Marta Tana

Marta Tana
Ritratto di Marta Tana, XVI secolo
Marchesa consorte di Castiglione
Stemma
Stemma
In carica15661586
Predecessore-
SuccessoreElena Aliprandi
NascitaChieri, 1550
MorteSolferino, 26 settembre 1605
Luogo di sepolturaDuomo di Castiglione
DinastiaTana
PadreBaldassarre Tana
MadreAnna Della Rovere
ConsorteFerrante Gonzaga
FigliLuigi il santo
Rodolfo Gonzaga (1569-1593)
Ferrante
Carlo
Isabella
Francesco
Cristierno
Diego
Religionecattolica

Marta Tana di Santena da Chieri (Chieri, 1550Solferino, 26 settembre 1605) era la dama favorita della regina Elisabetta di Valois[1] e divenne moglie di don Ferrante Gonzaga, primo marchese di Castiglione delle Stiviere il 15 novembre 1566. Fu la madre di san Luigi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlia del barone Baldassarre Tana signore di Santena[2] e di Anna Della Rovere[3] dei signori di Vinovo, cugina del cardinale Girolamo Della Rovere, arcivescovo di Torino.

Per anni fu impegnata ad attenuare le intemperanze del secondogenito Rodolfo, a favore di cui Luigi il Santo aveva rinunziato al marchesato. Nel 1586, a soli 17 anni, Rodolfo ottenne il feudo di Castiglione delle Stiviere e subito si adoperò per estendere il suo potere su Castel Goffredo e Solferino. Dopo alcuni anni di manovre, doppi giochi e prepotenze (nel 1592 fece assassinare per motivi ereditari a Gambaredolo suo zio Alfonso Gonzaga, marchese di Castel Goffredo), Rodolfo fu assassinato nel 1593 con un colpo di archibugio mentre entrava nella chiesa di Castel Goffredo, che aveva occupato militarmente un anno prima.

Scomunicato per aver falsificato monete pontificie,[4] Rodolfo fu dissepolto dalla chiesa di San Sebastiano a Castiglione e fu posto in un luogo sconsacrato. Solo nel 1599 Marta Tana ottenne dal Papa Gregorio XV la riabilitazione del figlio e l'autorizzazione a una sepoltura cristiana.

In quegli anni di lotte tra i Gonzaga per il potere e il possesso delle proprietà, Marta Tana assume la reggenza del castello di Solferino, in cui trascorre lunghi periodi di riposo e tranquillità.

Solferino, piazza castello

Nella notte tra il 18 e il 19 agosto 1597, un gruppo di congiurati, capeggiati dal capitano Alessio Bertolotti,[5] e prezzolati per abbattere il potere di Francesco Gonzaga, signore di Castiglione, penetrarono nel castello di Solferino e rapirono Marta Tana e l'ultimogenito Diego, allora solo quindicenne, con l'intento di utilizzarli per farsi aprire le porte di Castiglione e uccidere Francesco. Marta Tana rifiutò con fermezza di assecondare i loro piani contro il figlio Francesco. I congiurati uccisero quindi Diego con un colpo di archibugio e infierirono su Marta Tana con varie pugnalate. L'assalto al castello fallì e Marta Tana, dopo alcuni giorni di agonia, riuscì miracolosamente a salvarsi.

Marta Tana continuò negli anni successivi a esercitare un ruolo pacificatore all'interno dei dissidi tra i Gonzaga fino alla sua morte, avvenuta il 26 settembre 1605. In quei giorni Marta Tana era già al corrente della prossima beatificazione del primogenito Luigi, avvenuta da parte di papa Paolo V solo 24 giorni più tardi.

Fu sepolta inizialmente nel Convento di Santa Maria alle porte di Castiglione e successivamente, nel 1804, nel Duomo di Castiglione davanti all'altare maggiore.[6]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Da don Ferrante Gonzaga Marta ebbe diversi figli:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni
Ludovico Tana Domenico Tana  
 
Maria dei signori di Romagnano  
Baldassarre Tana  
Anna (Orsini) dei signori di Rivalta Michele (Orsini) dei signori di Rivalta  
 
Caterina dei conti di San Martino di Agliè  
Marta Tana  
Girolamo della Rovere Stefano della Rovere  
 
Luchesia della Rovere  
Anna della Rovere[7]  
Maria Pallavicini Donino Pallavicini di Stupinigi  
 
Margherita ...  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vita di S. Luigi Gonzaga, 1839.
  2. ^ Genealogia dei Gonzaga, su geneall.net.
  3. ^ Historiae Patriae Monumenta, t. IV, Scriptores, II, coll.1233-1234 (Google Libri).
  4. ^ Roberto Navarrini, Gazoldo e gli Ippoliti, Asola, 1981.
  5. ^ Marocchi, p. 15.
  6. ^ Alberto Pancera, Il convento di Santa Maria, Castiglione delle Stiviere, 2009.
  7. ^ Sorella di Marta da cui il nome della Tana.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Padre Giovanni Bandera S.J., Marta Tana Gonzaga Marchesa di Castiglione delle Stiviere.
  • Massimo Marocchi, I Gonzaga di Castiglione delle Stiviere. Vicende pubbliche e private del casato di San Luigi, Verona, 1990.
  • Massimo Marocchi, Principi, santi, assassini, Mantova, 2015, ISBN 978-88-95490-74-8.
  • Alberto Pancera, Il convento di Santa Maria, Castiglione delle Stiviere, 2009.
  • Roberto Navarrini, Gazoldo e gli Ippoliti, Asola, 1981.

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Predecessore Marchesa consorte di Castiglione Successore
- 1566-1586 Elena Aliprandi