi with...versatile actor Martin Freeman, su Mail Online, 17 luglio 2010. URL consultato il 27 novembre 2023.
  13. ^ Amanda Abbington: Sherlock's Martin and Benedict have a fantastic chemistry | Radio Times, su radiotimes.com. URL consultato il 30 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2019).
  14. ^ BBC - Lily Allen and Friends, su www.bbc.co.uk. URL consultato il 27 novembre 2023.
  15. ^ Actor Martin Freeman's back in snow business with another Yuletide flick, su dailyrecord.co.uk, 15 novembre 2009. URL consultato il 23 dicembre 2016.
  16. ^ Martin Freeman: No ordinary Bilbo Baggins | Profiles | News | The Independent
  17. ^ (EN) MTV Movie Awards 2015: See The Full Winners List, su mtv.com, 12 aprile 2015. URL consultato il 19 aprile 2015.
  18. ^ (EN) MTV Movie Awards 2015 Winners, su mtv.com, 12 aprile 2015. URL consultato il 19 aprile 2015.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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