Marcello Pagliero

Marcello Pagliero in Roma città aperta (1945)

Marcello Pagliero (Londra, 15 gennaio 1907Parigi, 9 dicembre 1980) è stato uno sceneggiatore, regista e attore italiano attivo nel cinema italiano e francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un genovese e di una francese, nel 1914 venne condotto in Italia per gli studi regolari, arrivando a laurearsi in legge. Dopo aver collaborato a diverse riviste e giornali come critico letterario e d'arte, iniziò a dedicarsi al cinema come traduttore di dialoghi per film stranieri, e dal 1940 scrisse copioni per film italiani diretti da Giorgio Simonelli, Flavio Calzavara e Carlo Campogalliani.

Nel 1943 passò dietro la macchina da presa, ma i suoi primi tentativi di dirigere un film non furono molto felici; iniziò tre pellicole ma dovette abbandonarne due per mancanza di finanziamenti e soprattutto per il precipitare degli eventi bellici. Sul set di Scalo merci incontrò Roberto Rossellini, che diventò suo amico e nel 1945 lo fece partecipare come attore e aiuto operatore, insieme a Carlo Di Palma e Gianni Di Venanzo, al film Roma città aperta, in cui interpretò l'ingegnere comunista Manfredi, capo della Resistenza. Insieme a Rossellini, scrisse il soggetto di un'altra opera cardine del neorealismo, Paisà (1946).

Nel 1946 riuscì a dirigere il suo primo film, Roma città libera, sceneggiato da Ennio Flaiano, Cesare Zavattini e Marcello Marchesi, e interpretato da Andrea Checchi e Valentina Cortese.

Dopo aver interpretato ancora il ruolo di un ingegnere nel film L'altra (1947), diretto da Carlo Ludovico Bragaglia, si trasferì in Francia, dove iniziò una carriera come attore in diversi film drammatici e noir, e continuò quella di regista, dirigendo Un homme marche dans la ville (1949).

In Italia rientrò verso la metà degli anni cinquanta, per l'unica sua esperienza teatrale (nel 1953 mise in scena, collaborando con Luciano Lucignani, un'edizione della Mandragola di Niccolò Machiavelli) e alcune altre cinematografiche, dirigendo nel biennio 1954-1955 film drammatici come Vestire gli ignudi (1954), tratto da Luigi Pirandello, Vergine moderna (1954) e avventurosi come Cheri-Bibi (Il forzato della Guiana) (1955). Rientrò definitivamente in Francia, dove diresse altre opere e continuò più saltuariamente le apparizioni come attore fino al suo ritiro, avvenuto verso la fine degli anni sessanta.

Filmografìa[modifica | modifica wikitesto]

Marcello Pagliero in Roma città aperta (1945)

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

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